Non è stato certamente facile attraversare indenni 40 e più anni di carriera, anche se si è considerati senza falsa modestia, una delle band più influenti e determinanti del genere heavy metal. Anni di successi, che hanno visto mettere radici profonde soprattutto nella prima decade ’80-’90, grazie alla pubblicazione di veri e propri capolavori; ma anche anni difficili, tormentati, che hanno messo il gruppo di fronte a situazioni spesso apparentemente ingestibili, salvo poi rappresentare momenti di svolta e di crescita personale.
I Metallica entrano nel 2023 con la consapevolezza di essere dei “sopravvissuti”, degli highlander, esponenti illustri di un modo di fare musica che oramai non esiste più. Le vecchie band, che giravano i locali con il furgone colmo di strumenti fino al collasso, hanno lasciato spazio ai talent, ai video su YouTube, ai concerti illuminati dallo schermo acceso dei cellulari, andando inevitabilmente ad incrementare la schiera dei nostalgici. Ma nonostante tutto, loro ci sono ancora: la band californiana uscirà in primavera con un nuovo album intitolato 72 Seasons (72 stagioni), entrando di diritto nella lista degli album rock più attesi dell’anno, in buona compagnia con altre icone della musica internazionale, quali Depeche Mode e U2.
Metallica, 40 anni vissuti intensamente: ora ecco 72 Seasons
La decade d’oro 1980-1990
Sarebbe alquanto complicato tracciare un percorso completo degli anni vissuti dalla band heavy metal per eccellenza: i Metallica giungono al 2023 dopo aver macinato tanta strada, non solo in studio di registrazione, ma soprattutto sui palchi di tutto il globo terracqueo, dai più piccoli ed insignificanti a quelli dei grandi stadi, capaci di raccogliere migliaia di persone. Fondati il 28 ottobre 1981 dal batterista Lars Ulrich e dal cantante e chitarrista James Hetfield, pubblicano il loro primo album ben 40 anni fa, nel luglio 1983.
Kill’Em All è il capostipite di un genere, il trash metal, che vedrà sovrapporsi nel tempo altre band della Bay Area di San Francisco, quali i Megadeth, gli Anthrax e gli Slayer, che andranno a formare tutti assieme i cosiddetti “Big Four” del trash. Nel 1984 la band pubblica poi il secondo album Ride the Lightning, dove i suoni grezzi della precedente produzione lasciano spazio a ritmi e testi più maturi, che culmineranno con il vero e proprio capolavoro del gruppo, rappresentato da Master of Puppets, datato 1986, che la rivista Rolling Stone ha collocato al secondo posto tra i 100 migliori album metal di tutti i tempi.
Gli anni ’90 e i tempi recenti
Il 1986 sarà però anche un anno orribile per i Metallica: durante il tour europeo della band, il talentuoso bassista Cliff Burton perde la vita in un incidente stradale, lasciando tutti nello sconforto più profondo. Primo momento chiave nella vita del gruppo, che però deciderà di proseguire ingaggiando Jason Newsted al posto del compianto Cliff. Da qui una serie di successi, intervallati da altrettanti mastodontici tour in giro per il mondo. Ma anche critiche: il loro album omonimo del 1991 sarà ampiamente contestato dai fan della prim’ora, perché troppo “leggero” rispetto ai lavori precedenti.
Nonostante il successo clamoroso del Black Album – grazie anche a hit come Enter Sandman – i “4 cavalieri”, procederanno negli anni seguenti tra luci ed ombre, in perenne conflitto fra ricerca di nuove sonorità e voglia di tornare ai vecchi fasti, fatti di riff aggressivi e chitarre urlanti. Passando da dischi che non hanno lasciato il segno, a profondi insuccessi (come ad esempio l’album St. Anger), ai problemi con l’alcool del leader James Hetfield, agli ingressi di nuovi componenti (Robert Trujillo), la band californiana ha tenuto botta e giunge ora nel 2023 con 72 Seasons, con ancora più consapevolezza e maturità.
Metallica, arriva 72 Seasons: cosa aspettarsi dal nuovo album?
Quando meno lo si aspettava, ecco la sorpresa: il 28 novembre 2022 i Metallica annunciano improvvisamente sui propri canali social l’uscita del nuovo album 72 Seasons. Ma non solo, la band di Lars Ulrich, James Hetfield, Robert Trujillo e Kirk Hammett stupisce ulteriormente i fan e pubblica anche il primo singolo estratto, intitolato Lux Æterna. A sei anni dall’uscita di Hardwired…to Self-Destruct, ecco dunque un nuovo disco con 12 tracce di inediti, in uscita il prossimo 14 aprile 2023. L’album – prodotto da Greg Fidelman, in collaborazione con Hetfield ed Ulrich – sarà presentato in anteprima nelle sale cinematografiche di tutto il mondo giovedì 13 aprile.
In questo intervallo di sette anni, i Metallica hanno continuato a fare tour mondiali (il WorldWired Tour è durato quasi tre anni) cogliendo inoltre l’occasione per celebrare i 40 anni di storia della band, impreziositi anche da inattesi ritorni di fiamma, come quando il loro capolavoro Master of Puppets è stato usato da colonna sonora in una scena della serie televisiva Stranger Things.
72 stagioni sono i primi 18 anni della nostra vita che formano il nostro vero o falso io. Una possibile etichettatura sul tipo di personalità che abbiamo. Credo che la parte più interessante di tutto questo sia lo studio continuo di tali convinzioni di base e di come esse influenzino la nostra percezione del mondo di oggi. Gran parte della nostra esistenza da adulti è una rievocazione o una reazione a quelle esperienze vissute da bambini. Prigionieri dell’infanzia o liberi da quelle catene che ci portiamo dietro
James Hetfield, parlando del titolo del nuovo album
Oltre a pubblicare il secondo singolo estratto dall’album, intitolato Screaming Suicide, i Metallica hanno inoltre annunciato un nuovo tour in America e in Europa, chiamato M72 World Tour, che partirà il 27 aprile da Amsterdam e finirà con ben quattro date a Città del Messico tra il 20 e il 29 settembre, con diversi altri gruppi a supporto della band californiana.
Metallica, 72 Seasons: alcuni temi contenuti nell’album
I “4 cavalieri” (The Four Horsemen) sono tornati dopo sette anni e lo hanno fatto alla grande: senza nessun preavviso i Metallica hanno pubblicato il nuovo singolo Lux Æterna, primo estratto dall’album 72 Seasons, in uscita il prossimo 14 aprile 2023. Il titolo del brano, che significa “luce eterna”, è strettamente legato a temi religiosi e liturgici, presenti in particolare nelle messe da requiem, per onorare i defunti. La band ha recentemente vissuto infatti un lutto molto doloroso, ovvero la morte del fondatore della Megaforce Records, Jon Zazula, che per primo credette e produsse il loro album d’esordio nel 1983.
I Metallica quindi – come avvenuto anche in passato con alcune loro canzoni – sfruttano l’arte della scrittura come mezzo per alleviare il dolore. Ma è soprattutto nel secondo brano inedito, che la band tocca un argomento molto delicato, ovvero quello del suicidio. Screaming Suicide è infatti un pezzo estremamente introspettivo, che affronta un tema delicatissimo e grave, molto frequente nella società moderna.
Screaming Suicide affronta il tabù del suicidio. L’intenzione è di comunicare l’oscurità che sentiamo dentro. È ridicolo pensare che dovremmo negare di avere questi pensieri. A un certo punto credo che la maggior parte delle persone abbia pensato che affrontare questo argomento significa parlare del non detto. Se si tratta di un’esperienza umana, dovremmo essere in grado di parlarne. Non siete soli
James Hetfield, a proposito del brano Screaming Suicide
La tracklist di 72 Seasons
- 72 Seasons
- Shadows Follow
- Screaming Suicide
- Sleepwalk My Life Away
- You Must Burn!
- Lux Æterna
- Crown of Barbed Wire
- Chasing Light
- If Darkness Had a Son
- Too Far Gone?
- Room of Mirrors
- Inamorata