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Ci sono persone che, fin dalla nascita, sono delle vere e proprie predestinate. E poi ci sono coloro che hanno un talento innato e che, per loro fortuna, riescono a scoprirlo, sfruttarlo e convertirlo in qualcosa di magico. Quando le prime incontrano le seconde, e non si tratta di una congiunzione astrale, allora compaiono sulla scena personaggi come Dennis Foggia: pilota della categoria Moto3 (prossimo al passaggio in Moto2), classe 2001, dal talento cristallino e che fin dall’età di 7 anni va in sella a una moto inseguendo un sogno. L’amore per le due ruote scoppia grazie al padre, appassionato da sempre, che ha un ruolo fondamentale nella vita e nella carriera del figlio. Cresciuto a Palestrina, il giovane Foggia conquista i suoi primi successi nella pista di Torricola. Il suo nome comincia a circolare e le attese vengono assolutamente ripagate.
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Moto3, Foggia: diamante grezzo che stupisce fin da giovanissimo

A soli 8 anni, infatti Dennis Foggia si classifica al primo posto nelle gare selettive per conquistare l’accesso al campionato italiano di moto. Nella categoria esordienti, il giovanissimo centauro chiude al 5° posto la sua prima stagione con il team Pollini. È il primo passo di una carriera ancora tutta da scrivere e che lo porterà a diventare uno dei protagonisti della Moto3. Difatti, nel 2011 gareggia nel campionato italiano e conquista la bellezza di 4 pole position e 3 primi posti. Traguardi superlativi che ne fanno un pilota di interesse della FMI. Il vero passo in avanti è la partecipazione nel CEV 80cc, in cui Foggia si distingue per uno stile di guida aggressivo quando si tratta di tentare il sorpasso e mettere pressione all’avversario ma allo stesso tempo pulito e preciso nell’approcciare le curve.
Un modus operandi che in quella stagione gli vale il primo posto (a pari merito), e che nel tempo diventa il suo marchio di fabbrica. Il talento di Foggia non passa inosservato, tanto che nel 2015 entra nel Junior Team SKY-VR46 Raiders Accademy. Stiamo parlando di uno dei prospetti più interessanti del panorama del motociclismo italiano, un pilota che coltiva il sogno di guidare nella classe regina della MotoGP e che ha tutte le carte in regola per raggiungere quel risultato. Nel 2016 debutta nel CEV Junior World Championship Moto 3, con una KTM, e l’anno successivo si laurea campione del mondo: è il terzo italiano consecutivo a raggiungere questo obiettivo nel campionato spagnolo di Moto3. Un traguardo che Foggia conquista con merito con due gare d’anticipo dominando per tutta la stagione, come ben racconta il bottino di quattro vittorie e altri cinque podi in dodici gare complessive.
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Moto3, Foggia: apoteosi nel 2017 e l’esordio in KTM

Il 2017 è un anno magico per il pilota italiano che, in occasione del Gran Premio della Repubblica Ceca, fa il suo esordio assoluto in Moto3 dovendo sostituire l’infortunato Darryn Binder. Foggia assaggia così il sapore della pista di Brno e chiude con un positivo quattordicesimo posto. Avrà l’occasione di fare ulteriore esperienza – avvicinandosi passo dopo passo alla tanto ambita MotoGP – e migliorare il suo piazzamento in occasione dei Gran Premi di Aragona e Valencia che chiude rispettivamente all’ottavo e al settimo posto. Foggia chiude così la sua prima avventura in Moto3, seppure da sostituto, con il ventiquattresimo posto nella classifica piloti. La stagione successiva, all’età di 17 anni viene nominato pilota titolare per lo SKY Racing Team VR46 – con KTM – al fianco di Nicolò Bulega. Le cose non cominciano nel migliore dei modi, con due sedicesimi posti e tre ritiri nelle prime cinque gare.
Tuttavia Dennis Foggia dimostra uno spirito combattivo non indifferente, oltre a una spiccata qualità nell’imparare dagli errori commessi. Doti essenziali per chi ambisce a trionfare in MotoGP come fatto dal connazionale Pecco Bagnaia. Il feeling di Foggia con la KTM migliora a tal punto che, in occasione del Gran Premio di Thailandia, il centauro italiano centra il terzo posto: è il suo primo podio in carriera in Moto3. Poco importa se conclude diciannovesimo nella classifica piloti. Dopo aver vissuto una stagione intera nella categoria minore del motorsport a due ruote, l’avventura di Foggia è un vero e proprio crescendo. Basti pensare che nel 2019, sono solo tre i ritiri (contro i sei della stagione passata) e i punti conquistati sono quasi il doppio, tanto da valergli il decimo posto nella classifica finale. Stagione di apprendimento e consolidamento, impreziosita con un altro terzo posto: questa volta ad Aragona.
È l’ultimo anno di Foggia in sella a una KTM, dato che a partire dal 2020 passa al Leopard Racing Team con Honda. Una moto non semplice da guidare, che richiede un lungo periodo di apprendimento, ma che Foggia dimostra di comprendere bene fin da subito. Difatti, in quell’annata maledetta e condizionata dalla pandemia, Dennis Foggia conquista la sua prima vittoria in Moto3 a Brno, proprio la pista in cui aveva fatto il suo debutto assoluto in Moto3. Seguono altri momenti di difficoltà, ma anche soddisfazioni importanti che certificano il livello e la competitività crescenti del pilota italiano. Il sogno e l’ambizione di guidare, un giorno, in MotoGP sono i punti fermi sui quali il giovane talento laziale poggia tutta la sua convinzione e forza di volontà: aspetti fondamentali per provare a scalare le gerarchie in un mondo così competitivo e in cui emergere è davvero complesso. Il secondo posto in Portogallo e il terzo nel Gran Premio di Catalogna sono lì a dimostrarlo. L’anno del salto di qualità di Dennis Foggia è quindi il 2021.
Moto3, Foggia: stagione da protagonista, prima del salto in Moto2

Una stagione formidabile da parte del pilota laziale che colleziona la bellezza di 10 podi in 18 Gran Premi. E pensare che l’inizio era stato tragico: due ritiri e un diciassettesimo posto nelle prime due gare, con il secondo posto (ancora una volta) in Portogallo a far presagire un barlume di speranza. La svolta, però, è rappresentata dal Gran Premio d’Italia che Foggia conquista al termina di una gara tra le più divertenti e imprevedibili della Moto3. Successo in patria che bissa a San Marino – e che Foggia si augura di realizzare anche un giorno nella categoria della MotoGP – dopo aver conquistato anche tre terzi posti (Germania, Austria, Gran Bretagna) e il gradino più alto del podio in Olanda. Tuttavia, quella stagione si conclude al secondo posto nella classifica piloti: a trionfare è Pedro Acosta con KTM.
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Il 2022 – appena concluso – è l’anno della definitiva consacrazione e maturità per Dennis Foggia, che si dimostra essere un pilota dal rendimento costante e in grado di tirare fuori prestazioni superlative nonostante la moto non possa oggettivamente competere con la KTM/GasGas. Dopo il settimo posto in Qatar, Foggia conquista il primo posto nel Gran Premio di Indonesia e due secondi posti nelle gare immediatamente successive: emblemi della sua competitività e voglia di lottare per il titolo iridato e che ne stanno caratterizzando la voglia matta di raggiungere presto la MotoGP. Dopo il Gran Premio delle Americhe, però, segue un momento di evidente difficoltà nel trovare il giusto feeling con la moto e – di conseguenza – il podio. L’unico acuto del centauro italiano è la pole position che conquista per soli 151 millesimi sulla pista di Le Mans in Francia: è la sua prima volta, al settantanovesimo Gran Premio in carriera. Un weekend che si conclude, purtroppo, con il quarto posto. Ci vuole del tempo prima che Foggia possa tornare a sorridere, anche se il finale di stagione è più che positivo.
Dopo il secondo posto in Germania, infatti, l’italiano trionfa prima a Silverstone e poi nel Gran Premio di San Marino – bissando il successo della stagione precedente – riaprendo la corsa al titolo. Seguono il secondo posto in Giappone e la vittoria in Thailandia, ma nelle tre gare successive Foggia non chiude mai oltre la quarta posizione (inutile) dell’ultima tappa del motomondiale a Valencia. Il pilota italiano conclude così la stagione al terzo posto nella classifica piloti. Archiviata l’esperienza in Moto3, in cui Foggia ha collezionato 23 podi – con 10 vittorie, in 92 gare ufficiali – per il centauro la stagione 2023 sarà la prima annata in Moto2 alla guida di Italtrans. Proprio il team bergamasco che ha visto crescere Franco Morbidelli ed Enea Bastianini. A Foggia non manca niente e la tavola è apparecchiata per una stagione in cui il pilota romano punta a ritagliarsi un ruolo da assoluto protagonista. La Moto2 è solo un altro passo verso il grande sogno: correre in MotoGP.