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In attesa delle gare di campionato tra Milan-Atalanta e Cagliari-Inter siamo tornati a parlare della finale di Coppa Italia con Massimo Paganin. L’ex difensore nerazzurro ha commentato la gara, insieme a Riccardo Trevisani, per le reti Mediaset. Con lui abbiamo parlato della supersfida tra Juventus ed Inter, della lotta scudetto e delle polemiche relative all’arbitro Valeri ed all’utilizzo del Var.
Paganin: “L’arbitro Valeri non ha influito sul match”
L’Inter si è aggiudicata la Coppa Italia battendo la Juventus ai tempi supplementari per 4-2. Decisiva la doppietta di Perisic che ha consegnato la coppa agli interisti. Che partita hai avuto modo di vedere e commentare?
“La finale di Coppa Italia è stata una gara equilibrata sotto tutti i punti di vista. Ci sono state tante partite all’interno della stessa. Entrambe le squadre hanno giocato nel miglior modo possibile. Forse l’Inter ha fatto qualcosa in più nel momento in cui ne ha avuto la possibilità. A decidere la gara sono stati gli episodi, come il tiro di Vlahovic parato da Handanovic e l’occasione di Dybala terminata fuori di poco. E’ stata una sfida bella da vedere e commentare”.
Si è parlato tanto anche della conduzione di gara dell’arbitro Valeri. La sua prova è stata ampiamente criticata a causa della mancata espulsione di Brozovic e del rigore assegnato all’Inter per il presunto fallo su Lautaro. Dalla tribuna e guardando successivamente le immagini, che idea ti sei fatto? Come giudichi il suo operato?
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“Per quanto riguarda l’arbitro c’è sempre qualcosa da dire quando finiscono le partite tra Juventus ed Inter. A mio modo di vedere sono dettagli. Mi piace sempre cercare di valutare le situazioni cercando di invertire le parti. Ci sarebbero state polemiche anche se si fosse verificata la situazione opposta. Sono dinamiche di campo e non credo che Valeri abbia inciso così tanto sulla gara”.
Paganin: “Allegri ha abbassato troppo presto il baricentro”
Massimiliano Allegri, nel tentativo di recuperare il risultato, ha inserito Moise Kean al posto di Paulo Dybala; sostituzione poco gradita dalla tifoseria juventina. Come giudichi la gara dell’argentino? Secondo te sarebbe dovuto rimanere in campo?
“Probabilmente Allegri togliendo Dybala ha dato la possibilità all’Inter di alzare il baricentro. L’argentino stava facendo bene, a mio parere sarebbe potuto rimanere ancora in campo. Con il senno di poi è facile valutare, ma forse il tecnico bianconero ha scelto troppo presto di “abbassarsi“.
Perisic è stato decisivo per l’Inter e si sta confermando come il giocatore fondamentale della squadra di Inzaghi. Il croato, nel post partita, si è sfogato per quanto riguarda la sua situazione contrattuale. Pensi che il numero 14 nerazzurro rimarrà a Milano?
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“Il croato si è sfogato da giocatore importante e da leader quale è. Secondo me qualunque tipo di strappo può essere sempre ricucito e ricomposto. Credo ci sarà modo di riparlare con lui e di trovare un eventuale accordo che possa permettergli di rimanere a Milano. Perisic nel suo ruolo è uno dei giocatori più importanti sul panorama europeo. Lui può ancora aiutare questo gruppo ad ottenere successi”.
Paganin: “Le parole di Sacchi? Non sono d’accordo”
Arrigo Sacchi ha parlato della gara, indicandola come una sfida molto italiana (contraddistinta da contropiedi e proteste). Sei d’accordo con la sua opinione?
“E’ stata una gara disputata da due squadre italiane, guidate da due allenatori italiani. Non vedo quale sia il problema. Dobbiamo continuare a ragionare con il Dna che ci contraddistingue. Juventus e Inter potranno solo che crescere, hanno fatto bene e credo che si sia trattato di uno spot per il nostro calcio, soprattutto per chi l’ha vista da fuori”.
Venendo al campionato l’Inter sta inseguendo il Milan, che conserva due punti di vantaggio a due giornate dal termine. Quest’oggi la giornata prevede Milan-Atalanta e Cagliari-Inter. Quale sono le tue sensazioni? Pensi che il Milan si trovi meritatamente in testa alla classifica?
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“Il campionato non è ancora finito, bisognerà attendere queste ultime due giornate. Il Milan è meritatamente in testa perchè non ha mai mollato. I rossoneri hanno creato un certo tipo di mentalità da qualche anno. l’Inter poteva stare davanti se non avesse perso l’occasione a Bologna. I rossoneri hanno saputo ammortizzare i momenti difficili e superarli”.
Durante questa stagione si è parlato tantissimo del Var e del modo con il quale è stato applicato. Ora si parla dell’eventualità del var a chiamata. Cosa ne pensi? Credi che possa essere la soluzione giusta?
“Sul Var a chiamata cambia poco, ci si deve fidare di chi guida le partite e di chi sta in cabina di regia. Credo sia inevitabile che possa esserci sempre qualcosa che non va bene, con le squadre che recrimineranno e si sentiranno derubate. Mi piacerebbe che il campionato in Italia fosse più simile a quello inglese, dove non ci si preoccupa del Var e la cosa che conta è lo spettacolo. In questo ci vuole una mentalità più europea”.