La serata di mercoledì 8 marzo regala al Milan la trasferta a Londra, presso il Tottenham Hotspur Stadium, per la sfida degli ottavi di finale di ritorno contro il Tottenham di Antonio Conte. La squadra di Stefano Pioli, a dispetto delle critiche piovute nei giorni post Firenze, pone sul campo una prova di grande personalità e supera l’ostacolo. Lo 0-0 è quanto basta a guadagnarsi il passaggio del turno, forti dell’1-0 dell’andata maturato a San Siro grazie alla rete di Brahim Diaz. Undici anni dopo, il Milan torna nuovamente ai quarti di finale di Champions League.
La trasferta di Londra si poneva dinanzi al Milan come sfida spartiacque per stagione e futuro del progetto di rilancio del club ai massimi livelli. Dopo la sconfitta del Franchi contro la Fiorentina per 2-1 Stefano Pioli era chiamato a dare un’importante sferzata alla squadra, per non vanificare la grande occasione costruitasi grazie agli anni di lavoro sotto la propria gestione. Il Diavolo risponde presente e non delude le attese, il Tottenham viene superato nel doppio confronto e il pass per il sogno dei quarti di finale di Champions League è ora realtà.

Torna l’EuroMilan: personalità è la parola chiave
Presentatosi dinanzi agli Spurs con il parziale a favore grazie all’1-0 della gara d’andata, il Milan non incrementa il proprio vantaggio, tramutando il parziale nel risultato finale del doppio confronto. Risultato, a dirla tutta, piuttosto bugiardo: a San Siro il subentrante Charles De Ketelaere vanifica un’importante occasione da gol angolando troppo di testa, scena ripetutasi pochi istanti più tardi da Malick Thiaw. Due palle gol nitide gettate al vento al sapore di possibile rimorso in vista di una trasferta piuttosto complessa.
Al ritorno, il copione si ripete: Brahim Diaz, mattatore della sfida d’andata, fallisce sotto porta cogliendo la sola coscia destra di Forster che gli nega una chiara occasione da gol. Pochi minuti più tardi Leao ispira sull’out mancino, scaricando poi centralmente da un Sandro Tonali non troppo deciso della propria conclusione da distanza ravvicinata, cogliendo lo stinco della retroguardia del Tottenham. Nel recupero è poi il turno di Divock Origi che, su ripartenza del Milan, scarica il mancino verso la porta trovando la sola deviazione del montante opposto della porta degli Spurs.
La prestazione del Milan si può dire di grande maturità e personalità, quanto è sempre stato accusato mancare alla squadra di Stefano Pioli. L’inesperienza e la poca attitudine, data dal solo fattore anagrafico, alle sfide nelle alte schiere del calcio europeo si dimostra così fattore allenabile nel tempo. Dopo un biennio di Champions League infatti, il Diavolo si dimostra pronto ed in grado di porre su alcuni dei campi più complessi del continente prestazioni di spessore, ambo in termini di gioco e di approccio mentale alla sfida.

Milan, Pioli ingabbia il Tottenham: Maignan uomo copertina
Il Tottenham viene così neutralizzato, trovando due sole occasioni concrete nella gara di Londra, salvo non bucare mai la guardia di Mike Maignan. Nel primo tempo il portiere francese respinge con lo stinco sinistro una conclusione da distanza ravvicinata, primo ed unico pericolo notificato dagli avversari per lungo tempo. Nei minuti di recupero poi, il brivido che fa da copertina del match. Su cross dalla destra Harry Kane sbuca dalla testuggine difensiva del Milan, imponendo a Magic Mike una prodezza a scongiurare epiloghi peggiori.
La squadra di Antonio Conte racimola un gruzzolo di potenziali occasioni in contropiede a campo aperto, scenari concessigli dall’approccio aggressivo agonisticamente e tecnicamente da parte del Milan. Stefano Pioli rievoca il pressing alto, atto a non concedere tranquillità e modo di impostare nella fase di prima costruzione degli avversari, non temendo in modo alcuno il difendere a campo aperto. La difesa a tre uomini composta da Fikayo Tomori, Malick Thiaw e Pierre Kalulu si conferma, in questo senso, ancora una volta decisiva e fattore chiave per cogliere il successo finale.
Tre centrali alti, veloci, fisici, tecnici ed in grado di impostare all’occorrenza o di proporsi offensivamente. Il difendere a campo aperto è pane di difensori con queste caratteristiche e di questa caratura, nonostante la giovane età, tant’é che il Milan rischia poco o nulla, neutralizzando alcuni tra i migliori giocatori offensivi del panorama calcistico mondiale, quale Heung-Min Son ed Harry Kane. La precisa orchestra difensiva è coordinata magistralmente dal rientro tra i pali di Mike Maignan, ancora una volta decisivo, sia in termini di parate che di impostazione del gioco, oltre che di scariche di personalità che conferisce all’intero ambiente.

Milan-Tottenham 0-0, Top&Flop
Milan-Tottenham 0-0, Top
Theo Hernandez: Il ritorno del treno a tutta fascia del Milan. Di partita in partita il francese accresce il proprio livello, tornando sullo stesso pre Mondiale, accrescendolo ulteriormente. Prestazione sontuosa in quel di Londra: solita locomotiva lanciata in fase offensiva, preciso ed imperturbabile difensivamente. Theo Hernandez si impone una volta ancora come uno dei migliori del pianeta nel proprio ruolo, anche sul palcoscenico più importante.
Maignan: Il reintegro nella lista Champions è una manna per il Milan. Il leader carismatico della squadra e maestro dell’orchestra difensiva si conferma uomo fondamentale ai fini del raggiungimento degli alti obiettivi del club. Sua la copertina del match con la parata nel recupero sull’inzuccata di Harry Kane.

Giroud: Altra prestazione di grande sacrificio da parte del numero 9 rossonero. Davanti, nella zona di campo preposta al suo lavoro, si vede poco in quanto poco cercato e maggiormente richiamato a compiti difensivi. L’età non gli preclude un grande lavoro su tutti i fronti del campo, dimostrandosi anche pronto sotto porta nell’unica occasione in cui viene chiamato in causa.
Brahim Diaz: Lo spagnolo in prestito dal Real Madrid è titolare fisso del Milan di Stefano Pioli. La sua assenza a Firenze è pesata, e il risultato amaro lo conferma. Rientrato per il match di Londra si conferma elemento chiave nella manovra offensiva rossonera. Guizzi elettrici che lasciano spesse volte gli avversari interdetti, grazie anche alla propria agilità nello stretto. Dopo la rete della gara d’andata sforna una nuova prestazione di livello europeo, divenendo elemento di difficile prevedibilità per la linea difensiva del Tottenham.

Milan-Tottenham 0-0, Flop
Leao: Unico “flop” della trasferta di Londra. Per lunghi tratti del match risulta impalpabile e ai margini del match, salvo cercare il perdono tecnico negli ultimi minuti della gara. Una dozzina di minuti sul proprio livello non possono bastare ad un giocatore del suo livello, specie su un palcoscenico di questo calibro.