Milan, Nero come il buio e Rosso come la sconfitta: delusione contro il Sassuolo

Arriva la quarta sconfitta nel 2023 del Milan, che contro il Sassuolo cade rovinosamente senza dare segnali di ripresa

Nico Foglieni
8 Min di lettura

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Ci si aspettava una ripresa, un nuovo smalto e, anche, una vittoria. Invece continua il ciclo negativo, cade ancora una volta il Milan, che esce sconfitto dalla partita contro il Sassuolo. Un 2-5 che non lascia spazio a spunti positivi ma solo a giudizi negativi, perché subire 12 gol in 3 partite è un dato pesante che denota un momento critico. Specie dopo una sconfitta arrivata in casa contro una squadra con cui bisognava vincere.

In un periodo così nefasto lo slogan rossonero può essere ribattezzato in “Nero come il periodo buio e Rosso come il pittogramma della sconfitta”. Sembra cattivo, e molto probabilmente lo è, ma chi ha visto almeno uno spezzone del Milan sa che la squadra è irriconoscibile. Lenta, prevedibile, in ritardo nelle marcature, i 5 gol presi dal Sassuolo ricordano i 5 subiti dall’Atalanta. Con l’aggravante che i nerazzurri erano una squadra più competitiva dei neroverdi attuali.

Bastano infatti i primi 20 secondi della sfida di ieri, domenica 29 gennaio, contro i neroverdi per capire appieno la crisi del Milan. Schema da calcio d’inizio con Kalulu che regala il possesso agli avversari nel tentativo di lanciare lungo per Rebic. Lenti nella reazione, i rossoneri lasciano ripartire veloce il Sassuolo che, con Laurienté, arriva al tiro dopo 23 secondi con una conclusione da posizione a dir poco pericolosa.

Giroud, Milan @livephotosport
Giroud, Milan @livephotosport

Milan, il cambiamento nell’ultimo periodo: squadra lenta e senza idee

Ciò in cui il Sassuolo è stato superiore sono il ritmo e gli scambi di posizione. I rossoneri, come detto, reagiscono in ritardo agli spostamenti avversari. Come nel caso del primo gol, dove Defrel è libero di tirare a due passi dalla porta, con la palla che attraversa indisturbata tutta l’area di rigore. Il caso più evidente è però nel gol del raddoppio ospite: Frattesi passa dalla zona di centrocampo all’area avversaria senza che venga seguito da Krunic. Berardi, migliore in campo contro il Milan, che ha servito l’assist, dal canto suo riesce a farsi servire da Traoré con un movimento che mette fuori dai giochi Gabbia e Kalulu.

Insomma, in ognuno dei 5 gol del Sassuolo si possono individuare degli errori gravi. Ciò che però risalta è l’atteggiamento di un Milan che in queste partite subisce senza reagire. Sul quinto gol Theo Hernandez perde palla, contrastato da Berardi, e non fa nulla per tornare a riprendersi il possesso. Guarda come uno spettatore passivo i suoi compagni prendere la quinta rete. Anche Giroud ha sottolineato la precarietà della difesa del Milan, dove in effetti qualcosa è cambiato.

Quel Milan di Pioli che, sul modello dell’Atalanta di Gasperini, aveva una transizione dalla difesa all’attacco veloce, che aveva un gioco corale e non demordeva mai, è venuto meno. Nella stagione in cui ci si aspettava una conferma, in cui si sperava nella vittoria del ventesimo scudetto, si è sfaldata la macchina rossonera, un tempo espressione di bel calcio e vittorie. Il dato che risalta sono i 18 i tiri in porta subiti nelle ultime 4 gare, con 14 gol subiti. La colpa non è tutta di Tătărușanu, che comunque ha le sue responsabilità, ma anche di tutta la squadra.

Rafael Leao, Milan @livephotosport
Rafael Leao, Milan @livephotosport

Milan, un attacco sterile e innocuo: Leao viene fischiato dai tifosi

Ma i problemi potevano mai terminare con la difesa? Assolutamente no. 0 reti segnate contro Lazio e Inter; tornare al gol con due reti contro il Sassuolo non sarebbe stato male, se solo il risultato finale non recitasse un netto 2-5. L’unica, ma sempre piccola, nota positiva è il ritorno sul tabellino dei marcatori di Giroud che, dopo la rete annullata per una spalla in fuorigioco, ha avuto la determinazione per segnare ancora. Dopo il Mondiale la punta francese aveva dato segnali di stanchezza, il gol lo libera da alcuni dubbi.

Dubbi che però rimangono sul fronte offensivo in generale. Prevedibile e innocuo, la lentezza in fase di non possesso si riflette anche in fase di possesso. Ancora una volta i giocatori del Milan sono lenti e in ritardo nei movimenti offensivi e nella costruzione della manovra. Punto interrogativo maggiore è Leao, escluso dai titolari da Pioli. Come spiega il tecnico, e ne dà riprova il campo, il portoghese ha perso la sua lucentezza. Il classico motorino trascinatore dei rossoneri fatica a ingranare la quarta in questo 2023.

Cosa succede, dunque, quando a una squadra viene tolto il suo unico trascinatore? La squadra cala e inanella una serie di risultati negativi. Il problema principale della rosa è quello di dipendere troppo dalle prestazioni del portoghese che ieri, dopo un colpo di tacco a centrocampo, è stato fischiato dai tifosi milanisti. Il 2023 negativo del Milan passa anche dalla forma di Leao. La società non è che abbia fatto troppo per intervenire su questo aspetto, visto che dal calciomercato non sono arrivati altri componenti offensivi in grado di dare più qualità al reparto offensivo.

Stefano Pioli, tecnico del Milan @livephotosport
Stefano Pioli, tecnico del Milan @livephotosport

Milan, fin qui troppe sconfitte: Pioli deve porre rimedio

1 sola vittoria del 2023, peraltro arrivata nella prima di campionato nel nuovo anno contro la Salernitana, è un risultato misero. Con il Napoli che ha inevitabilmente guadagnato terreno in classifica, ora l’obiettivo del Milan è la Champions League come sottolinea Pioli. Scivolata infatti al quinto posto, la rosa deve conquistarsi il posto in Europa, nella speranza che riesca a procedere nella doppia sfida contro il Tottenham di Antonio Conte.

Per vincere contro una rosa che, giocando in Premier League, ha un ritmo molto alto, serve porre rimedio al momento buio. Pioli ha un ruolo attivo in tutto ciò, visto che, a parità di interpreti rispetto a inizio Serie A, la qualità del gioco è calata parecchio. Come successo in occasione del 5-0 contro l’Atalanta, il Milan deve ricostruire le basi del proprio gioco, ritrovare la velocità d’esecuzione e tornare a vincere. Una sconfitta dietro l’altra ha gettato i rossoneri nel baratro, una vittoria può ribaltare la situazione e il morale.

La prossima partita del Milan sarà contro l’Inter, in data 5 febbraio. Il derby è sempre una partita a sé, che prescinde dallo stato di forma delle due rose. Chissà che non sia proprio questa la partita dove i rossoneri possono risorgere e tornare a splendere. In caso contrario la squadra di Pioli può entrare ancora più dentro il ciclone di risultati negativi. Insomma, i tifosi aspettano la ripresa di questa squadra, nella speranza di vincere una partita importante a livello di campionato e non solo.

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