Milan, il girone di andata dei rossoneri: bene fino al Mondiale, gennaio da dimenticare

Dopo un buon inizio di campionato il Milan ha chiuso il girone di andata con la disfatta dell'Olimpico contro la Lazio, l'ennesima del mese di gennaio

Alessandro Camardo  - Autore
11 Min di lettura

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Con il girone di andata di Serie A che è giunto al suo termine, è arrivato il momento di tirare le prime somme in casa Milan. Dopo la scoppola rimediata all’Olimpico di Roma contro la Lazio per 4-0, i rossoneri si trovano a dover fare i conti con una crisi di risultati che li ha visti perdere in 3 delle ultime 5 partite disputate tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, pareggiando le restanti 2 contro Lecce e Roma per 2-2.

Nonostante questo ultimo periodo nero, la squadra di Pioli è riuscita comunque a chiudere la prima parte del torneo al 2° posto in classifica con 38 punti raccolti nelle prime 19 giornate, a -12 da un Napoli che mai come quest’anno sembra sempre più lanciato verso la vittoria finale.

Pioli @livephotosport
Pioli @livephotosport

Con l’obiettivo Scudetto che appare oramai sempre più lontano ogni domenica che passa, il Diavolo deve guardarsi bene le spalle dalle inseguitrici che hanno ripreso a correre a gran velocità verso quella zona Champions League che anche quest’anno si prepara a regalare colpi di scena fino all’ultima giornata.

Ad un solo punto di distanza dal Milan secondo, ci sono infatti Lazio, Inter e Roma a 37 punti, con le due romane in particolare che sono reduci da due successi consecutivi in campionato. Con la Juventus che sembra ormai fuori dai giochi vista la penalizzazione di 15 punti, anche l’Atalanta risponde presente alla lotta per le zone nobili della classifica, visto che l’armata di Gasperini occupa la 6ª posizione della graduatoria con 35 punti.

Milan, l’analisi del girone di andata: la vittoria nel derby e la sconfitta col Napoli

Sebbene gli ultimi risultati ottenuti siano stati tutt’altro che soddisfacenti, il merito del 2° posto in classifica del Milan è riconducibile ad una prima parte di stagione tutto sommato positiva, considerato che i rossoneri – fino alla sosta dovuta al Mondiale – sono riusciti a totalizzare 33 punti nelle prime 15 giornate di campionato, a seguito di 10 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte.

Rafael Leao, Milan @livephotosport
Rafael Leao, Milan @livephotosport

Dopo un mese di agosto chiuso con 8 punti raccolti nelle prime 4 partite di Serie A – frutto delle vittorie contro Udinese e Bologna e dei pareggi con Atalanta e Sassuolo – il Diavolo ha inaugurato il mese di settembre come meglio non poteva, vincendo per 3-2 il derby contro l’Inter.

A questo risultato ha fatto eco il successo di Marassi per 2-1 sulla Sampdoria, intervallato dall’1-1 ottenuto all’esordio in Champions League contro il Salisburgo. Dopo il 3-1 inflitto alla Dinamo Zagabria nella seconda giornata del girone E, la squadra di Pioli ha subìto dopo 9 mesi la prima sconfitta in campionato per mano del Napoli, capace di espugnare San Siro per 2-1 grazie alle reti di Politano e Simeone.

Milan, l’analisi del girone di andata: i primi scricchiolii e la pausa Mondiale

Al ko interno contro gli azzurri il Diavolo è stato in grado di rispondere subito, aprendo il mese di ottobre con la vittoria per 3-1 sull’ostico campo dell’Empoli. Dopo il successo in terra toscana, il Milan ha dovuto fare i conti con la doppia sconfitta europea rimediata contro il Chelsea, capace di trionfare 3-0 a Stamford Bridge e 2-0 al Meazza. Nel mezzo c’è stata la vittoria in campionato per 2-0 ai danni della Juventus, a testimonianza del fatto di come i rossoneri abbiano viaggiato a velocità alterne in Italia e in Europa.

Alex Sandro e Brahim Diaz, Milan-Juventus @livephotosport
Alex Sandro e Brahim Diaz, Milan-Juventus @livephotosport

Ai due ko rimediati contro i Blues, i rossoneri hanno saputo reagire vincendo contro Verona e Monza, salvo poi incappare nella seconda sconfitta in campionato per mano del Torino. Il mese di novembre è coinciso con la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, con il Diavolo che è stato in grado di trionfare per 4-0 prima a Zagabria contro la Dinamo, e successivamente a San Siro contro il Salisburgo.

La squadra di Pioli è tuttavia arrivata alla pausa dovuta al Mondiale in Qatar con più di un affanno, riuscendo a battere Spezia e Fiorentina per 2-1 solamente nei minuti finali e non andando oltre lo 0-0 allo Zini contro la Cremonese.

Milan, l’analisi del girone di andata: gennaio da incubo per Pioli

Dopo il Mondiale qatariota che ha visto trionfare l’Argentina di Messi, il campionato di Serie A ha riaperto ufficialmente i battenti lo scorso 4 gennaio, data in cui il Milan ha ottenuto – seppur soffrendo – l’unico successo del nuovo anno maturato fino a questo momento, superando per 2-1 la Salernitana all’Arechi.

A questo risultato i rossoneri non hanno saputo replicare 4 giorni dopo a San Siro contro la Roma, con i gol nei minuti finali di Ibanez e Abraham che hanno permesso a Mourinho di pareggiare l’iniziale doppio vantaggio firmato da Kalulu e Pobega.

Dal minuto 94 della gara contro i giallorossi, il Diavolo ha dato l’impressione di aver completamente spento l’interruttore, considerato che solamente 72 ore dopo Leao e compagni sono stati eliminati agli ottavi di Coppa Italia da un Torino che per più di 50′ ha giocato in inferiorità numerica.

Brahim Diaz-Milan-Roma @Livephotosport
Brahim Diaz-Milan-Roma @Livephotosport

Il ko contro i granata ha fatto scattare l’allarme in casa rossonera, con Stefano Pioli che ha portato la squadra in ritiro per preparare al meglio le successive due sfide contro Lecce in campionato e Inter in Supercoppa Italiana.

Ritiro che tuttavia non ha funzionato, considerato che il Milan ha prima pareggiato per 2-2 contro i salentini e successivamente perso il derby contro i nerazzurri per 3-0. A rendere ancor più drammatica una situazione già pesante di suo, ci ha pensato la Lazio di Maurizio Sarri che nell’ultima giornata del girone di andata ha spedito il Diavolo all’inferno con un 4-0 senza storia.

Milan, Kalulu e Tomori in affanno: Theo Hernandez e Giroud smarriti dopo il Mondiale

Le 13 reti subite in queste prime 6 partite del nuovo anno dal Milan hanno fatto scattare nella mente di allenatore e tifosi più di una domanda. La coppia difensiva composta da Kalulu e Tomori sembra infatti la brutta copia di quella che per larghi tratti della scorsa stagione ha dato quelle garanzie utili a condurre il Diavolo verso il 19° Scudetto della sua storia.

Anche in fase realizzativa i rossoneri stanno facendo più fatica del previsto, con Theo Hernandez e Giroud in particolare che – dopo un Mondiale disputato ad alte frequenze – sembrano essere arrivati al giro di boa di questa stagione privi delle energie necessarie per risalire la china, con il solo Leao che appare l’unico in grado di poter dare la scossa.

Origi, Giroud e Kalulu del Milan – @Livephotosport

C’è da dire che le notizie che arrivano dall’infermeria non aiutano, considerato che nell’ultima partita contro la Lazio Pioli ha dovuto rinunciare prima a Theo Hernandez e successivamente a Tomori e Calabria, con tutti e tre che sono andati ad aggiungersi ai lungodegenti Maignan, Florenzi e Ibrahimovic.

Se per i due terzini la situazione sembra tutto sommato tranquilla – con entrambi che vanno verso una convocazione per il Sassuolo – a preoccupare è invece il difensore inglese, costretto ad alzare bandiera bianca dopo soli 24′. L’ex Chelsea ha infatti rimediato una lesione al muscolo rotatore dell’anca sinistra e le sue condizioni verranno valutate nuovamente tra una settimana. La sua presenza nel derby del prossimo 5 febbraio è a forte rischio.

Milan, urge un cambio di rotta: febbraio è il mese di San Siro

Per lasciarsi alle spalle un mese di gennaio da matita blu, il Milan ha bisogno ora più che mai dell’immancabile apporto dei suoi tifosi, encomiabili nella disfatta dell’Olimpico contro la Lazio dove hanno continuato ad incitare la squadra anche sul risultato di 4-0. Sotto questo punto di vista il calendario di qui a venire dei rossoneri sorride a Stefano Pioli, visto che ben 5 delle prossime 6 partite il Diavolo le disputerà all’interno delle mura amiche di San Siro.

Stefano Pioli, Milan
Stefano Pioli, Milan @ImageSport

Si parte il prossimo 29 gennaio con la sfida dell’ora di pranzo contro il Sassuolo. Sette giorni dopo sarà la volta dell’attesissimo derby contro l’Inter, in cui i rossoneri tenteranno di vendicare la cocente sconfitta rimediata in Supercoppa. Il 10 febbraio il Milan ospiterà la bestia nera Torino, capace di vincere sia in campionato che in Coppa Italia.

Il giorno di San Valentino si riaccenderanno invece i riflettori della Champions League: a San Siro arriva il Tottenham di Antonio Conte. Quattro giorni dopo sarà la volta dell’unica trasferta di febbraio che vedrà la squadra di Pioli impegnata all’U-Power Stadium contro il Monza. Il 26 appuntamento ancora in casa contro l’Atalanta di Gasperini.

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