- Continua a leggere sotto -
Una meteora nel linguaggio astronomico è quel fenomeno luminoso, dovuto a un meteoroide, che attraversa l’atmosfera lungo una certa traiettoria. Tale termine può però essere anche attribuito a qualsiasi fenomeno che si verifica nell’atmosfera terrestre e, a quanto pare, ne è piovuto uno al Lille. Si tratta di un giovane fenomeno sta sbriciolando le difese avversarie con prestazioni gigantesche. Questo meteorite porta il nome di Jonathan David, ed ha già attirato le attenzioni del Milan. È arrivato nel 2020 in Francia dal Gent, dove aveva giocato per due anni segnando 26 goal in 50 partite. Ma scopriamo chi è veramente questo ragazzino che sta facendo salire vertiginosamente il proprio valore di mercato e sta facendo parlare di sé anche in sedi ben più famose di quella nell’ Hauts-de-France, e con palcoscenici molto più ampi di quelli ai quali la squadra della Ligue 1 è avvezza.
David nasce a Brooklyn il 14 gennaio 2000 da genitori haitiani che lo hanno fatto nascere negli USA per ottenerne la cittadinanza. Passati i primi 6 anni ad Haiti, la famiglia decise di trasferirsi ad Ottawa, in Canada dove Jonathan tocca i primi palloni e si avvicinò al calcio. Il padre fu il suo primo allenatore dal momento che fu un calciatore in gioventù e David, che da lì a 15 anni sarebbe stato ricercato da squadre come Arsenal e Chelsea, iniziò a giocare a pallone grazie a lui. Si iscrisse nelle squadre dei college segnando tantissime reti sin da subito e mettendosi in mostra per poter un domani giocare nelle squadre europee. Le prime a interessarsi furono Salisburgo e Stoccarda, che però non rimasero sufficientemente colpite dall’attaccante e non lo confermarono. La prima squadra a credere in lui sin dal primo momento fu invece il Gent, che lo inserì immediatamente in prima squadra.
- Continua a leggere sotto -

Lille, l’approdo del canadese in Europa
Jonathan David arrivò a Gand quasi da adolescente, a soli diciassette anni, quando era ancora troppo giovane per essere tesserato. Inizialmente visse in hotel con altri compagni di squadra e si allenò con la squadra delle riserve. Giunto alla maggior età venne immediatamente aggregato con il gruppo di Vanderhaeghe, ma senza giocare. Bisognò attendere la seconda giornata della stagione 2018-19 contro lo SV Zulte Waregem. Il Gent era sotto di un gol, e il tecnico inserì David a 15 minuti dalla fine. Al novantacinquesimo, Jonathan segnò il suo primo sigillo in Europa, pareggiando la partita in extremis. Nelle successive 3 partite segnò ancora 3 volte e il mese dopo diventò il più giovane marcatore della storia della Nazionale canadese (peraltro facendo doppietta alle Isole Vergini Americane). Risultò subito trasparente che la meteora aveva man mano infiammato sempre di più gli spalti, e che avrebbe continuato a bruciare per molto tempo.
Leggi anche: Lille, intervista a Bamba: “Tra Donnarumma e Courtois scelgo Maignan”
- Continua a leggere sotto -
Quel che ci trapelò immediatamente riguardo al giovane canadese fu che si trattava di un ragazzo mite, molto pacato e silenzioso, la cui umiltà lo aveva sempre contraddistinto ancorandolo saldamente in terra. La sua famiglia lo avrebbe educato in modo appropriato anche per essere leader in campo con gli scarpini allacciati ai piedi. Trasmetteva quella sicurezza che rendeva anche i compagni più decisi e più convinti nei passaggi e nei modi di servirlo, rischiando qualcosa di più ma mettendo David, finito nel mirino del Manchester United, sempre in condizione di essere pericoloso. Passarono solo 2 anni prima che il Lille lo strappasse per l’onerosa cifra di 25 milioni di euro (diventando l’acquisto più costoso della storia del club) dal Gent per rimpiazzare il partente Osimhen, destinato al Napoli per la cifra di 70 milioni di euro. Sembra molto rapida l’ascesa di David che ha dichiarato di essere pronto ad andare in un grande club e molti hanno già gli occhi puntati su di lui.

Lille, alla scoperta del cannoniere David
Sicuramente la stagione 2020-21 David fu quell’uomo in più per il Lille, quello decisivo per portare la coppa del vincitore della Ligue 1 nell’alta Francia. Autore di 15 reti in 38 partite si è dimostrato cruciale nello scontro avvenuto al Parco dei Principi dove siglò l’1-0 definitivo al PSG che indirizzò la stagione verso il titolo finale proprio ai danni della squadra parigina. Anche nel match di ritorno David ha segnato il goal del vantaggio contro la squadra guidata da Christophe Galtier, che però è riuscita a ribaltare il risultato con le reti di Marquinhos e Di Maria che hanno sancito il 2-1 finale. Sembra quindi che il tentativo del passaggio di testimone tra Osimhen e David sia stato indovinato da parte della società. Su David ora vi è addirittura l’interesse del Bayern Monaco. Sembra che aver fatto all-in sul giovanissimo canadese sia stata la soluzione che ha permesso alla squadra francese di aggiudicarsi il titolo nel periodo storico di egemonia e dominanza del PSG.
L’estate scorsa non sono mancati i corteggiamenti per David da parte di molti club europei più blasonati del Lille. Tuttavia, nonostante sembrasse vicino al trasferimento in diverse occasioni, il Lille è riuscito a tenersi stretto il suo talento offensivo che ha già siglato ben 9 reti in campionato. È diventato a tutti gli effetti una pedina fondamentale dello scacchiere della squadra, e dovrà essere pronto anche per il prossimo cruciale incontro in casa con il Rennes. L’ultima partita è stata disputata invece contro il Lione ed il tecnico del Lille Fonseca, aveva previsto una partita difficile ed aggressiva. Si tratta infatti di due società importantissime oltralpe e destinate a condividere la parte alta della classifica. Per questi motivi ci si aspetta il grande riscatto in campionato e quindi è assicurato lo spettacolo allo stadio Pierre Mauroy di Lilla.

Ad oggi Jonathan David è uno dei prospetti più interessanti nel campionato francese. Dopo aver vinto la Ligue 1, è riuscito a qualificare nuovamente il Lille in Champions League ed ora, insieme ad una squadra compatta, forte e solida è riuscito a riportare la Nazionale canadese ai mondiali. Qualificazione che mancava dal 1986 e riuscendo così in una vera e propria impresa. Ora è necessario che l’attaccante mantenga questi ritmi per superare il girone che lo vedrà contro le difese di Croazia, Belgio e Marocco. Per ora le energie e i pensieri vanno al big match contro il Rennes che, in caso di vittoria, aggancerebbe il Lens secondo in classifica. È anche un momento positivo per il Rennes che ha appena prolungato il contratto di Désiré Doué fino al 2025. Ora non rimane che aspettare di vedere come andrà. Per ora occhi fissi sul canadese, perché non vorremmo perderci nessuna delle sua giocate.