Dalla lontana stagione 2000/01, con l’arrivo di Silvio Berlusconi alla presidenza del club, il Monza ha prima ritrovato la Serie B e, al 2° tentativo, dopo il 4° posto della stagione passata con Giovanni Stroppa in panchina, ha messo piede per la prima volta nella sua storia in Serie A. Dopo le difficoltà iniziali delle prime partite, e il cambio di guida tecnica, la squadra brianzola ha conquistato il primo storico successo nella massima categoria italiana contro la Juventus, vittoria che ha dato avvio a tutt’altro andamento a partire dai successivi match di campionato.

Monza, la svolta apportata da Palladino
Artefice di questo cambio di rotta, è probabilmente il tecnico Raffaele Palladino, elogiato in più occasioni dai vertici dello staff dirigenziale del club, con il presidente in testa. Merito principe dell’allenatore, alla prima esperienza sulla panchina di una prima squadra, dopo 2 stagioni allenatore della Primavera del Monza, è quello di aver trovato quell’alchimia tattica che sembrava mancare alla squadra prima del suo avvento.

Il tecnico classe 1984, avrebbe trovato la quadra in una squadra che, sin dai primi esordi in Serie A, aveva mostrato solo sprazzi di una qualità imbrigliata in un sistema tattico fragile e poco connesso. Sensi, Pessina, Caprari, giunti in Brianza nell’ultima sessione di calciomercato del Monza, avrebbero creato subito delle aspettative che, però, almeno inizialmente non si stavano confermando sul campo, probabilmente perché non ancora perfettamente assimilati negli schemi del precedente allenatore.

Ecco che allora, Palladino avrebbe optato per ripartire dalle certezze del Monza della precedente stagione, rodando schemi di gioco più adeguati al materiale a disposizione e capaci di esaltare le caratteristiche dei giocatori in Rosa. Il 3-4-1-2 del tecnico italiano, avrebbe subito dato i suoi frutti e, con esso, sarebbero stati conquistati 9 successi e 6 pareggi su 21 partite.

In particolare, il nuovo modulo di Palladino ha esaltato il lavoro e gli inserimenti delle fasce; ed è qui che l’allenatore ex Juventus avrebbe trovato il suo oro in campo, con Carlos Augusto a sinistra e Patrick Ciurria a destra. Se per il terzino brasiliano, va dato il merito di esserci confermato anche in Serie A dopo una stagione incoraggiante in cadetteria, quella dell’ala italiana è probabilmente una resa più che inaspettata. Il giocatore, capace di una duttilità e continuità straordinaria, e sempre tra i migliori della propria squadra, si è imposto all’interno di in una rosa che comprende elementi di spicco ed esperienza in massima Serie.

Monza, sorpresa Ciurria: gol e assist al servizio della squadra di Palladino
A 27 anni, Ciurria ha esordito per la prima volta in Serie A con il Monza. Con i brianzoli avrebbe poi stupito tutti: sebbene il giocatore ha sempre trovato spazio e fornito prestazioni molto positive in Serie B, con Pordenone e biancorossi stessi, era lecito ipotizzare che difficilmente il giocatore si sarebbe potuto adattare con facilità anche alla massima serie, considerando che già in cadetteria i suoi numeri non invogliavano a pensare il contrario.

Infatti, nella sua stagione più prolifica, quella 2020/21 in con la maglia neroverde, Ciurria è andato a segno in 9 occasioni. Proprio dopo quell’annata con i Ramarri, le prestazione dell’ala italiana, convinsero l’amministratore delegato Adriano Galliani a puntare su di lui e, il 31 luglio 2021, il giocatore passa al Monza per disputare la sua personale terza annata in cadetteria, culminata con la promozione tramite la vittoria dei play off. In questa stagione, il calciatore trova subito molto spazio, timbrando il tesserino delle presenze per 39 volte e realizzando 5 gol. Numeri positivi, ma che non convinsero l’allenatore Stroppa a puntare fermamente su di lui anche ai nastri di partenza della Serie A.

Infatti, nelle prime 6 partite, Ciurria non parte mai titolare, subentrando solo in 4 occasioni. Altra musica con Palladino: dal suo arrivo, l’ala destra diventa una mina vagante dello scacchiere tattico del mister italiano e disputando 19 partite su 20 da titolare. Inoltre, la capacità di adattamento del giocatore, in grado di mantenere un ottimo rendimento in diverse zone del campo, fa si che questi sia tra i più esenti alle sostituzioni del tecnico campano in corso d’opera.

Sia come trequartista al posto di Sensi, Pessina o Dany Mota, sia come esterno destro al posto di Birindelli e sia come terzino all’occorrenza, il rendimento di Ciurria rimane sempre di alto profilo, con gol e assist che fioccano, anche con vittime eccellenti come la Juventus o l’Inter. Nell’ultimo match del Monza contro la Cremonese, è stato suo l’assist per il gol del pareggio firmato da Carlos Augusto. Motorino inesauribile, lo score dell’ala italiana recita ad oggi 4 gol e 5 assist all’attivo, con la forte sensazione che si accompagna, per cui questi numeri potrebbero essere destinati a migliorare prima del termine della stagione.

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