Dopo l’eliminazione nelle semifinali di Champions League e un quarto posto non ancora ipotecato, la stagione del Milan non ha reso di certo all’altezza delle aspettative d’inizio anno: in seguito anche a degli investimenti non andati a buon fine nella scorsa finestra di mercato, come accaduto per l’oneroso acquisto di Charles De Ketelaere dal Bruges, il direttore tecnico dei rossoneri ed ex bandiera di campo del club, Paolo Maldini, avrebbe iniziato a rivalutare la posizione di alcuni giocatori all’interno della rosa a disposizione di Stefano Pioli.
Uno su tutti, di fatto, risulterebbe essere proprio il trequartista e seconda punta belga De Ketelaere, reo di non aver inciso come quanto sperato dalla società di Milano dopo essersi trovati ad investire sul ragazzo una cifra di circa 35 milioni di euro compresi di bonus. Venderlo a queste condizioni non sarebbe certamente un affare, ecco perché per Paolo Maldini e tutta la dirigenza del Milan farebbe gola l’ipotesi di un prestito altrove: un club di Serie A starebbe monitorando da molto vicino.

Mercato Milan, Monza su De Ketelaere: contatti per il prestito
Dopo aver osservato il calciatore e creduto nel proprio potenziale (stesso che il giocatore ha avuto difficoltà a dimostrare nell’attuale stagione) la società brianzola del Monza avrebbe messo gli occhi su Charles De Ketelaere, come riportato da RTL102.5, avviando già i primi contatti con i rossoneri per provare a trovare un accordo sulla base di un prestito annuale. A tal proposito, lo stesso Maldini si sarebbe citato occupato su più fronti in questo momento, ma le porte circa la partenza effettiva del belga direzione Monza non sarebbero affatto state chiuse.

L’obiettivo principale della società del Milan sarebbe senza dubbio quello di provare a dare nuovi stimoli per una crescita maggiore altrove, in una squadra dove lo stesso numero 90 possa trovarsi nelle condizioni di giocare con costanza e non sentire lo stesso tipo di pressioni addosso. Scartare a prescindere un talento come quello di De Ketelaere dimostrato al Bruges non rientrerebbe nei piani dirigenziali.