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Il calcio estero ci ha insegnato che alle volte c’è bisogno di più coraggio e dare più continuità ai giovani talenti, i giovani storicamente sono stati la fortuna sia sul campo, che economica di tantissime squadre, basti pensare al capolavoro Ajax, o all’esordio a soli 16 anni e 4 mesi e 4 giorni di Romelu Lukaku con la maglia dell’Anderlecht, quello dello storico capitano del Milan Gianni Rivera a soli 15 anni, 9 mesi e 15 giorni, quello molto più recente di Gavi che a soli 16 anni ha giocato la sua prima partita con la maglia blaugrana.
Oggi andremo ad elencare i 6 giovani prospetti da tener d’occhio nella prossima stagione che potrebbero e dovrebbero trovare spazio nelle rispettive squadre.
Youssoufa Moukoko, Borussia Dortmund (2004)
L’attaccante del Borussia Dortmund originario di Yaoundé in Camerun, naturalizzato tedesco ha sicuramente già fatto parlare di se, sicuramente per i 90 goal in 56 presenze nell’under 17 o anche per i 47 goal in 25 partite nell’under 19. Strapotere fisico nonostante il metro e 79 cm di altezza, velocità e una gran finalizzazione, fanno del classe 2004 un’arma importante per la squadra di Terzic che dopo l’addio di Haaland e l’acquisto di Karim Adeyemi, potrebbero avere il sostituto del fuoriclasse norvegese già in casa.
Alejandro Garnacho, Manchester United (2004)
Ala sinistra, nato a Madrid, naturalizzato argentino, Garnacho è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dell’Atletico Madrid per poi trasferirsi, nell’ottobre 2020, al Manchester United per una cifra vicina ai 500 mila euro. Ha concluso la stagione con 14 goal e 6 assist in 34 presenze, 32 nelle giovanili e due presenze in Premier League, dove ha già dimostrato a tutti di cosa è capace, grande velocità, spiccata qualità nel dribbling, e un discreto talento nei calci piazzati.
Il suo idolo è Cristiano Ronaldo, che gli ha regalato il pallone della tripletta contro il Norwich, e chissà se l’anno prossimo li vedremo insieme, dato che pare che Ten Hag gli abbia promesso la maglia da titolare.
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Kayky Chagas, Manchester City (2003)
Esterno destro d’attacco, nato a Rio de Janeiro l’11 giugno 2003, è stato un acquisto che ha fatto tanto parlare di sé, acquistato nel 2012 dal Fluminense dove inizialmente giocava a Futsal, prosegue poi tutte le giovanili passando al calcio a 11, dove si mette subito in mostra, spiccando come un diamante per il suo innato talento nel saltare l’uomo con una facilità disarmante, quasi sbeffeggiando gli avversari.
Pep Guardiola ha subito messo gli occhi su Kayky e il 23 aprile 2021 viene messo sotto contratto dai citizens, trasferendosi poi ufficialmente il 17 settembre. Ha incantato talmente tanto in Brasile, che l’hanno già accostato a Neymar, lo stile di gioco lo ricorda molto, per capire se sarà effettivamente incisivo quanto l’attuale fuoriclasse del PSG, bisognerà aspettare un po’, o magari solo la prossima stagione.
Cole Palmer, Manchester City (2002)
Restiamo nella parte azzurra di Manchester dove quest’anno si è messo in mostra tra i grandi, Cole Palmer. Trequartista che vede bene la porta e con la propensione all’assist, due anni fa ha persino esordito in Champions, e in questa stagione ha anche trovato il gol, dopo soli 120 secondi dal suo ingresso in campo, contro il Bruges. Ha concluso la stagione con 12 goal e 6 assist in 20 presenze. Gli occhi attenti di Pep Guardiola sono su di lui e non lo lasciano mai solo, lo stesso tecnico ha dichiarato di rivedere in lui la storia e l’ascesa di Phil Foden.
Nnamdi Collins, Borussia Dortmund II (2004)
Il difensore centrale tedesco Collins è entrato a far parte della Academy del Borussia Dortmund nel corso dell’estate del 2016, proveniente dal settore giovanile del Fortuna Düsseldorf.
Nelle ultime tre stagioni con la maglia del Dortmund II, Collins ha totalizzato 21 presenze e un gol nella C-Junioren-Nachwuchs-Cup, stesso rendimento nella seconda stagione nella C Junior Regional League West e 20 presenze e 4 reti nell’attuale U17-Bundesliga West. Il difensore spicca soprattutto per intelligenza, qualità del palleggio e gode di un’incredibile velocità che lo rende quasi insuperabile nell’uno contro uno, non male per un giocatore alto 1,91 m.
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Gavi, Barcellona (2004)
Pablo Martín Páez Gavira, meglio noto come Gavi, è forse la più incredibile rivelazione dell’ultima stagione, nato il 5 agosto del 2004 a Los Palacios y Villafranca, Spagna. Una qualità e una sicurezza palla al piede fuori dal comune per uno della sua età, questa stagione ha totalizzato 2 goal e 6 assist in 48 presenze stagionali, può giocare ovunque, mediano, mezz’ala, esterno di centrocampo, contro l’Italia in semifinale di Nations League ha fatto il suo esordio in nazionale maggiore, senza passare per le giovanili, diventando il più giovane esordiente di sempre nella nazionale maggiore a 17 anni e 62 giorni.
Tanto merito della sua ascesa però lo deve al suo attuale allenatore Xavi, che gli ha da subito dato fiducia, e tanti tifosi e addetti ai lavori accostano il nuovo fenomeno dei blaugrana alla storica leggenda, Xavi ripone talmente tanta fiducia nel talentino classe 2004 che lo vorrebbe subito blindare fino al 2026.