Ci siamo, poco meno di un’ora e anche le qualifiche del Gran Premio di Aragon prenderanno il via. Un evento cruciale, quando mancano (soltanto) sei appuntamenti e la lotta per il titolo mondiale resta ancora tutta da decifrare. Lo sa bene Enea Bastianini, il centauro italiano è ancora matematicamente il lizza per laurearsi campione del mondo, anche se la distanza dal trio di punta “Quartararo–Bagnaia–Espargaro” rimane comunque considerevole. Poco prima di brandire il proprio bolide alla ricerca del giro veloce, Bastianini ha detto la sua sui favoriti per la vittoria del GP, prima di confessare l’emozione per la “promozione” in Ducati ufficiale dal 2023.
Bastianini: “Venerdì positivo, Marquez è in gran forma”
“La giornata di venerdì è stata positiva. Per via del poco grip mi sono dovuto adattare, ma nel complesso siamo partiti bene. Nonostante qualche difficoltà col set-up non posso lamentarmi. Adoro guidare su questa pista”. Su chi sarà il favorito ha aggiunto: “Le Aprilia vanno forte e, in particolare, credo che l’uomo da battere sarà Vinales. Anche Bagnaia ha guidato bene e poi c’è Marquez, che è impressionante e in gran forma. Non c’è da stupirsi che vada così forte dopo la lunga assenza”.
Bastianini: “Ducati nel 2023 una grande emozione”
“Ero in moto, stavo tornando a casa. È stata una grande emozione. Mi ha detto che avrei fatto parte del team nel 2023 e sono rimasto senza parole… Poi ho festeggiato con gli amici, è stato bello” ha dichiarato Enea Bastianini nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport. Sul rapporto col (futuro compagno di scuderia) Francesco “Pecco” Bagnaia, ha poi aggiunto: “Certo. Ho avuto sempre un buon rapporto con Pecco, lo conosco da tanto tempo e siamo sempre andati d’accordo. Andiamo entrambi molto forte e credo che ci sarà da divertirsi. Nascerà una rivalità sana, ognuno farà la propria gara ma avremo anche modo di aiutarci reciprocamente per sviluppare meglio la moto”. Infine, su cosa cambierà per lui a partire dal prossimo anno, ha concluso: “Molte cose. Sarà tutto un po’ più difficile, dovrò imparare meglio l’inglese… ci saranno molte più persone con cui parlare, la pressione sarà maggiore, ma è una sfida affascinante”.
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