Sono solo due le giornate di Serie A rimaste prima che il calcio italiano cali il sipario dell’attuale stagione calcistica. Sono però ancora diverse le situazioni in cerca di un verdetto definitivo: una su tutte la lotta per le posizioni utili alla qualificazione alla prossima edizione delle tre competizioni europee. Per le squadre coinvolte in questa bagarre, allora, le ultime giornate di campionato saranno decisive, prima di staccare la spina e pensare all’imminente sessione di mercato.

In quest’ottica l’Inter è molto attiva nelle ultime ore, con l’obiettivo di regalare a Inzaghi – o a chi per lui – nuovi innesti per rendere ancora più competitiva la rosa a disposizione. I pensieri dell’intera società sono ora rivolti alla finale di Champions League di sabato 10 giugno, ma una volta archiviata sarà tempo per Marotta di dedicarsi completamente allo scioglimento delle questioni interne al club, con particolare attenzione alla ricerca dell’erede del partente Skriniar.
Inter, Frattesi obiettivo concreto
Mentre il momento più cruciale della stagione degli uomini di Inzaghi si avvicina, sono diverse le voci di accostamenti di giocatori alla sponda nerazzurra di Milano. L’Inter non ha nascosto l’interesse per Frattesi, gioiello più caro nella vetrina del Sassuolo. Le richieste dei neroverdi per il loro centrocampista sono alte e Marotta sa bene che sono diversi i club pronti a darsi battaglia nella corsa per aggiudicarsi le prestazioni del classe ’99.

Inter, Scalvini per il post Skriniar
Non sarà di certo facile sostituire a dovere un pilastro difensivo come Milan Skriniar, ormai da mesi lontano dai progetti dell’Inter a causa della sua volontà di cambiare aria. Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, però, Marotta avrebbe individuato in Scalvini l’erede dello slovacco. Anche stavolta, però, le richieste del club per fare a meno delle preziose prestazioni del suo giovane talento sono davvero alte.

“L’Atalanta è una bottega dorata, più cara perfino del Sassuolo” si legge tra le righe del quotidiano. A questo si aggiunge la volontà della società bergamasca, che vorrebbe “tenerselo stretto per far lievitare ancora di più il valore“. L’attuale valutazione di Scalvini si aggirerebbe comunque attorno ai 40 milioni di euro e l’idea della Dea potrebbe rendere ancora più difficile la realizzazione dei piani di Marotta.