Mercato Roma, da Smalling e Dybala: il futuro è un rebus

Se ad oggi appare difficile tracciare un bilancio obiettivo sul rendimento della stagione, con i vari obiettivi ancora alla portata, in casa Roma tiene banco la questione relativa al mercato. I giallorossi sono ancora in corsa per un piazzamento per la Champions League, con quest’ultima che potrebbe cambiare e di molto le strategie a giugno. Intanto la dirigenza capitolina assieme a Mourinho si interrogano sul futuro di alcune pedine fondamentali della squadra. Infatti sono tanti i big con il futuro incerto, da Smalling a Dybala, passando per Abraham.

Roma, il punto sul mercato

Più croce che delizia la stagione sin qua disputata da Tammy Abraham. L’ inglese dopo un primo anno scoppiettante, ha perso smalto e come riportato da il Messaggero, starebbe spingendo per tornare in Premier League. Difficile però che la Roma prendi in considerazione una proposta inferiore ai 40 milioni, cifra sborsata per prelevarlo dal Chelsea. Il finale di stagione sarà decisivo per il futuro dell’attaccante, il quale con una sua cessione potrebbe in parte finanziare la prossima finestra di mercato.

Non solo le cessioni però, un nodo importante in chiave mercato per la Roma è quello relativo ai rinnovi. I dirigenti giallorossi sono da tempo in contatto con l’entourage di Cris Smalling per il prolungamento dei contratto. Sempre secondo quanto riporta Il Messaggero, Tiago Pinto avrebbe messo sul piatto una proposta di 7 milioni di euro in due anni per il difensore inglese, il quale però non avrebbe ancora dato un risposta al club. Mentre discorso diverso per El Shaarawy, che dovrà accettare di ridursi l’ingaggio per rimanere nella capitale.

Incerto anche il futuro di Paulo Dybala. L’uomo in più della Roma in questa stagione è troppo importante per Mourinho. Per blindare la joya dalle minacce del mercato, i dirigenti vorrebbero eliminare la doppia clausola rescissoria nel suo contratto. Secondo questo accordo l’argentino potrebbe liberarsi per 20 milioni in Italia e solo 12 milioni all’estero, una cifra bassa per il valore effettivo del giocatore. Da quanto si apprende da Il Messaggero, da accordi la clausola dovrebbe essere rimossa alzano a 6 milioni lo stipendio del n.21.