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Se in casa Milan viene pronunciata la parola difensore, uno dei primi nomi a spiccare, oltre ai vari Maldini o Baresi, è quello di Alessandro Nesta. Ha indossato la maglia rossonera per ben 10 lunghi anni, e in ogni stagione ha inciso in modo più che determinante. Stiamo parlando di uno dei difensori italiani più forti di tutti i tempi, lo ha testimoniato anche un certo Giuseppe Signori che alla Lazio lo ha conosciuto quando ancora era un ragazzo sbarbato.
Al Milan ha raggiunto livelli internazionali. Ha giocato insieme ad altri grandi difensori come Maldini, Staam o il brasiliano Thiago Silva. In 10 anni di carriera con i rossoneri ha vinto tutto quello che c’era da vincere ed è stato una colonna portante del club. Arrivati a questo punto, andiamo a ripercorrere la storia di Nesta con il Milan.
Milan, Nesta: gli inizi nella Lazio e il passaggio ai rossoneri
La prima maglia con la quale Alessandro Nesta si è messo in luce è quella della Lazio. Nel 1985 viene accolto dal club capitolino, dal 1993 inizia a destreggiarsi anche con la prima squadra, e nel 1995 lascia ufficialmente le giovanili pronto per essere un titolare con la prima squadra. Con i biancocelesti ha iniziato subito a mettersi in luce e ha evidenziato le sue fantastiche caratteristiche individuali. Tifoso e giocatore della Lazio, club con il quale ha vinto 1 Scudetto, 2 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Italia, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa Uefa: un palmarès niente male.
Nesta ha sempre dichiarato che il suo intento era quello di concludere la propria carriera con la Lazio e diventare una bandiera del club capitolino, poi però si fece vendere proprio per il bene della società biancoceleste, e l’ultimo giorno di calciomercato viene acquistato dal Milan per 31 milioni di euro.
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Milan: comincia la parentesi rossonera di Nesta
Archiviata la Lazio, Nesta è un nuovo giocatore del Milan. Il difensore a Milanello trova subito grandi partner di reparto come Kaladze, Paolo Maldini e Costacurta (gli ultimi due vestiranno anche i panni di insegnanti nella carriera del giocatore). Il centrale difensivo classe 1976, già dalla prima stagione, riesce ad inserirsi perfettamente nello scacchiere del Milan di quei tempi, conquistando il posto da titolare già in avvio e sorreggendo fin da subito il reparto difensivo.
Le prime stagioni sono state anche tormentate da infortuni, quelli alla schiena e alla spalla i più insidiosi che non gli permisero di iniziare il campionato dall’inizio. Ogni volta che è rientrato dopo uno stop forzato, gli allenatori hanno sempre tirato un sospiro di sollievo. Perché? Semplice, avere a disposizione un difensore come Alessandro Nesta cambia totalmente l’andamento e l’equilibrio della squadra. Spesso i giocatori soffrono il salto di qualità, e tanti non riescono mai ad ambientarsi in club blasonati e storicamente vincenti come il Milan, ma per Nesta non è stato così. Il calciatore romano si è sempre differenziato per la sua forza mentale e la determinazione della quale è sempre stato dotato, infatti è riuscito a incidere sia con la Lazio, quando era molto giovane, che con il Milan nonostante la concorrenza nel suo reparto fosse notevole.
Milan: tutti i trionfi di Nesta nei 10 anni vissuti da “Diavolo”
Alessandro Nesta è sbarcato a Milano in uno dei migliori momenti di sempre che il Milan abbia mai vissuto. Nei suoi primi 8 anni da rossonero è stato allenato da Carlo Ancelotti, che dal 2001 al 2009 ha guidato il Diavolo, e se è stato così forte è anche grazie alla fiducia che “Carletto” gli ha dato fin da subito. Il difensore ha giocato per ben 10 anni con i rossoneri, e già dalla prima stagione è iniziata la sua lunga lista di trofei vinti con il Milan. Nella stagione 2002-03 è subito incisivo. Conquista una Champions League in finale contro la Juventus (ai rigori trasformò anche un penalty), e inoltre il Milan quell’anno si aggiudicò la Coppa Italia battendo la Roma.
Siamo solo all’inizio, già nella stagione successiva si aggiungono trofei al palmarès personale del giocatore. Infatti, nel 2003-04 vince Supercoppa Europea e Scudetto. Poi il trionfo contro la sua ex squadra, ovvero la vittoria della Supercoppa Italiana contro la Lazio. Ma non è ancora finita qui. Nesta, infatti, nella stagione 2006-07 torna da un infortunio ma subito si rivela fondamentale per il Milan, e in quell’anno conquista un’altra Champions League battendo il Liverpool ad Atene. Nel 2007 vince da protagonista sia la Supercoppa Europea che il Mondiale per Club. Infatti, nella finale della prima risulta decisivo in fase difensiva e nella seconda segna un gol contro il Boca Juniors. Infine, gli ultimi due trofei vinti da Nesta con la maglia del Milan sono lo Scudetto del 2011, e la Supercoppa Italiana contro l’Inter sempre nello stesso anno.
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Milan: l’addio di Nesta e la fine di un ciclo
È il 10 Maggio del 2012, e i tifosi del Milan si trovano a salutare e ad omaggiare diversi giocatori che hanno fatto la storia del club rossonero, tra questi c’è anche Alessandro Nesta. Il difensore, dopo 10 anni vissuti da “Diavolo“, e dopo 10 trofei vinti con il Milan, si trova a dire addio alla squadra meneghina. In questo lunghissimo percorso ha fatto la storia di questo club. Già con la Lazio aveva messo in mostra le sue qualità, ma successivamente a Milano si è formato ulteriormente, diventando uno dei difensori italiani più forti di sempre.
Quel giorno, oltre a Nesta, il Milan dice addio anche ad altre bandiere: San Siro si tinge di rossonero e omaggia con una scenografia spettacolare anche Gattuso, Seedorf, Inzaghi, Zambrotta e van Bommel. Tutti questi calciatori hanno poi intrapreso la carriera da allenatore, tre di questi si sono anche seduti sulla panchina del Milan (Gattuso, Inzaghi e Seedorf), e chissà se un giorno anche Nesta tornerà a Milanello da allenatore. Attualmente, l’ex difensore non allena nessuna squadra. La sua ultima esperienza è stata con il Frosinone, avventura che è terminata nel 2021. Sono due le squadre italiane che ha allenato finora, infatti prima dei ciociari aveva guidato il Perugia. Il Milan, come detto precedentemente, ha lasciato intendere che le ex bandiere possono essere in grado di allenare il club, soprattutto perché conoscono l’ambiente, non a caso Seedorf e Inzaghi sono stati tecnici dei rossoneri quando erano ancora alle prime armi. Il destino non è scritto e non lo si conosce, ma immaginare Alessandro Nesta allenatore del Milan sarebbe una bella pagina di quello che viene definito “romanticismo calcistico”.