Luca Falbo è un giovane italiano nato a Torino, più precisamente a Chivasso il 21 febbraio 2000. Come parecchi ragazzi, ha un desiderio ovvero quello di diventare un calciatore professionista e perché no trovare l’esordio in Serie A e nel calcio europeo. Il primo grande passo fatto nella scalata verso il suo sogno di emulare, se possibile, quello che il suo idolo Maicon è riuscito a vincere con la maglia dell’Inter ai tempi del triplete, è l’arrivo nell’altra squadra italiana in cui lo stesso brasiliano ha militato, ovvero la Roma.
Gli inizi nella capitale, l’approdo alla Roma e i primi passi nel calcio che conta
Come riporta Transfermarket.it, la carriera di Falbo inizia con l’approdo nella società giallorossa. Con la Roma disputa la stagione 2016/2017. Con l’Under 17 colleziona 26 presenze impreziosite da due reti nelle vittorie contro il Benevento e Perugia. L’ottimo rendimento suo e dei suoi compagni permettono l’accesso ai playoff per lo scudetto, trofeo svanito a causa dell’Inter che ai quarti elimina i giallorossi per poi vincere la coppa.

Lazio, Calciomercato: acquistato il giovane Falbo dalla Roma
Con le sue prestazioni con la maglia della Roma attira l’attenzione del presidente Lotito che decide di portarlo alla Lazio nella sessione di calciomercato successiva. Falbo militerà coi biancocelesti dalla stagione 2017/2018 fino a quella che lo consacra come professionista ovvero quella 2019/2020. In un’intervista rilasciata a Lazio Style Channel, ammette: “Il motto che seguo è Fino al collasso. Il calcio è divertimento, senza non ha senso di essere praticato“.
Il primo anno raccoglie solo 15 presenze nel campionato Primavera 1 mettendo a referto il suo primo assist, unica gioia di un’annata non molto positiva vista la retrocessione in Primavera 2. L’obiettivo risalita viene raggiunto grazie all’unione di un gruppo, fino all’anno passato ritenuto troppo individualista. La consapevolezza di non aver nulla da invidiare alle rose di Primavera 1, porta alla vittoria in finale playoff per 2-1 ai danni della Spal U19.

Divenuto ormai simbolo della sua squadra nella terza annata laziale, Falbo, grazie a un sinistro sempre più preciso, trova i primi gol anche con la maglia biancoceleste, le sue vittime sono il Napoli, infilato con un mancino chirurgico che termina nell’angolo basso a sinistra, e l’Empoli, trafitto da una punizione che s’insacca anch’essa a fil di palo dopo essere passata sotto la barriera. Nel corso dell’annata inizia ad allenarsi in prima squadra.
Lazio, Radu: la figura di riferimento per Falbo in prima squadra
A supportarlo e spronarlo al meglio, Falbo trova Radu. Il primo allora era il più acerbo della rosa, il secondo con 14 anni in più quello più esperto. Il BOSS, come piace essere chiamato al giocatore rumeno all’interno dello spogliatoio in quanto figura quasi autoritaria, da vero professionista quale è, ha preso sotto la propria ala il giovane Luca sia perché erano vicini in spogliatoio sia per migliorare l’intesa difensiva una volta in campo. Falbo lo ricorderà sicuramente come un punto di riferimento per la sua carriera.

Falbo: dal debutto con la Lazio al Rennes
Il ragazzo ha fatto il suo debutto in Serie A nella sua Torino, all’Allianz Stadium nella sfida del 20/07/2020 contro la Juventus. L’emozione di vedere il proprio cognome sullo schermo non ha eguali, scendere in campo e affrontare campioni come Dybala e Ronaldo, autore nella circostanza di una doppietta, ancora di più. Il numero 52 ha preso il posto di Luiz Felipe all’89′ minuto per provare un arrembaggio finale nel tentativo vano di strappare ai bianconeri almeno 1 punto dopo che Immobile all’ 83′ aveva accorciato le distanze.
Dopo la panchina in casa nella sfida vincente con il Cluj, Falbo vanta una presenza europea ottenuta il 12/12/19 nella sconfitta Rennes-Lazio terminata per 2-0. 15 minuti alla fine e Inzaghi non ha dubbi, al posto dell’infortunato Vavro, dentro il 52 per correre sulla fascia sinistra. L’emozione che sovrasta la delusione e l’amarezza causate dall’eliminazione della Uefa Europa League. A fine partita dichiara ai microfoni di Lazio Style Channel: “ Avevo i brividi, quasi le lacrime agli occhi, ero il ragazzo più felice del mondo“.

Falbo: Monopoli è il trampolino di lancio per fare esperienza tra i professionisti
Per cercare continuità e mettersi in mostra il ragazzo nella stagione 2020/2021 passa alla Us Viterbese 1908, squadra del Lazio che milita in Serie C dove totalizza soltanto 19 presenze di cui solo 8 da titolare, contribuendo comunque al 12° posto ottenuto grazie ai 40 punti conquistati. I soli 797 minuti non hanno abbattuto Falbo che nonostante l’annata successiva l’abbia passata solo ad allenarsi senza mai disputare alcuna partita è riuscito a trovare un accordo con la società SS Monopoli 1966.
Ingaggiato nel luglio del 2022 gli è stato offerto un contratto che, salvo rinnovi, scadrà il 30 Giugno 2023. Sistemati gli ultimi dettagli del contratto, l’esperienza pugliese di Falbo può iniziare. La prima stagione con la compagine SS Monopoli 1966, rappresentata dai colori bianco-verdi, può servire al giovane torinese per richiamare nuovamente le attenzioni dei club di Serie A.

Alle spalle un bagaglio importante con al suo interno tutti i consigli: da Inzaghi fino ai compagni avuti alla Lazio, rimasto quindi in Serie C, Falbo nelle prime 33 giornate di campionato è sceso in campo 21 volte, 14 da titolare e 7 da subentrato. La società con lui ha vinto 10 partite, ne ha pareggiate 4 e perse 7, totalizzando 34 punti sui 63 disponibili con un sua partecipazione alle azioni prolifiche pari all’8%. I 1239 minuti disputati hanno comunque regalato ricordi indelebili nella mente del calciatore.
Ad esempio i primi gol assoluti tra i professionisti. Quello prestigioso nel pareggio per 2-2 del 10° turno contro il Monterosi, commentato così dal giovane di Torino: “È stata un’emozione unica, ho avuto le lacrime ed è stata una scarica di adrenalina che poche cose nella vita penso possano dare”. Seguono poi le reti ai danni della Felidis Andria, nella 12° giornata valsa il pari per 1-1, e quella decisiva nella vittoria sul Virtus Francavilla per 1-0 tre partite dopo, stabilendo così il suo record personale.

La sua stagione è stata condizionata da un infortunio che ne ha compromesso il minutaggio una volta rientrato, nonostante la sua duttilità tattica, infatti da piccolo aveva iniziato la carriera come attaccante, ha accumulato soltanto 178 minuti in 11 giornate, dopo che ne aveva saltate 5 per il problema fisico. Scende in campo anche in Coppa Italia Serie C contro il Taranto, sfida dalla quale escono vittoriosi 1:2, ma perde contro il Crotone al secondo turno dopo i tempi supplementari.