Quando siamo giunti a poco più di due mesi dal termine della stagione calcistica 2022/23, tempo di fare bilanci tra le grandi squadre di Serie A: il momento è ghiotto ed opportuno, con la sosta nazionali – atta allo svolgimento delle gare qualificazione ad Euro 2024 – che permetterà anche al Milan di tirare il fiato e riprendere forze ed energie in vista dell’impegnativa mensilità di aprile. La compagine di Stefano Pioli, dopo gli ultimi tre risultati negativi in campionato, è impegnata infatti anche nella corsa Champions League.

La ultime due sconfitte consecutive in trasferta a Firenze ed Udine, nonché il pari interno con la Salernitana, hanno riportato il Milan coi piedi per terra: la qualificazione ai danni del Tottenham nella massima competizione europea aveva in qualche modo risollevato il morale rossonero, ma Pioli ed i suoi sono poi incappati nello scivolone della Dacia Arena. E ciò che sembra convincere sempre meno il tecnico del Diavolo, purtroppo per gli uomini mercato rossoneri, sono i nuovi innesti: da Origi ad Adli, passando per la perpetua speranza De Ketelaere.

Milan, mercato flop: Origi ed Adli, tanto fumo e poco arrosto
E proprio partendo dai nomi maggiormente altisonanti giunti in casa Milan nella sessione estiva di calciomercato, quando siamo ormai prossimi ad inaugurarne un’altra, va detto che Divock Origi e Yacine Adli hanno enormemente deluso le aspettative. Da una parte, il centravanti belga, al netto dei problemi fisici, non ha mai pienamente convinto Pioli ed il suo staff, avendo avuto diverse occasioni e, statistiche alla mano, non avendo al tempo stesso dato risposte e certezze sul campo. 19 gare, 2 soli gol ed un assist in Serie A: troppo poco per essere chiamato vice Giroud.

Chi ha fatto peggio è sicuramente il centrocampista francese, al quale potrebbe addirsi in maniera pressoché perfetta il sottotitolo di questo articolo: dopo aver completamente sbaragliato le carte in tavola tanto nella preparazione estiva quanto nella pausa invernale durante il Mondiale, Adli non ha poi mai avuto modo di mettersi in gioco effettivamente. Il centrocampista transalpino non ha evidentemente impressionato Pioli, deciso a lanciarlo nelle amichevoli ma poi restio nel concedergli spazio: per l’ex Bordeaux solo 121 minuti di gioco tra tutte le competizioni.
Milan, Pioli cerca De Ketelaere: talento grezzo o semplice meteora?
E se da una parte Maldini e Massara hanno speso esclusivamente 8.5 milioni di euro complessivi per portare a Milanello la fisicità e l’esperienza di Origi – arrivato a parametro zero – nonché la fantasia e la visione di Yacine Adli – pagato tale somma proprio dal Bordeaux – dall’altra ben più dispendioso e faticoso è stato il sacrificio e lo sforzo per arrivare a Charles De Ketelaere. Il trequartista belga ha raggiunto il Milan dopo aver lasciato il Brugge per ben 35 milioni di euro ma, attualmente, non ha ripagato la fiducia.

La tifoserie della Milano rossonera sembra essere completamente spaccata in due: da un lato c’é chi afferma che il gioco non sia valso la candela, mentre dall’altro c’é logicamente chi, anche dando adito alla giovane età ed al recente passato vissuto con Tonali e Leao, crede ancora nella risurrezione di De Ketelaere. Una certezza, in mezzo a questo mare di perplessità, comunque resta: Pioli ed il Milan, che rincorrono le prime posizioni della Serie A per garantirsi la prossima Champions League, non hanno mai ricevuto l’aiuto del belga.
Milan, che rimpianto Dest: Pioli scopre e sorride per Thiaw
Le ambizioni e le speranze del Milan dopo l’ultima sessione di calciomercato estiva erano alte e numerose, ma la maggior parte di queste non hanno avuto esito positivo, finora: l’unico sorriso abbozzato da Stefano Pioli nell’ultimo periodo di stagione riguarda le prestazioni altisonanti, solide e spesso decisive di Malik Thiaw, rinforzo difensivo ultimamente capostipite della nuova difesa a tre collaudata – sebbene gli ultimi scivoloni dicano il contrario – dal tecnico del Diavolo.

Se da una parte un difensore ha risposto presente ed ha parzialmente convinto, col passare del tempo, la fiducia e le aspettative di Pioli, dall’altra non può dirsi lo stesso per Sergino Dest: l’ex Barcellona, arrivato comunque in prestito dalla società catalana, rappresenta tra i nuovi ingressi quello con il maggior numero di minuti giocati ma, anche qui numeri alla mano, tutti poco soddisfacenti. Fragile difensivamente, poco costante nella spinta d’attacco, limitato nelle marcature preventive: probabilmente il maggior rimpianto del calciomercato rossonero.