La qualificazione ad Euro 2024 dista un solo punto, da conquistare a Leverkusen con la speranza di tornare in Germania anche nel prossimo mese di giugno. In questa sede, l’Italia affronterà l’Ucraina che tenterà l’impresa per soffiare il pass diretto agli Azzurri, la cui classifica suggerisce la possibilità di chiudere i 90 minuti con due risultati su tre.
Sebbene la percentuale di successo sia alta, giocare per pareggiare in queste partite equivale quasi sempre a perdere e i tifosi italiani dei playoff ne hanno le tasche piene. Tra questi, il primo è Spalletti che non vuole macchiare la buona prova contro la Macedonia del Nord, soprattutto dopo che all’andata a San Siro contro il collega Rebrov era riuscito ad avere la meglio.
Le novità di casa Italia: out Berardi
Basterà ripetere il match di San Siro del settembre scorso, dunque? Niente di più sbagliato, dopo che crogiolarsi sul passato è stata la rovina dell’Italia del calcio orfana del Mondiale 2022 dopo aver perso per primo quello del 2018. Guardare avanti, sempre: e forse è per questo che il tecnico degli Azzurri ha stravolto le conv0cazioni per l’atto finale, al fine di garantire ulteriori forze fresche e ricambi efficaci.
A Leverkusen mancheranno dunque Lazzari, Colpani, Cambiaso e Carnesecchi, ma soprattutto Domenico Berardi. Per questo ci si aspettano almeno tre cambi nel 433 iniziale, che a livello scheletrico sarà identico a quello dell’Olimpico ma non per questo interpretato allo stesso modo, visti i cambi a livello di protagonisti.
Sull’out di destra tornerà Di Lorenzo, che prende il posto dell’ottimo Darmian dopo aver scontato il proprio turno di squalifica. Come all’andata, sarà Frattesi a sfidare l’Ucraina visto che al momento è favorito per sostituire Bonaventura nel ruolo di mezzala. Chiude la lista l’assenza già citata di Berardi, quindi la promozione a titolare di Politano che Spalletti conosce bene dopo l’impresa con il Napoli di una stagione fa.
Dubbio in attacco
Ma l’Italia potrebbe subire anche un quarto stravolgimento, sempre sul fronte offensivo e legato alle diverse caratteristiche dei difensori ucraini rispetto a quelli affrontati a Roma. Al posto di Raspadori potrebbe dunque agire Gianluca Scamacca, che ha solo tastato il prato dell’Olimpico sul finale di gara. Ma occhio alla sorpresa Kean, che Spalletti stima e non esiterebbe a lanciare dal 1′.
Avvicinarsi con i dubbi all’impegno più importante denota un ventaglio di soluzioni che fa ben sperare. Ma più degli uomini sarà importante lo spirito, per ritrovare una Nazionale che non ha più bisogno di passare alla storia come colei che fallisce appuntamenti importanti. L’Italia chiamò: per rispondere, basta essere se stessi.