Alia Guagni, classe ’87, è una calciatrice del Milan femminile e della Nazionale Italiana. Si è sentito molto parlare di lei, soprattutto in occasione del Campionato mondiale di calcio femminile del 2019. Sono ancora vive le immagini del terzino che sfreccia su e giù per la fascia destra dei campi francesi.
Con la trasmissione in tv di quel mondiale, molti si sono avvicinati al mondo del calcio femminile. Gli appassionati hanno iniziato ad informarsi e conoscere alcune giocatrici dei vari club, tanto che i loro followers sui social sono aumentati a vista d’occhio.
È molto attiva sul web anche la giocatrice azzurra, che vanta 78.600 seguaci su Instagram. Il difensore, tuttavia, non è stato convocato per il tanto atteso Campionato Europeo di calcio femminile, che si terrà in Inghilterra dal 6 al 31 luglio prossimo. Questo articolo ripercorre le fasi della storia calcistica della giocatrice fiorentina.
Quando tutto ebbe inizio
Alcuni dei primi calci ad un pallone, Alia Guagni, li diede all’età di 9 anni, nel Firenze, squadra dell’omonima città. Come la maggior parte delle giocatrici (e non), ha iniziato la sua carriera militando in una squadra maschile. Il difensore del Milan ha detto ai microfoni di DAZN che molti anni fa “non si poteva pensare di farlo come mestiere, facevi le altre cose e coltivavi questa passione”.
La sua passione per il calcio le è stata trasmessa da quello che lei stessa definisce, sul suo profilo Instagram, “Il famoso cugino commerciante”, ma di solito le passioni con la P maiuscola non si ereditano, nascono insieme a noi. Tanto che con il passare degli anni è diventato un vero e proprio lavoro, a cui dedicare tempo ed energie. Prende inizio così la sua carriera di calciatrice, che a breve diverrà professionistica.

Dall’approdo in B alla Serie A
Giocando per cinque anni nelle giovanili del Firenze, dal 1997 al 2002, riuscì a portare la sua squadra in Serie B, giocando 21 partire su 22, mettendo a segno 15 goal e riuscendo a dimostrare, al contempo, le sue doti. Correndo, come sa fare lei, arriva presto in Serie A2, la sua permanenza durò tre anni. In seguito l’approdo nella massima serie, dove rimase fino al 2007/2008, per poi retrocedere in A2. La giocatrice fiorentina restò fedele al suo Firenze fino al 2015, anno del ritorno in Serie A. In quegli anni, durante l’estate, la Guagni volava oltreoceano per aggiungere nuove esperienze alla sua carriera sportiva.
Come ha raccontato ai microfoni di DAZN, ha dedicato quasi tutto il suo tempo al calcio: “Non ero in Nazionale, avevo più tempo libero, finivo la stagione e dopo 10 giorni partivo per gli Stati Uniti. Due mesi lì di campionato, due settimane di vacanze e iniziavo la stagione. Tre estati incredibili“. Dunque riuscì a far parlare di se anche in America, giocando prima nel Seattle P.H.A, poi nel 2013 al Pali Blues, dove conquistò anche una Women’s Premier Soccer League; ed infine per due estati al Tacoma 253.

Quando divenne capitano della Fiorentina Women’s
Nel 2015 venne fondata ufficialmente la Fiorentina Women’s e nelle sue fila non poteva mancare Alia Guagni. La giocatrice entrò subito a far parte della nuova rosa. La prima stagione mostrò una squadra molto competitiva, a tal punto da riuscire a piazzarsi nei primi posti della classifica. La stagione seguente fu un tripudio di vittorie per la Fiorentina e per Alia. Vincendo lo scudetto e la Coppa Italia, la squadra entrò di diritto in Women’s Champions League, dove il capitano fece il suo debutto.
La squadra della città di Firenze le ha dato tanto, si è creato un legame talmente forte che lei stessa, in una intervista a SportMediaset, ha affermato: ”Quando parlo mi sento ancora della Fiorentina e penso che questa cosa non cambierà mai, una parte di me rimarrà sempre a Firenze”.
Dopo anni di vittorie, però, il capitano Guagni decise che era il momento di fare delle nuove esperienze, al di fuori del suo amato club. Fu per questo che nel 2020 accolse la proposta da parte dell’Atletico Madrid, firmando un contratto di tre anni: “Adesso sento il bisogno di rimettermi in gioco, di fare un passo in avanti per crescere come calciatrice e come persona“. Con la tristezza nel cuore, Alia ha salutato e ringraziato, con un post su Instagram, tutti i tifosi, lo staff tecnico e le compagne di squadra, consapevole che sarebbe stata dura iniziare un percorso senza di loro.

Da una breve permanenza in Spagna al ritorno in Italia
Nel 2019 il numero 7 azzurro rifiutò un contratto triennale offerto dal Real Madrid. L’avventura spagnola iniziò soltanto un anno dopo con la maglia dell’Atletico Madrid, che indosserà dal 2020 al 2021. Durante quel periodo in Spagna, la Guagni si aggiudicò un posto al centro della difesa, tuttavia, a causa di qualche infortunio, restò ferma per otto mesi. Non per questo si lasciò abbattere, così si legge, infatti, sul suo profilo Instagram: “Sono caduta…e ho trovato la forza di rialzarmi! Ho fatto la mia prima partita da titolare! Vittoria e altri tre punti portati a casa!”.
Dopo questa breve permanenza all’estero, l’ex capitano della Fiorentina Women’s, è tornata in Italia, firmando un contratto fino al 30 giugno 2023 con il Milan. La sua prima partita in rossonero è stata quella della Semifinale di Supercoppa contro la Roma. Buoni i risultati raggiunti fino ad ora con il club milanese, ne vedremo delle belle.

La vita oltre il pallone
Naturalmente, da come si vede dai suoi profili social, Alia ha diverse passioni, oltre al calcio. Prima fra tutte, probabilmente, quella per Harry Potter. Molte sono le foto dedicate a questo tema e la giocatrice stessa ha dichiarato di essere “leggermente fissata! Non so da dove nasce, ero piccola, mia cugina mi ha regalato il primo libro. Io sono un amante della lettura, con i film poi è scoppiato l’amore. In che casa mi sarei ritrovata? Grifondoro, grande classico! Me li guardo tutti, sì. Mi faccio tutte le maratone, non ne ho persa una”. Una passione talmente forte che per i suoi 34 anni ha preparato una torta ricreando alcuni oggetti ispirati alla saga.
Un’altra cosa che le riesce benissimo è cucinare: molte sono le foto di dolci tra cui cupcake e biscotti, ma c’è spazio anche per il salato, infatti sul suo profilo Instagram dice essersi riscoperta pizzaiola durante il periodo di pandemia.
La piace molto leggere e, come si può vedere sul suo profilo Facebook, ha approfittato del periodo lontano dal campo per riscoprire la passione per la lettura e consiglia il libro La dittatura d’inverno, un testo dove l’identità di una donna cresce e si rafforza. Infatti la fiorentina è legata al tema della donna nella società, tanto che in un’intervista a SportMediaset ha detto che: “non solo nel calcio, ma in quasi tutti gli ambienti la donna fa fatica, deve sempre lottare per ottenere probabilmente un decimo di quello che ottiene l’uomo”.

Il posto di Guagni in Nazionale
Per le sue eccezionali doti, il numero 37 rossonero ha riscosso molto successo anche in ambito Nazionale. Partendo dalla U-19 arriva in prima squadra, mettendo a segno 23 reti su 101 presenze, non male considerando che sfreccia dalla difesa fino ad arrivare in porta. Dopo il successo riscosso al mondiale di Francia ecco il tasto dolente: nessuno si sarebbe aspettato che, proprio Alia Guagni, non sarebbe stata convocata per l’europeo femminile 2022.
Qualunque sia stata la motivazione della CT Milena Bertolini, sicuramente saremmo tutti d’accordo nel dire che l’azzurra meritava di giocare quello che, probabilmente, sarebbe potuto essere uno dei suoi ultimi europei, non solo per la grinta che mette quando è in campo, ma soprattutto perché avrebbe fatto la differenza. Con grande sorpresa i tifosi non possono far altro che accettare questa decisione.
Nonostante la delusione, la Guagni ha augurato buona fortuna alle compagne di squadra con un post su Instagram: “Alle ragazze che partiranno per questa avventura chiamata Europeo non posso che augurare un forte in bocca al lupo. L’Italia ha iniziato a conoscerci e amarci, adesso sta a voi farci sognare! Sempre con voi!”

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