Per riprendere con un filo di fantasia il titolo di un famoso film di Dario Argento, è profondo rossonero in casa Milan. La squadra di Pioli sembra tornata a galleggiare sui livelli di un’intensità tecnica e di un’attenzione tattica, troppo infimi per proporsi come seria candidata al piazzamento tra i primi quattro posti della classifica. Certo, l’obiettivo è ancora alla portata, ma il tracollo contro l’Udinese, l’ultimo di una serie di risultati poco gratificanti, crea apprensione a un ambiente che solo sette giorni fa festeggiava l’impresa contro il Tottenham.
Appare dunque evidente che il Milan debba ritrovare se stesso, e lo debba fare tornando a credere nei risultati attraverso il gioco, un domino di fattori vincenti, che da inizio 2023 sembrerebbe sia andato affievolendo. La ricostruzione, se così la si vuol chiamare, non può che ripartire da Pioli, l’uomo chiamato a redimere un gruppo che ha toccato forse il suo punto più basso nella debacle con l’Udinese. Una prestazione quella disputata alla Dacia Arena che non ha mancato di farsi oggetto di critiche da parte degli addetti ai lavori tra cui l’ex calciatore Fulvio Collovati.

Milan, Collovati: “Leao con l’Udinese è stato irriconoscibile”
La sconfitta subita per mano dell’Udinese lascia inevitabilmente tanti punti interrogativi sulla testa e nel cuore di chi gravita attorno all’ambiente Milan. La preoccupazione per un’eventuale mancata qualificazione alla Champions League è uno spauracchio che inizia ad aleggiare, una presenza silenziosa che potrebbe però materializzarsi a seguito di nuovi passi falsi.

Alla Dacia Arena il Milan si è contraddistinto non solo per la totale assenza di una prestazione collettiva di valore, ma anche per la sterilità di alcuni dei suoi uomini migliori. Un mix di ingredienti negativi sui quali si è soffermato ai microfoni di Radio Rai l’ex calciatore Fulvio Collovati. Queste le sue parole: “La performance dei rossoneri è stata impalpabile e disarmante. Non è più in grado di esprimere le qualità di un tempo. È vero che mancavano giocatori come Giroud e Theo Hernandez, ma Leao è irriconoscibile.”