Milan, Mirante dopo l’addio: “Settimane di riflessione, Fonseca? Buon approccio coi ragazzi”

Dopo l'emozionante cerimonia di San Siro al termine di Milan-Salernitana, Antonio Mirante ha parlato del suo futuro in un intervento a Radio TV Serie A

Marco Gioviale A cura di Marco Gioviale
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Dopo aver dato il suo addio al Milan al termine di Milan-Salernitana finita 3-3, Antonio Mirante è intervenuto oggi 27 maggio a Radio TV Serie A. Argomento principale dello speech, il suo futuro imminente: “Non vorrei arrivare a giocare fino all’età di Buffon, però mi sento bene e quindi mi prenderò qualche settimana per riflettere. È una scelta che dipende dal percorso di ognuno, da come ci si sente e dalla motivazione che ti può spingere ad andare avanti. Andare all’estero? Opzione quasi impossibile”.

Il portiere classe 1983 ha poi continuato, parlando del suo arrivo al Milan: “Sono arrivato a Milano da svincolato dopo l’esperienza alla Roma. Era una squadra diversa, nonostante fosse rinata nel giro di un anno; oggi le aspettative sono diverse e molto più alte. Pioli lo avevo affrontato qualche volta da avversario, quando ho iniziato a giocare, ci ha insegnato il modo giusto per approcciare alle partite e ha diffuso la giusta mentalità nell’ambiente. Con lo scudetto ha fatto svoltare la squadra, i giocatori e tutto lo staff di Milanello”.

Antonio Mirante ha infine concluso analizzando il profilo di Paulo Fonseca, quasi certo di allenare i rossoneri la prossima stagione: “È un allenatore a cui piace far giocare le proprie squadre. Ha un buon approccio con i ragazzi, l’ho avuto per 2 anni a Roma e ritengo abbia fatto bene, nonostante tutte le problematiche legate a quella piazza. Il Milan punta a vincere, gli obiettivi diventano importanti e quindi Fonseca, o chi subentrerà a Pioli, avrà grosse responsabilità sulla sua eredità.

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