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Certe volte la musica rappresenta un’epoca, un periodo storico che rimarrà per sempre connesso a un artista o una determinata canzone. Poi ci sono quei capolavori indipendenti che, nonostante passino gli anni, restano comunque attuali, passano attraverso diverse generazioni e sembrano essere senza tempo. È il caso di Thriller, il sesto album, pubblicato da Michael Jackson che oggi, 30 novembre 2022, compie esattamente 40 anni. Il cantautore statunitense è stato spesso al centro di controversie legate alla sua vita personale, ma dal punto di vista musicale è considerato un’icona intoccabile. Durante la fase decisionale, l’artista dimostrò l’intenzione di voler essere assoluto protagonista, a differenza dei lavori precedenti dove si limitava all’interpretazione dei brani. Per questo ricoprì i ruoli di cantante, autore di alcuni brani e produttore, affiancato da Quincy Jones, che già aveva prodotto dischi passati. Un lavoro a 360 gradi che ha fatto sì che questo disco diventasse il più venduto della storia.
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Le caratteristiche dell’album
Per qualcuno è il suo lavoro migliore, quello in cui ha dimostrato di aver raggiunto la piena maturità artistica scegliendo quale strada intraprendere. Thriller è in realtà un mix di generi, si spazia dal soul al rhythm and blues, dal rock alla musica disco con chiare influenze africane legate alle origini, poi “mascherate”, del cantante. Non mancano poi le ballate romantiche come Baby Be Mine e The Girl is Mine, in cui duetta con Paul McCartney. L’album è composto da 9 canzoni, Michael Jackson ne scelse 7 che uscirono come singoli, tutti poi entrati nella Top 10 della Billboard Hot 100. Nessuno nella storia della musica ci era mai riuscito. Un lavoro che venne premiato con numerosi riconoscimenti fra cui spiccano otto Grammy Awards vinti nel 1984, di cui uno era per il miglior album dell’anno. In tutto vennero acquistate oltre 100 milioni di copie, aggiudicandosi il record come disco più venduto di sempre.

Il brano Thriller
Quello che però si discosta maggiormente dal resto dell’album è la canzone che gli dà il nome, Thriller. In origine la title track sarebbe dovuta essere Give Me Starlight, ma visto il risultato poco soddisfacente ottenuto durante la registrazione del singolo, il produttore Quincy Jones decise di dargli un’impronta innovativa. Propose a Michael Jackson una versione più macabra, con un testo che potesse richiamare le influenze dei film horror che andavano di moda in quegli anni. Il brano venne quindi affidato al britannico Rodney Temperton, già autore di altri pezzi, che riscrisse il testo in taxi, di notte, mentre raggiungeva lo studio di registrazione. Le modifiche lo resero il successo planetario che tutti conosciamo. La base musicale venne poi arricchita con suoni reali, ululati e tuoni, che resero l’atmosfera della canzone ancora più terrificante.
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Il brano Thriller però non diventa famoso solo per la musica coinvolgente e diversa dagli standard del periodo, la vera innovazione fu il video. Il The Guardian l’ha definito: “Il videoclip che cambiò la storia dei video musicali per sempre”, semplicemente perché non si trattava di una galleria di immagini, ma raccontava una storia, con una trama sensata della durata di oltre 13 minuti, al punto che Michael Jackson preferì definirlo un cortometraggio. Le cifre sono da record, 500 mila dollari spesi per la realizzazione di un short film in cui il cantautore, affiancato dall’attrice Ola Ray, viene più volte proiettato in un mondo parallelo fatto fa lupi mannari e zombie.