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L’8 maggio 2022, nel giorno dei suoi 22 anni, Sandro Tonali ha segnato i 2 gol che hanno deciso la vittoria del Milan contro il Verona e forse la sorte di questa stagione. Un gioco di numeri? Forse. “Il destino mescola le carte e noi giochiamo“, scriveva qualche tempo fa Arthur Schopenhauer e il Diavolo sta decisamente giocando. La classifica è ancora in stallo, i rossoneri, conquistando tre punti al Bentegodi, sono tornati al primo posto, con 2 lunghezze di vantaggio rispetto all’Inter. Tanto basta agli uomini di Stefano Pioli per sognare un finale da favola. L‘all-in meneghino è servito, in un tavolo dove ormai sono rimaste solo in due a giocare, a due giornate dal termine. Un gioco di numeri? Sicuro.
Hellas Verona-Milan: il Diavolo fa pentole, coperchi e rimonte scudetto
Un finale di stagione di questo calibro in Serie A non si vedeva da molto tempo: a 180′ dal fischio finale tutto può ancora accadere, ma il Milan, con la vittoria arrivata a Verona contro l’Hellas potrebbe aver messo una seria ipoteca sul titolo. Il Diavolo vuole lo scudetto e sin dai primi minuti si riversa nell’area avversaria. Nella formazione di Pioli c’è qualche sorpresa, come la partenza di Krunic dal 1‘, ma gli equilibri rossoneri sono saldi e le occasioni di passare in vantaggio arrivano subito. I piedi più caldi sono quelli di Theo Hernandez, che sta vivendo uno dei migliori momenti di forma di tutta la sua stagione, e di Rafael Leao, che dopo un periodo non buio, ma quantomeno in ombra, è tornato a splendere. I tre punti strappati alla Fiorentina sono un suo personale capolavoro e anche stavolta ha messo lo zampino, o lo scarpino, nel trionfo milanista.
La gioia della tifoseria ospite presente al Bentegodi esplode dopo 16′ dal fischio d’inizio della contesa, quando Tonali mette in porta il gol dello 0-1. Il direttore di gara segnala subito l’intervento del var ai giocatori, che rimandano l’esultanza. La partita torna in pari quando il fuorigioco viene confermato. Il Diavolo crea qualche altra chance per il vantaggio, ma lentamente il Verona viene fuori dal suo guscio. I gialloblù si stringono in difesa e si allungano in attacco. I veneti prendono coraggio e con un azione ben impostata di Caprari e Lazovic si portano davanti alla porta di Maignan, che non può niente sul colpo di testa di Faraoni. Il vantaggio dei padroni di casa non impressiona il tecnico del Milan, che resta calmo e incoraggia i suoi, dando loro continue indicazioni. I milanesi riprendono in mano il gioco e quasi allo scadere del primo tempo trovano il pareggio: Leao dà vita ad un’azione superlativa, conclusa splendidamente da Tonali, che in zona offensiva si trova sempre al posto giusto nel momento giusto.
Nella seconda frazione di gioco il Diavolo parte forte, deciso a chiudere i conti. Il 2-1 porta le stesse firme del pareggio: ancora l’attaccante portoghese a portare palla, ancora il centrocampista italiano a concretizzare l’occasione perfetta. La doppietta scatena l’entusiasmo rossonero, ma l’Hellas non si dà per vinta: due le occasioni limpide per la rosa di Igor Tudor, la prima con Tameze, la seconda sulla testa del neo entrato Lasagna. Pioli vuole proteggere il risultato acquisito e, senza togliere troppo peso all’attacco (Ibrahimovic al posto di Giroud), inserisce Alessandro Florenzi per assicurarsi un uomo in più nelle retrovie. La sorte a volte sorride in modo curioso: colui che doveva rinsaldare la difesa, si riversa verso l’area avversaria e all’87’ pone il sigillo finale su una partita non dominata, ma ottimamente controllata.
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Milan, dall’inferno al paradiso: Tonali, simbolo di una rivoluzione silenziosa
Il Milan si gode la vittoria, ma soprattutto il suo uomo del momento. Da quando la corsa verso lo scudetto si è fatta più intensa, Sandro Tonali si è caricato le responsabilità della sua squadra sulle spalle e, supportato costantemente dai compagni, ha trascinato i rossoneri fino agli 80 punti della classifica attuale. Le capacità offensive di questo centrocampista lo rendono uno degli elementi più pericolosi di questa rosa e se per qualcuno la rete contro la Lazio poteva rappresentare “un caso”, la doppietta contro il Verona conferma che al classe 2000 il gol piace e anche tanto. Il calciatore lodigiano è molto giovane, ma non teme lo scontro fisico con gli avversari e le verticalizzazioni del reparto offensivo del Diavolo: si fa trovare sempre pronto, lui vuole essere protagonista e per scrivere la storia di questo club bisogna esserlo.
Tonali è presente e futuro, forse anche in chiave azzurra, ma per ora la sua concentrazione è tutta sulla società che potrebbe regalargli un sogno. I suoi idoli, quelli che hanno contribuito a rendere grande il nome del Milan nel tempo, come Paolo Maldini, sono in tribuna che lo osservano, consapevoli di aver portato a termine l’investimento perfetto. Il centrocampista lombardo non necessita di grandi aggettivi, soprattutto dopo il match contro l’Hellas, le sue prestazioni parlano da sole, le sue statistiche lo fanno, le sue reti dialogano per lui. E se alla fine di questa lunga rivoluzione iniziata qualche anno fa il Diavolo, l’angelo caduto per eccellenza, riuscirà a tornare in paradiso, dovrà riconoscergli i giusti meriti.
Milan, ne restano due: Atalanta e Sassuolo per chiudere il cerchio
Non manca molto ormai alla fine di questo campionato. La sfida decisiva per il Milan sarà quella contro l’Atalanta, che andrà in scena domenica 15 maggio alle ore 18:00 a San Siro. Sarà sicuramente un match difficile per i rossoneri, che si ritroveranno a fare i conti con una squadra piena di motivazioni: i bergamaschi sono costretti a portare via da Milano tre punti se vogliono conservare una possibilità di partecipare ad una delle prossime competizioni europee. Ognuno ha le sue ragioni e solo testa e cuore decideranno chi vorrà crederci di più. L’ultimo ostacolo sarà il Sassuolo di Alessio Dionisi, una formazione già salva, ma che sta cercando di onorare il proprio campionato. Serviranno concentrazione ed energia per affrontare questo rush finale di Serie A, che comunque vada sarà carico di grandi emozioni.