Dopo una settimana di fuoco tra i bar della capitale, tra sfottò e scaramucce tra tifosi, unite all’anniversario del famoso derby tra Lazio e Roma del Flaminio, giocato il 18 marzo 1990, si arriva al giorno della stracittadina che vale la Champions League. Alle ore 18 di domenica 19 marzo, orario scelto oramai da anni per le partite ad alto rischio per l’ordine pubblico, si sfidano le due romane divise da due soli punti in classifica.

La sconfitta del Milan contro l’Udinese nel posticipo di Serie A di sabato 18 marzo, mette ancora più pepe a questo derby, visto che i biancocelesti potrebbero allontanare il Diavolo di quattro punti, mentre i giallorossi scavalcarlo, entrando nei posti validi per una qualificazione alla Champions League. Vincere per entrambe però vorrebbe dire anche staccarsi l’una dall’altra, nel caso della Lazio, o sorpasso nel caso della Roma.

Lazio-Roma è anche Sarri contro Mourinho: la bellezza contro l’essenzialità
Lazio-Roma non è solo Lupa contro Aquila o città contro regione, ma da due anni è anche Sarri contro Mourinho. I due allenatori sono tra i migliori al Mondo, con alcune cose in comune ed altre completamente contrarie. Entrambi vengono da un passato da calciatore tutt’altro che roseo, con il portoghese che più ringraziare più il padre, che nelle sue avventure da allenatore al Rio Ave e Belenenses l’ha sempre portato con sè come giocatore, che le sue qualità tecniche. L’allenatore campano, “adottato” però dalla Toscana, ha dalla sua una carriera a livello dilettantistico.

Entrambi vengono da lavori che ogni comune mortale può fare, come professore di educazione fisica per il tecnico della Roma e di addetto di banca per quello della Lazio. La loro bravura su una panchina di campo da calcio però li ha portati ad essere due allenatori di fama mondiale.
Se le loro origini sono simili però, il loro stile di gioco è agli antipodi. Maurizio Sarri cerca da sempre il bel gioco, anche a discapito del risultato, Josè Mourinho invece è sempre alla ricerca della vittoria anche a discapito del bel gioco. Forse solo nel suo exploit al Porto, dove ha vinto la sua prima Champions League, ha fatto vedere un bel calcio, mentre nelle avventure a Chelsea, Inter, Real Madrid e Manchester United, ha puntato alla fisicità ed essenzialità.

Se guardiamo i trofei, non c’è partita tra i due, perchè il portoghese della Roma – nonostante non sia “bello” – ha l’esclusivo record di essere l’allenatore che ha vinto tutte le coppe organizzate dalla Uefa fin qui (Coppa Uefa, Europa League, Champions League ed ultima la Conference League).
Maurizio Sarri invece “odia” le coppe europee, a detta sua un distrattivo sulla preparazione alle partite per le squadre visto che non danno la possibilità di allenarsi bene durante la settimana per gli incontri molto ravvicinati. Ciò è dimostrato anche sul campo, con il tecnico campano che ha conquistato solo un’Europa League con il Chelsea. I trofei in bacheca non sono molti per la spettacolarità di calcio portata in ogni club in cui è andato, vedendosi ritorcere spesso contro questa mania di guardarsi più allo specchio che al concreto.

Lazio-Roma, le probabili formazioni: Sarri scegli il falso 9, Mourinho da ancora fiducia ad Abraham
Maurizio Sarri è ancora senza il suo bomber Ciro Immobile, come spesso è successo in questa stagione, e sceglie l’opzione del falso 9. Felipe Anderson, Zaccagni e Pedro sarà il tridente della Lazio e cercheranno di non dare punti di riferimento ai tre difensori molto fisici ma non velocissimi della Roma.

Dall’altra parte, Josè Mourinho sceglie di dare fiducia a Abraham dopo avergli preferito Belotti nell’ultimo match, schierando così la formazione tipo con Dybala e Pellegrini in campo. Wijnaldum potrebbe essere l’arma in più del portoghese a partita in corso.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Hysaj, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni. Allenatore: Sarri
ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini; Dybala, Abraham. Allenatore: Mourinho