Tra gli interessanti match in programma per la 28a giornata di Serie A, vale la pena segnalare quello tra Monza e Lazio, che si disputerà alle 15:00 di domenica 2 aprile all‘U-Power Stadium. Gli uomini del mister Palladino, rivelatosi come uno degli allenatori emergenti più preparati a livello tattico, si apprestano ad aprire un notevole tour de force che li vedrà affrontare in ordine Lazio, Udinese in trasferta, Inter nelle proprie mura e Fiorentina nuovamente in trasferta.
Per la squadra di Maurizio Sarri, invece, si tratta di una sfida che può determinare in maniera incisiva un passo in avanti nella corsa verso la prossima Champions League. La Lazio, infatti, si trova attualmente al secondo posto dopo la brillante prova superata nel Derby con la Roma e spera di allungare ulteriormente il distacco dall’Inter, collocata al terzo posto a -2 dai biancocelesti, impegnata a sua volta con la Fiorentina al Giuseppe Meazza.

L’inizio deludente del Monza con Stroppa in panchina
Il percorso del Monza nella massima serie, inaugurato con l’allenatore Giovanni Stroppa, uno degli eroi della prima storica promozione in Serie A avvenuta dopo aver superato ai play-off rispettivamente Brescia e Pisa, era iniziato decisamente in salita. Infatti, nelle prime cinque uscite stagionali, avevano totalizzato altrettante sconfitte con Torino alla prima giornata, Napoli ed Udinese alla seconda e terza, infine Roma ed Atalanta al quarto e quinto turno.
Dopo l’1-1 maturato al Via del Mare col Lecce, la società lombarda aveva deciso di esonerare Stroppa, ormai in bilico da diverse settimane, sostituendolo con l’allenatore della primavera Raffaele Palladino. L’esordio del nuovo mister offriva il confronto con la Juventus, proprio la sua ex squadra in qualità di calciatore e che vide il Monza trionfare per 1-0 con lo zampino di Gytkjaer, sancendo così la prima storica vittoria in Serie A.

L’avvento di Palladino sulla panchina del Monza ed il cambio di rotta consequenziale
Seguirono così altre due vittorie, la prima delle quali ottenuta in trasferta sul campo della Sampdoria con un secco 0-3. A timbrare il cartellino furono Pessina, divenuto nel frattempo capitano del Monza dopo il trasferimento avvenuto in estate da Bergamo, Caprari e Sensi. A farne le spese nel successivo turno fu invece lo Spezia, costretto a soccombere per 2-0 grazie alle marcature di Carlos Augusto e Pablo Marì.
I successivi tre turni, dove i lombardi ottennero altrettante sconfitte, sembravano aver ridimenzionato la squadra di Palladino, speranzosa di esser ormai uscita dal tunnel. Infatti, dopo la sconfitta maturata per 1-0 in casa dell’Empoli, ci fu il pesante passo falso con i campioni d’Italia del Milan per 4-1. A completare il quadro, si registrò la sconfitta per 1-2 contro il Bologna, nel match in programma per il 31 ottobre.

Dalla 13a giornata in poi, il Monza riuscì invece a carburare definitivamente, tanto da ottenere solamente due sconfitte a cavallo tra novembre e gennaio, complice l’interruzione del campionato per i Mondiali in Qatar. In undici turni, gli uomini di Palladino conquistarono ben 19 punti togliendosi non poche soddisfazioni, come il pareggio in extremis con l’Inter in casa e soprattutto la vittoria per 0-2 ottenuta ancora con la Juventus, stavolta all’Allianz Stadium.
I Brianzoli, dunque, giungono al match valevole per la 28a giornata in una posizione prevalentemente solida, considerati i presupposti iniziali. Infatti, come nella maggior parte delle neopromosse, obiettivo iniziale del Monza era la salvezza, che può centrare con addirittura tre turni d’anticipo, considerando che attualmente si trovi al tredicesimo posto con 34 punti, distante dal terzultimo occupato dall’Hellas Verona con un gap di ben quindici lunghezze.

La consacrazione della Lazio di Maurizio Sarri
Se il Monza di Raffaele Palladino risulta una delle sorprese di quest’annata di Serie A, non si potrebbe affermare altrimenti della Lazio di mister Sarri, seconda forza del campionato alle spalle di un inarrivabile Napoli. Dopo infatti un inizio di stagione prevalentemente sotto i riflettori, i biancocelesti sono stati in grado di risalire la china, particolar modo dopo il ritorno in campo successivo all’interruzione per i Mondiali.
Nell’opera d’arte degli Aquilotti, vi è tutto l’ingegno della dirigenza in primis, considerando l’egregio operato del DS Igli Tare, capace di comporre squadre competitive e soprattutto funzionali al gioco del suo allenatore. Dall’altra parte, Maurizio Sarri, reo di aver trasferito la propria impronta ai suoi uomini e di averli adattati alle sue richieste, sfruttando lo scorso campionato come anno di apprendistato.

Gli scontri diretti ottenuti dalla Lazio in ottica Champions League
Uno dei meriti riconosciuti alla Lazio quest’anno, è quello aver portato a casa il 70% degli scontri diretti in ottica europea. Tra di essi, si segnalano indiscutibilmente le vittorie ottenute nel Derby sia all’andata che al ritorno, col medesimo risultato di 1-0, ai danni della Roma di José Mourinho, a sua volta in corso per un posto nella prossima edizione della Champions League e collocata attualmente al quinto posto a -1 dal Milan quarto.
Proprio coi campioni d’Italia invece, la Lazio ha ottenuto una schiacciante vittoria per 4-0 nell’ultima giornata di andata del campionato, col ritorno previsto per il 34o turno e che sancirà probabilmente il pass per la qualificazione di una delle due compagini. Stessa sorte prospettata per i cugini milanesi dell’Inter, i quali furono costretti a soccombere per 3-1 nel match serale valido per la 3a giornata, il 26 agosto 2022.

La Lazio, altresì, per adesso risulta l’unica squadra in grado di trionfare allo stadio Diego Armando Maradona, dove uno strabiliante Napoli ha ottenuto ben trentaquattro punti su trentanove disponibili, a testimonianza dell’evidente lavoro svolto dai biancocelesti nell’odierna annata di campionato. Unica sconfitta cocente da segnalare è quella maturata all’Allianz Stadium contro la Juventus per 3-0, gara conclusiva della prima parte di stagione.