Dopo il duro colpo subito nell’Euroderby di Champions League contro l’Inter, il Milan ritrova il sorriso in un weekend che ha regalato ai rossoneri notizie positive dentro e fuori dal campo. A cominciare dalla rotonda vittoria per 5-1 contro la Sampdoria, ormai relegata in Serie B, che ha ridato un po’ di slancio e fiducia a giocatori come Olivier Giroud, autore della sua prima tripletta “italiana” dopo più di due mesi di digiuno in campionato, e Brahim Diaz, protagonista totale della partita con un gol e 2 assist.
Ma certo la vera notizia che ha infiammato il web nelle ultime ore è un’altra: l’ufficialità della penalizzazione di 10 punti alla Juventus in seguito alla sentenza della Corte Federale d’Appello cambia (ancora una volta) la classifica e il Milan è di gran lunga la squadra a beneficiarne di più. I rossoneri, dopo la doppia sconfitta con l’Inter ed un 4° posto difficile da ottenere, si ritrovano improvvisamente in zona Champions League con la possibilità di salvare una stagione che stava assumendo sempre più toni negativi.
Domenica 28 maggio il Milan avrà, proprio allo Juventus Stadium, il match point per chiudere il discorso qualificazione Champions, posto che l’Atalanta, attesa per altro dalla difficile trasferta a San Siro con l’Inter, dista 3 punti ma con gli scontri diretti a proprio sfavore. Se il Milan dovesse strappare il tanto agognato pass per la massima competizione europea, le prospettive di mercato potrebbero cambiare radicalmente: i rossoneri sono chiamati ad una rivoluzione importante, con una campagna acquisti che faccia dimenticare presto gli errori commessi in quella della scorsa estate.
Milan, troppi flop: da Origi a De Ketelaere
Sì perché, diciamocelo, giunti ormai alla fine della stagione si può affermare che il mercato del Milan della passata stagione sia stato un autentico flop: a cominciare dai prestiti di Sergino Dest dal Barcellona e di Aster Vranckx dal Wolfsburg. Il primo, arrivato per sopperire al lungo infortunio di Florenzi, non ha mai convinto ed ha faticato a trovare spazio anche durante gli acciacchi del pariruolo Calabria; il secondo era chiamato, insieme a Pobega, anch’esso apparso non pronto a certi palcoscenici, a sostituire il partente Frank Kessié, ma le prestazioni non sono andate lontanamente vicine a quelle offerte dall’ivoriano.

Molto ci aspettava invece da Divock Origi: il mattatore del Tottenham nella finale di Champions League del 2018/19 era arrivato a parametro zero per dare nuova linfa all’attacco rossonero, retto solo sulle spalle di un intramontabile Giroud. I numeri del belga sono, invece, impietosi: solo 2 gol in 35 presenze stagionali e prestazioni che hanno fatto rumoreggiare più di una volta il pubblico di San Siro. Tra Origi e Milan sarà quasi certamente addio, con il Fenerbahce e la Premier League alla porta.
Ma il vero nome che, dopo un’estenuante trattativa col Club Brugge, doveva far sognare il Diavolo era Charles De Ketelaere. Che ci potessero essere delle difficoltà al primo anno in Serie A era legittimo pensarlo, ma che il talento belga, pagato dal Milan 36 milioni di euro, potesse apparire così spaesato, impaurito e slegato totalmente dal gioco di Pioli era inimmaginabile. Nonostante una stagione deludente e la casella dei gol ancora ferma a 0, sia Maldini che Scaroni ribadiscono fiducia in De Ketelaere, speranzosi che il ragazzo possa presto esplodere.
Milan, chi resta? dalla certezza Leao ai dubbi Ibrahimovic-Diaz
È chiaro che, oltre alla necessaria qualificazione in Champions League, determinante sarà capire, per imbastire un certo tipo di mercato, chi resterà e chi, invece, farà le valige. La certezza su cui il Milan conta di rifondare la rosa è la permanenza di Leao, per il quale si attende solo l’ufficialità del rinnovo. Dopo le mille voci che si sono rincorse sul suo futuro, il portoghese ha nuovamente sposato il progetto rossonero e, in un periodo dove la Premier League attira sia per prestigio che per disponibilità economica, non è cosa da poco.

Diverse, invece, sono le situazioni di tanti altri giocatori che andranno risolte nelle prossime settimane. A cominciare da Brahim Diaz, il cui futuro appare incerto: il 10 rossonero, al secondo anno di prestito al Milan, ha manifestato la sua voglia di bazzicare ancora dalla parti di San Siro ma, per trattenerlo, Scaroni è chiamato a sborsare 22 milioni di riscatto. Il Real Madrid, che comunque mantiene un’opzione di controriscatto, non ha al momento aperto a soluzioni alternative e, dunque, la permanenza di Diaz diventa strettamente legata ai “soldi della Champions“.
Se per lo spagnolo il Milan farà senz’altro un tentativo per trattenerlo, lunga è, invece, la lista dei giocatori che verranno messi sul mercato: a partire dalla porta, dove ai saluti ci sono sia Mirante che Tatarusanu, passando poi per difesa e centrocampo, con Ballo-Touré, Bakayoko (a fine prestito) e Adli fuori dai piani di Pioli. Per non parlare dell’attacco, dove oltre a Rebic e il già citato Origi, anche Messias è Ibrahimovic vanno verso la cessione.
Milan, basta errori: obiettivo trequartista
Di fronte a questa situazione, imperativo per il Milan sarà non ripetere gli errori della scorsa sessione di mercato. Il Diavolo ha fatto un buon lavoro negli ultimi due anni ma, per rimanere a certi livelli, è necessario rimpolpare una rosa che ha dimostrato di non avere rincalzi adeguati a far rifiatare i titolari; le cessioni e l’accesso alla Champions League, potrebbero consegnare a Maldini un budget adeguato per rivoluzionare la squadra. Con il futuro di Brahim Diaz in bilico e De Ketelaere che offre poche garanzie, il trequartista è un obiettivo primario in casa Milan.
Oltre a Kamada, fantasista dell’Eintracht Francoforte già accostato ai rossoneri, il nome che piace alla dirigenza è quello di Mohammed Kudus. Il ghanese, che secondo il Daily Mail ha rifiutato il rinnovo con l’Ajax, ha totalizzato 18 gol e 6 assist in stagione e sarebbe l’obiettivo perfetto per la trequarti del Milan. Con un prezzo che si aggira intorno ai 40 milioni, gli incassi provenienti dalla Champions risultano essenziali, ma Maldini vuole provare a battere la concorrenza di Juventus e Premier League.
Le alternative che permetterebbero al club di Scaroni di contenere le spese non mancano: complice la volontà del giocatore di tornare in Italia, il colpaccio che Maldini starebbe imbastendo è Nicolò Zaniolo, per il quale si aprono ipotesi di prestito dal Galatasaray. Sullo sfondo poi le ultime idee in casa Milan sono lo svedese Gudmundsson, fresco di promozione in Serie A con il Genoa, e il giovane talento del River Plate classe 2006 Claudio Echeverri.
Milan, Loftus-Cheek a centrocampo: poi caccia all’attaccante
L’assenza di Frank Kessié quest’anno è stata un fattore per i rossoneri, con i vari Pobega, Vranckx e Bakayko neanche lontani parenti del “presidente” volato a Barcellona. Se a ciò aggiungiamo il grave infortunio che terrà Bennacer lontano dai campi per circa 6 mesi, urge un acquisto a centrocampo e Loftus-Cheek del Chelsea è il prescelto. Todd Boehly chiede 25 milioni ma, il Milan, forte del sì ottenuto dal giocatore e della voglia di sfoltire la rosa del club londinese, conta di abbassare il prezzo. Un’idea alternativa porterebbe a Carlos Alcaraz del Southampton, appena retrocesso, valutato intorno ai 12 milioni.
Ciò che però tiene e terrà banco nei prossimi mesi è la situazione numero 9: con Origi e Ibra destinati a partire e un Giroud che ha ormai passato 36 primavere, il Milan ha bisogno di un attaccante forte e di prospettiva su cui costruire la propria fase offensiva. Le ricerche hanno portato Maldini a sondare nomi interessanti in Ligue 1, campionato ricco di giovani talenti: Openda, secondo in classifica col Lens, e Balogun, al Reims ma di proprietà dell’Arsenal, i profili seguiti.

A questi si aggiunge quello di Noah Okafor: i contatti con il classe 2000 del Salisburgo, a segno quest’anno proprio contro i rossoneri nel girone di Champions League, sembrano, a detta di calciomercato.com, essere ripresi in queste ore. Complice una seconda parte di stagione non brillante e la frattura del metatarso che lo sta costringendo a riposo, il prezzo del cartellino si sarebbe abbassato, e Okafor diventa, dunque, un’idea concreta per l’attacco del Milan.
Oltre a profili giovani e promettenti, Maldini, per il nuovo bomber, valuta anche altri nomi, da chi può portare tanta esperienza a chi si deve rilanciare: il nome più altisonante è quello di Roberto Firmino che, salutato il Liverpool dopo 8 stagioni, potrebbe risultare più impattante sia in campo che mediaticamente. Seguono Arnautovic, reduce da una stagione opaca ma dotato di esperienza in Serie A, e Scamacca, ai margini del West Ham e voglioso di riscatto.
Il Milan dunque pensa in grande sul mercato per potersi affermare tra le migliori squadre d’Europa e tornarsi a giocare lo scudetto, ma una cosa è certa: i sogni dei tifosi rossoneri di vedere nuovi campioni entrare a Milanello passano tutti dalla qualificazione in Champions League. La Corte Federale d’Appello, con la penalizzazione alla Juve, ha fornito un assist al bacio ai ragazzi di Pioli, ai quali non resta altro che spingerlo in rete.