Lippi su Spalletti: “Lui è il massimo che possa esserci per l’Italia”

Lorenzo Gulino
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L’approdo di Spalletti sulla panchina della Nazionale non si può non definire una vera e propria rivoluzione. Un’idea di gioco ben distante dal suo predecessore, quale Roberto Mancini, che si concretizzerà in maniera impeccabile soltanto dopo aver acquisito determinati meccanismi che richiedono del tempo.

Gli stessi automatismi che aveva dovuto apprendere il Napoli, seppur con qualche difficoltà, e che l’hanno portato a vincere lo scudetto. A parlarne è stato Marcello Lippi a Sky Sport: “In assoluto è sempre meglio fare risultati rispetto a giocare bene. Però è semplice pensare che senza giocare bene è difficile fare risultati”.

Ha poi continuato il tecnico italiano: “Perciò giocare un buon calcio, utilitaristico e non fine a se stesso, è la via migliore per ottenerli. Spalletti sulla panchina della Nazionale è il massimo che possa esserci. Oltre che un amico è una persona di grande capacità e cultura calcistica, simpatica e che ti trasmette sensazioni positive. Mi sembra che stia nascendo una squadra che ha le sue qualità”.

Lippi e la passione trasmessa

Sono tanti i nomi, tutti sotto i riflettori. Perché Lippi in un certo senso ha ispirato tutti quei calciatori, che ha tenuto sotto la propria ala, dandogli un input per diventare ciò che lui è stato, ovvero uno dei migliori allenatori della storia.

Daniele De Rossi, tecnico della Roma*
Daniele De Rossi, tecnico della Roma*

Ne ha parlato lo stesso Marcello: “L’ultimo giocatore che ho avuto che ha intrapreso la carriera da allenatore è De Rossi che a Roma sta facendo molto bene. Mi fa piacere che questi ragazzi facciano i tecnici con quella mentalità che cercavo di trasmettergli io”.