L’inaspettata batosta subita dall’Udinese nell’ultimo turno, arrivata dopo lo scialbo pareggio contro la Salernitana, ha scosso non poco l’ambiente Milan. I rossoneri sembrano entrati nuovamente in un periodo negativo, con la squadra di Pioli apparsa irriconoscibile alla Dacia Arena. Il tecnico emiliano dovrà ricompattare i suoi in vista dell’ultima parte di stagione, con il Diavolo impegnato in un triplo confronto di fuoco contro il Napoli, prossimo avversario in campionato e ai quarti di Champions League.

Non ci sono però solo le questioni di campo ad impegnare i rossoneri: se da un lato la squadra è concentrata sulla corsa all’Europa, l’attenzione della dirigenza è rivolta ad un altro tema molto importante, quello relativo al nuovo stadio. Il numero uno di RedBird Gerry Cardinale ha infatti incontrato sia il sindaco di Milano Beppe Sala, che il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, per discutere riguardo la nuova casa del Diavolo.

Milan, incontro positivo fra Cardinale e Fontana
La questione stadi è da anni al centro del dibattito italiano. molti impianti italiani sono ormai vecchi e obsoleti. Poche sono state le società capaci di realizzare delle moderne arene di proprietà, fondamentali per permettere ai club di competere a livello internazionale. Di questo è convinto il Milan, che sembra aver accantonato l’idea di uno stadio in comune con l’Inter. La società rossonera avrebbe individuato l’area La Maura come spazio per la creazione della sua nuova casa, con Gerry Cardinale che ha incontrato in prima persona le istituzioni.

Della visita del numero uno di RedBird ha parlato il presidente della Lombardia Fontana ai microfoni di TV Play: “L’incontro con Cardinale è stato positivo. L’idea è bella, vedremo come si realizzerà a livello progettuale. Dobbiamo confrontarci ed entrare più nei dettagli, ad oggi non posso dire se si farà lo stadio a La Maura. Credo che la volontà sia di mettere la prima pietra in 2-3 anni. Lui vuole portare avanti il progetto stadio e non penso che lascerà la squadra in caso di mancato accordo”.