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Dura un tempo l’illusione dei Dallas Mavericks, in vantaggio di 14 punti all’intervallo lungo grazie alla loro accoppiata di guardie: Doncic e Brunson. I due sono stati autori di un primo tempo stellare, trascinando i texani che toccano i 19 punti di vantaggio. Dal terzo periodo, però, è un assolo Warriors, capitanati dal solito Steph Curry (che chiude la serata con 32 punti, 6/10 dall’arco) e da un Looney in formato doppia-doppia: 21 punti e 12 rimbalzi. Al resto ci pensano i soliti Thompson (15), Wiggins (16) e Poole (23 punti in uscita dalla panchina). La partita termina 117-126 per i californiani, che confermano la supremazia mostrata in gara-1, non bastano i 42 messi a referto da Doncic.
Terzo quarto stellare e rimonta completata
Dopo un primo tempo faticoso, la squadra di coach Kerr inizia la ripresa con un piglio diverso: 13 punti concessi ai Mavs che permettono di avvicinarli a sole 2 lunghezze al termine del terzo periodo di gioco. La partita cambia volto nella ripresa e passa nelle mani di Curry e compagni che surclassano i texani anche nel quarto periodo con un parziale di 43-32 che li vede trionfare in questa gara-2. Per la squadra di San Francisco, da quando è agli ordini di Steve Kerr, si tratta della 15esima vittoria ai playoff rimontando da uno svantaggio di 15 o più punti. In questa speciale classifica i secondi sono i Boston Celtics, fermi a 6 gare playoff rimontate da situazioni di questo tipo.