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Da sempre la Juventus è stata una squadra ricca di giocatori di passaggio, di giovani promesse e di fuoriclasse già affermati. Un mix di calciatori che farebbe comodo a qualunque altro club, laddove difficilmente ci sarà anche il singolo disposto a tutto per la maglia. Dal 1897 ad oggi la Vecchia Signora non è mai rimasta da sola. Spesso, infatti, è stata accompagnata – nella gioia e nel dolore – da diversi cavalieri: da Boniperti a Scirea, passando per Sivori, Platini e Vialli fino ad arrivare ai giorni nostri con Del Piero, Chiellini e Buffon.
Anche grazie ad essi la Juventus ha raggiunto i traguardi ambiti e saputo rialzarsi nei momenti più tristi della sua storia. Con l’addio di Giorgio Chiellini, però, un altro tassello fondamentale dell’almanacco bianconero è andato perduto. La presenza di Bonucci rassicura spogliatoio e ambiente circostante ai giocatori, è vero, ma la sessione estiva dello scorso calciomercato potrebbe aver regalato all’Allianz Stadium il futuro leader della squadra. Si tratta di Manuel Locatelli, arrivato alla Continassa dopo Euro 2020. Ma andiamo con ordine, facendo giusto qualche passo indietro.
Locatelli e l’inizio dell’avventura: a partire dal golazo contro la sua Juventus
Aveva solo 18 anni eppure riusciva a mandare al tappeto la regina del campionato. Così Manuel Locatelli si aggiudicava la sua prima notte da sogno e incuriosiva i top club italiani, tra cui, appunto, anche la Juventus. Nel 2015 il Milan, società proprietaria del suo cartellino, lo aggregava alla prima squadra dopo la trafila fatta tra Atalanta e rossoneri. Il gol decisivo dell’uno a zero contro i bianconeri arrivava solo la stagione successiva, quando alla guida del Diavolo c’era Vincenzo Montella.
In seguito ad un infortunio che costringeva Montolivo a stare ai box per diverse settimane, infatti, il tecnico campano decideva di schierare Locatelli con continuità. Oltre ai primi sigilli della sua carriera messi a referto, il 23 dicembre 2016 conquistava il suo primo trofeo (Supercoppa italiana) proprio ai danni della Juventus. Per quanto riguarda le competizioni europee, invece, il centrocampista esordiva in Europa League nel 2017 durante la gara di ritorno del terzo turno preliminare. Tre stagioni in cui il ragazzino è cresciuto sia professionalmente che umanamente prima di approdare al Sassuolo in prestito con obbligo di riscatto. Con il Milan 63 presenze e 2 gol.
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Locatelli, l’arrivo a Sassuolo e l’exploit delle sue caratteristiche
Nel 2018 il Sassuolo, alla ricerca di un centrocampista tuttofare, investiva proprio su Manuel Locatelli. Insomma, una palestra perfetta per un giocatore dalle forti ambizioni. Nel periodo trascorso in Emilia Romagna, infatti, il giocatore classe ’98 riusciva a incrementare le sue doti precedentemente nate sul prato di San Siro. Con la maglia neroverde migliorava il suo senso di posizione e, in particolare, riusciva ad andare in gol con più frequenza.
Grazie alla convivenza con Roberto De Zerbi, che gli ha permesso di arrivare all’exploit quasi definitivo, Locatelli è diventato un centrocampista completo. Un centrocampista capace di impostare l’azione, con ottimi tempi d’inserimento e con un buon tiro da fuori area. La sua capacità difensiva gli permette di ricoprire entrambe le fasi, che sia schierato in un centrocampo a due, a tre nel ruolo di mezz’ala o addirittura come play. Il 24enne riesce ad adattarsi agli altri giocatori e ad ogni situazione di gioco e – grazie alla sua intelligenza tattica maturata al Sassuolo – capisce spesso dove si sviluppa l’azione.
Duttilità, sacrificio e abnegazione sono, dunque, le caratteristiche che più rispecchiano il numero 27 della Juventus. Ciononostante, l’impressione è che lo stesso Locatelli sia consapevole di poter raggiungere la fama internazionale e diventare uno dei migliori nel suo ruolo. Per questo, nell’estate del 2021, Arrivabene e Cherubini decidevano di portarlo alla corte di Massimiliano Allegri.
Locatelli, un’estate da sogno: trionfo con la Nazionale e trasferimento alla Juventus
Proprio un’estate da sogno quella trascorsa da Manuel Locatelli, una di quelle di cui ogni bambino appassionato di calcio desidera esserne il protagonista. L’11 luglio 2021 l’Italia di Roberto Mancini conquistava, inaspettatamente, la sua seconda edizione degli Europei di calcio. Un trofeo arrivato grazie all’unanimità e allo spirito di sacrificio che ogni giocatore metteva a disposizione del compagno. E nell’insieme era presente anche il ragazzo nato a Lecco, contributore del successo grazie a due reti contro la Svizzera (oltre alle diverse prestazioni sontuose).
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Un’occasione che deve aver convinto la dirigenza della Juventus ad intavolare una trattativa con il Sassuolo, già da tempo sulle tracce del centrocampista. “Ho vissuto in particolare due momenti da pelle d’oca da quando sono alla Juve: il primo quando ho firmato il contratto e ho visto la scritta Juventus Football Club, è stato qualcosa di fantastico. La seconda è quando sono andato allo stadio e per la prima volta ho visto la mia maglia con il mio numero e il mio cognome, è stata una grande emozione, ho preso la maglia, me la sono baciata e mi sono detto: ‘Manuel adesso sei qui ed è arrivato il momento di giocare‘“ raccontava Locatelli qualche mese dopo l’inizio della sua nuova avventura.
E se non è una dichiarazione d’amore questa, allora si tratta di un sentimento che oltrepassa qualunque altra cosa. In effetti è una storia d’amore, di passione, quella tra la Juventus e il calciatore italiano che inizia il suo cammino verso il bianco e il nero dalla sua cameretta, quando le pareti attorno al letto erano completamente tappezzate da poster e foto di Nedved, Del Piero e Buffon. Ora l’obiettivo l’ha raggiunto, il giovane ragazzo cresciuto tra Milano e Sassuolo è arrivato in cima, ma dall’altra parte delle pareti lo aspetta un’altra temibile scalata verso nuovi orizzonti. Sarà in grado di caricarsi delle responsabilità che gli verranno affidate nel corso dei prossimi mesi?
Locatelli, ora si fa sul serio
Con la nuova finestra di calciomercato la Juventus potrebbe vedere diversi giocatori lasciare Torino. Chi per via di una incompatibilità tattica e chi perché classificato come esubero, il centrocampo della Vecchia Signora rimarrà scarno fino all’arrivo di nuovi innesti. Sarà proprio questa, difatti, l’estate in cui Manuel Locatelli prenderà in mano le redini della squadra, uno dei pochi superstiti dopo le collisioni dell’ultima stagione.
Max Allegri possiede dunque il futuro leader della Juventus che con il potenziale inserimento di Paul Pogba al suo fianco avrà l’opportunità di crescere ancora. Avrà l’occasione di arricchire il suo bagaglio personale e permettere così sia al club che alla Nazionale italiana di irrobustire un reparto bisognoso. La prossima stagione è alle porte e Locatelli avrà il compito di arrivarci pronto, senza sbavature e pieno di motivazioni. Toccherà anche all’allenatore toscano valorizzarne le caratteristiche e fomentare le sue azioni. Perché in fin dei conti la Juventus ha bisogno di un nuovo capobranco, capace di riportare il club e i suoi tifosi nuovamente alla gioia.