“Faccio sul serio, mi prendo dei rischi”. Pochi e semplici parole ma ricche di significato quelle pronunciate da Igor Tudor, allenatore rivelazione della Ligue 1 e del Marsiglia. Arrivato tra dubbi e perplessità, l’allenatore croato ha col tempo conquistato l’amore dei tifosi, ridando lustro a una squadra come l’OM non più abituata a vincere.

Il calcio rivoluzionario portato da Igor Tudor ha, infatti, dato i suoi frutti e, attualmente, il Marsiglia si ritrova ad essere secondo a -7 dal PSG. L’ottimo rendimento dell’ex allenatore dell’Hellas Verona ha, infatti, fatto scatenare la stampa che ha iniziato ad ipotizzare un suo ritorno alla Juventus in caso di addio di Massimiliano Allegri, svolgendo, dunque, il ruolo di primo allenatore e non di vice come successo con Andrea Pirlo.
Marsiglia, i segnali della rivoluzione targata Tudor
Nella lunga intervista rilasciata da Igor Tudor a L’Equipe, Igor Tudor si è dimostrato soddisfatto di quanto raggiunto sinora sulla panchina del Marsiglia, ammettendo di aver preso delle scelte “rivoluzionarie” e non facili che hanno scatenato il malumore dei tifosi salvo poi dare i frutti sperati nel lungo periodo.

Gli ottimi risultati raggiunti sulla panchina dell’OM hanno permesso a Les Phoceens di risalire in classifica per la prima volta dopo anni, presentandosi, difatti, come l’avversario principale del PSG e il tutto grazie alla cura Tudor.
La prima mossa apportata da Igor Tudor è stata quella di relegare a ruolo di sostituto Dimitri Payet, uno che dalle parti di Marsiglia è amato. Nonostante i 35 anni, la voglia dell’ex Premier League è ancora tanta, ma non è bastata all’allenatore croato che ha così deciso di rimuoverlo dall’undici titolare pur mantenendo cordiale il rapporto col giocatore che, infatti, è costantemente impiegato nelle rotazioni del tecnico.

La seconda mossa rivoluzionaria apportata da Igor Tudor è stata quella di puntare su Alexis Sanchez, reduce dalla triste e sfortunata esperienza con la maglia dell’Inter, selezionato direttamente dall’ex tecnico dell’Hellas Verona. Il cileno ha, infatti, giovato della cura Tudor e ne ha ripagato la fiducia mettendo a segno ben 16 reti in tutte le competizioni.
La terza mossa, invece, impiegata da Igor Tudor è stata quella di ricreare un organico giovane e di estrema qualità. Non è un caso, infatti, che l’ex tecnico dell’Hellas Verona abbia deciso di puntare su giocatori di classe e di gamba come Clauss e Mbemba sull’asse di destra, o affidare le chiavi del centrocampo ad una coppia formata dall’esperto Veretout e dal promettente Guendouzi.

Così come, non è stato un caso schierare Sanchez falso nueve, affiancato da Under e Malinovskyi, altri due giocatori che sono rinati sotto la cura targata Tudor dopo le sfortunate esperienze in Italia. L’ennesima vittoria del Marsiglia arrivata contro il Reims nell’ultimo weekend prima della sosta ha permesso all’OM di accorciare sul PSG in testa alla classifica ed è pronta a ripartire contro il Montpellier per incalzare i parigini e consolidare il posto in Champions League.

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