A distanza di un anno dalla firma sul contratto che lo ha definito il nuovo presidente del Milan, Gerry Cardinale ha rilasciato un’interessante e lunga intervista a Sette, settimanale del Corriere della Sera al quale ha dichiarato le proprie intenzioni sul club rossonero e spiegato i movimenti del calciomercato appena conclusosi. Queste alcune della parole del patron del Milan: “Sono entrato in punta di piedi, non ho ancora fatto nulla. Ho grande rispetto sia per Scaroni che per Elliot, ma l’intento è quello di rivoluzionare il calcio ed avvicinarci alla Premier League. Per questo, lato calciomercato volevo un Milan più dinamico e veloce, fisico: si è visto nelle prime giornate”.

Milan, Cardinale segue Berlusconi: e sullo stadio…
Nel proseguire il proprio intervento a Sette, Cardinale rievoca il ricordo e la figura di Silvio Berlusconi, storico presidente del Milan e tra gli uomini maggiormente vincenti della storia del calcio: “I risultati parlano per lui. Ha portato la società sul tetto del mondo e da quel momento è stato difficile per chiunque replicare le sue gesta: mi piacerebbe diventare come lui per il Milan, essere il Berlusconi 2.0 in un contesto calcistico completamente cambiato”.
E dopo aver dichiarato le proprie intenzioni da presidente del Milan, Cardinale lascia poi un breve quanto significativo commento circa il nuovo stadio rossonero. Questa la sua analisi: “Impianto a San Donato? I presupposti ci sono, grazie al Comune ed alla Regione. Abbiamo già effettuato diversi sopralluoghi e siamo alquanto fiduciosi”.

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