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L’approdo di uno dei migliori talenti della sua generazione in un top club di livello assoluto rende già questo affare – in dirittura d’arrivo e confermato dalle parti – una pietra miliare di storia calcistica. Erling Haaland e il Manchester City sembrerebbero pronti a dirsi di sì ed il cristallino talento norvegese dovrebbe trovare la sapiente guida di Pep Guardiola. Stando a quanto riportato da Gianluca Di Marzio, i Citizen sarebbero pronti a pagare al Borussia Dortmund la clausola da 60 milioni più commissioni, mentre per l’attaccante si starebbe lavorando ad un quinquennale da circa trenta milioni a stagione, contratto che renderebbe Haaland il secondo calciatore più pagato della Premier League alle spalle del solo Cristiano Ronaldo.
Il norvegese, negli ultimi anni, si è reso protagonista a suon di gol di una folgorante ascesa ai massimi livelli del calcio internazionale. Investire su Haaland significa garantirsi un fuoriclasse che per tecnica e prestanza fisica può essere, in prospettiva, l’attaccante più forte del prossimo decennio. Il Manchester City, forte della sua immensa potenza economica, non si è lasciato sfuggire l’occasione di assicurarselo. Il Cyborg, dopo Dortmund, è quindi pronto a prendersi l’Inghilterra e, chissà, l’Europa in maglia sky blue.
Haaland, i primi passi in Norvegia
Erling Haaland, figlio d’arte dell’ex Manchester City Alf-Inge, ha mostrato le sue immense qualità già dal principio. Il suo primo allenatore nelle giovanili del Bryne FK ha riferito a tal proposito dei suoi primi due tocchi in allenamento, tramutatisi in gol. Erling ha sfoggiato precocemente le sue impareggiabili abilità a dispetto di un fisico che sembrava non svilupparsi. Ha scalato i ranghi del suo club e a soli quindici anni ha debuttato in prima squadra. Nella prima stagione tra i professionisti, Haaland ha segnato quattordici gol in diciotto presenze, attirando su sé l’attenzione di Ole-Gunnar Solskjaer, all’epoca allenatore del Molde.
In quel contesto, il norvegese ha risolto i suoi problemi di crescita grazie alla cuoca del club. Sotto la guida dell’ex attaccante e bandiera del Manchester United, ha vinto il titolo di capocannoniere in massima serie attirando l’attenzione delle big europee. Fu il Red Bull Salisburgo ad aggiudicarsi il talento cresciuto in Norvegia, portandolo in Austria nel gennaio del 2019, dando inizio alla sua avventura nel grande calcio d’Europa.
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Haaland, l’ascesa folgorante tra Salisburgo e Borussia Dortmund
Nello stesso anno, Haaland è balzato per la prima volta agli onori delle cronache. Nel giro di qualche settimana ha messo a segno ben nove gol nella partita terminata 12-0 tra le under 20 di Norvegia e Honduras per poi marcare il tabellino tre volte nella sfida di Champions League contro il Genk, diventando insieme a Wayne Rooney il più giovane di sempre a riuscirci nella massima competizione europea. Il bottino dopo un solo anno di permanenza tra le fila del Salisburgo è stato di ventinove gol in ventisette presenze, abbastanza per attirare su di sé i riflettori dei top club. Ad accaparrarselo, a gennaio 2020, è stato il Borussia Dortmund per la cifra di venti milioni di euro.
In Germania, Erling ha mostrato subito la sua immensa abilità sotto porta segnando una tripletta in soli ventitré minuti nel debutto in Bundesliga contro l’Augusta. Il centravanti ha realizzato un gol anche nella prima partita in Champions League con i gialloneri negli ottavi contro il Paris Saint Germain, diventando il calciatore più giovane di sempre a raggiungere la doppia cifra in Coppa dei Campioni. In poco meno di tre anni, lo score di Haaland con il Borussia Dortmund è stato di ottantacinque reti in ottantotto presenze, abbastanza per convincere Pep Guardiola a fare all-in su di lui.
Haaland, un nuovo asso per Guardiola
Sebbene sul valore assoluto del centravanti non vi sia alcun mistero, i dubbi sono ora prevalentemente legati alle prossime scelte in chiave tecnico-tattica di Guardiola. Pep ha dimostrato di poter segnare, con le sue squadre, valanghe di gol pur non disponendo di un vero e proprio numero nove. Come potrebbe dunque cambiare il gioco del Manchester City con l’arrivo di Haaland?
In tal senso, l’allenatore dei rivali del Liverpool, Jurgen Kloop, a margine della sfida contro l’Aston Villa, profetizza per il talento norvegese “Molti gol sul secondo palo, a porta vuota”. Il punto di vista tattico del tecnico tedesco risulta condivisibile. Pep Guardiola è un allenatore molto legato alle sue dinamiche, l’arrivo di Haaland non pregiudicherà il gioco veloce e ricco di scambi dei Citizen ed è quindi maggiormente plausibile aspettarsi un adattamento del calciatore alla squadra, piuttosto che il contrario.
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Ciò che potrebbe cambiare con l’inserimento di Haaland nel pacchetto offensivo del Manchester City è il peso specifico dello stesso: se l’impiego al centro dell’attacco di calciatori brevilinei, come Sterling e Foden, ha garantito qualità e rapidità di manovra nella trequarti avversaria, l’inserimento del norvegese potrebbe aggiungere la possibilità di giocare il pallone sulle fasce verso l’area di rigore. Insomma, sviluppi utili alla fruizione delle qualità di cannoniere, oltre che fisiche, del centravanti. Non solo, la possente presenza di Haaland in posizione centrale potrebbe, al contrario, portare anche alla messa in pratica di schemi di gioco che favoriscano gli inserimenti degli esterni, con l’attaccante in funzione di pivot con compiti di protezione e smistamento della palla verso i partners offensivi. Il bomber norvegese potrebbe ricoprire un ruolo importante nella rincorsa al sogno Champions League. Pep Guardiola attende con ansia il nuovo asso nella manica.