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Dalla prossima stagione entreranno in vigore le nuove regole FIFA sui prestiti. Le squadre non potranno cedere a titolo temporaneo più di 8 giocatori contemporaneamente, numero che si abbasserà a 6 nel 2024. Le big italiane hanno fatto per anni largo uso del prestito per gestire sia la rosa della prima squadra, che i giovani in uscita dal vivaio, e ora si ritrovano a dover sfoltire radicalmente la rosa effettiva. Il Milan ha una situazione gestibile, con rientri graditi, ma anche alcuni problemi legati a giocatori che non rientrano nei piani della società.
Prestiti Milan, dieci giovani di troppo
Il Milan non dovrà fare mercato soltanto con la rosa che ha giocato questa stagione di Serie A. Si ritroverà infatti al 30 giugno con 18 giocatori in più, 10 dei quali dovranno per forza trovare una soluzione diversa da un altro anno in prestito. Nessuno dei rientranti ha un contratto in scadenza, quindi la società sarà obbligata o a tenerli in rosa o a cederli a titolo definitivo.
Buona parte dei giocatori che rientreranno sono molto giovani, sotto i 22 anni, e la loro è forse la situazione più spinosa. Si tratta di ragazzi provenienti per lo più dal vivaio, che difficilmente troverebbero spazio in prima squadra. Per il Milan però separarsene è un rischio, soprattutto nel caso di alcuni prospetti che nelle ultime stagioni si erano dimostrati interessanti. Per loro si prospetta una lotta serrata per rimanere in orbita Milan.
Prestiti Milan, riscatti semplici e ritorni “complicati”
Non tutti i giocatori che torneranno al Milan hanno avuto annate felici. Caldara è un esempio di una situazione che potrebbe pesare nell’economia dei prestiti dei rossoneri dalla prossima stagione. Difficilmente il difensore verrà riscattato dal Venezia ormai prossimo alla retrocessione, e il suo contratto scade nel 2023. Quasi impossibile che il giocatore resti alla corte di Pioli, e sarà molto difficile anche venderlo a causa del contratto piuttosto oneroso, 3 milioni lordi. Per Caldara si prospetta un altro prestito, per poi separarsi definitivamente dal Milan tra un anno.
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Diversi invece gli esiti dei prestiti di Duarte e Hauge. Per entrambi infatti il riscatto è vicino, se non quasi sicuro. Il primo è diventato una colonna della difesa dell’Istambul Basaksehir, quarto nel campionato turco. Il brasiliano sarà probabilmente riscattato per 5,5 milioni di euro. Certo invece il riscatto di Hauge, obbligatorio dopo la salvezza comodamente raggiunta dall’Eintracht Francoforte. Nelle casse del Milan andranno 8 milioni più 5 di bonus legati alle prestazioni del giocatore, che vanno ad aggiungersi ai 2 milioni già ricevuti come costo del prestito oneroso.
Prestiti Milan, ritorni graditi e giovani promesse
Tra i rientri più graditi ci sono quelli di Pobega e Adli. Il primo è reduce da due stagioni in prestito in Serie A, dove si è distinto prima allo Spezia e poi al Torino. In particolare nell’ultimo anno ha inanellato una serie di ottime prestazioni all’ombra della Mole, sponda granata. Il Torino ha provato ad avanzare un’offerta per il cartellino del giocatore, ma il Milan sarebbe stato categorico. Pobega dovrebbe rimanere rossonero, e tornerà a Milanello in estate con la prospettiva della prima squadra.
Discorso simile ma con alcuni distinguo per Adli. Il giocatore francese è stato acquistato dal Bordeaux nell’ultima sessione di mercato, quella di gennaio, ed è rimasto in prestito per sei mesi alla sua squadra di provenienza. Più che un ritorno dal prestito, si tratta del completamento di un’operazione di mercato. Anche il trequartista comunque ha ottime possibilità di rimanere per giocarsi le sue possibilità nel centrocampo rossonero.
Tra i giovani prospetti da segnalare la buona stagione in B di Frank Tsadjout, attaccante francese in prestito all’Ascoli. Fin dalle prime giornate il classe ’99 si è affermato come colonna del reparto offensivo dei marchigiani, e ha contribuito con 31 presenze e 5 gol al sesto posto della sua squadra, che ha ottenuto quindi l’accesso ai Playoff per accedere alla Serie A. L’Ascoli ha un diritto di riscatto, ma il Milan si è riservato un contro riscatto in caso volesse portare il giovane in prima squadra.
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Discorso a parte quello di Plizzari. Il giovane portiere proveniente dal vivaio rossonero era reduce da un lunghissimo infortunio, che lo aveva tenuto ai box per l’intera prima parte della stagione. A febbraio è andato in prestito in Serie B, al Lecce, dove però ha collezionato soltanto tre presenze. Difficile che i pugliesi lo acquistino, anche in caso di promozione. Per lui il futuro dovrebbe riservare un nuovo prestito dal Milan.