Una vera e propria disfatta quella che ha visto protagonista la Roma che ha perso in malo modo contro la Lazio di Sarri. La gara è infatti terminata per 1-0 a favore dei biancocelesti dove tra, continue risse e interventi duri, a deciderla è stato Zaccagni. Decisiva però è stata l’espulsione rimediata da Ibanez ancor prima della rete del vantaggio laziale che ha indirizzato la partita verso un esito ben preciso, ovvero la sconfitta.

La Roma infatti, se non da sviluppi da calcio piazzato, non è mai riuscita a costruire una vera e propria occasione da gol seppur alcuni squilli nei pressi della porta difesa da Provedel siano arrivati. Quello che più preoccupa adesso Mourinho sono i punti persi nelle ultime due gare di campionato contro Sassuolo e Lazio che potrebbero rivelarsi fatali per la lotta per un posto in Champions League il prossimo anno.
Roma, pesa l’espulsione di Ibanez
L’ennesima sciocchezza in una partita dalla grande importanza quella commessa da Ibanez che, con la sua espulsione, ha parzialmente consegnato la vittoria alla Lazio. Un duplice errore quello che ha visto il brasiliano protagonista di un cartellino giallo all’8′ poi reiterato al 32′ per fermare una ripartenza biancoceleste derivante da un suo stop difettoso. Una giornata da dimenticare per la Roma e per l’ex Atalanta che ancora una volta si rivela essere poco lucido nei momenti più importanti per la squadra.

Quello di Ibanez è un errore che pesa tantissimo soprattutto nella testa del calciatore dove adesso si saranno ripresentati i fantasmi del passato che Roger dovrà affrontare con la sua solita forza e tenacia. Allo stesso tempo però, l’espulsione rimediata si è rivelata essere in buona parte decisiva per decidere l’esito del match, ma anche per rischiare di far crollare le possibilità di un posto in Champions League per la prossima stagione.

Una grande opportunità sprecata dalla Roma che adesso si trova al 5° posto in classifica con 47 punti all’attivo e ad una sola lunghezza di distanza dal Milan e a tre dall’Inter. Due compagini difficili da spodestare con gli uomini di Mourinho che dovranno cercare di farsi spazio in quella che sembra una strada molto trafficata e che vede, per ora, i giallorossi fuori dai giochi per la Champions League, nonostante le gare da giocare siano ancora molte.
Lazio-Roma 1-0, una gara giocata sul nervosismo
Se da una parte il derby non è mai stato un match giocato in modo tranquillo, dall’altra parte la Roma fin da subito ha impostato la gara in maniera aggressiva. La troppa cattiveria, messa in campo anche dalla Lazio, ha giocato però un brutto scherzo ai giallorossi che dopo soli 32 minuti di gioco sono rimasti in 10. Un errore quello di Ibanez che ha portato i giallorossi sulla via della sconfitta, ma questo atteggiamento si è poi riproposto più volte nell’arco della partita.

Continui falli con conseguenti risse che hanno preso il via soprattutto nella parte finale del match dove a metterci la faccia sono stati Cristante e Marusic entrambi espulsi al termine della gara. Non si sono però risparmiati i litigi che hanno continuato a prender piede con Mancini che più volte si è ritrovato coinvolto in delle vere e proprie mischie tra i giocatori della Lazio. Il derby si sa che storicamente è sempre stato così, ma stavolta il nervosismo ha preso il sopravvento tra gli uomini di Mourinho, giocando un brutto scherzo.
Roma, Zalewski e la difficoltà in fase difensiva
Che Zalewski non sia un difensore nato tutti lo sanno, ma ancora una volta pecca in una chiusura decisiva. Come contro il Sassuolo sulle galoppate e sul gol di Laurienté, contro la Lazio il polacco si è lasicato infilare dal pallone filtrante servito da Felipe Anderson che ha portato al gol di Zaccagni. Un errore fatale, ma che allo stesso tempo trova una grande giustificazione nel fatto che il gioiellino della Roma si stia adattando, con buoni risultati, ad un ruolo che lontano anni luce da quello in cui si è affermato.

Infatti Zalewski nella Primavera della Roma, club storico, nasce e si consacra come trequartista per la grande affinità con gol e assist che lo rendono una spina nel fianco per le difese avversarie. Dall’arrivo in prima squadra con Mourinho il polacco, anche a causa dell’alta mole di giocatori nel suo ruolo, si è sempre ritrovato a ricoprire una posizione ben lontana dalle sue corde, ovvero quella d’esterno a tutta fascia. Quest’adattarsi lo porta a fare errori come quello contro la Lazio, dal quale è arrivato il gol di Zaccagni.
Roma, la sosta per riflettere: Mourinho pensa ai prossimi impegni
Dopo questa brutta sconfitta che pesa e non poco sul morale dei calciatori e dei tifosi, la Roma avrà la sosta a disposizione per riprendersi e per staccare la spina da questo continuo clima di tensione che, nelle ultime due gare di campionato, sembra aver fatto crollare i giallorossi. I risultati infatti, sono state due sconfitte contro Sassuolo e Lazio, intervallate da un pareggio sterile, seppur efficace, contro la Real Sociedad che ha permesso agli uomini di Mourinho di accedere ai quarti di finale di Champions League.

Importante infatti, sarà il ritorno dalla sosta che vedrà la Roma impegnata in un tour de force tra campionato ed Europa League e proprio per questo motivo i giallorossi dovranno dimenticare quanto successo nell’ultima settimana. La strada fino alla fine della Serie A è ancora lunga, ma adesso gli uomini di Mourinho dovranno mettersi sotto per provare a conquistare il 4° posto in classifica e per tentare di alzare il secondo trofeo europeo consecutivo che prima però, deve passare per la doppi sfida con il Feyenoord.