L’attesa è quasi terminata, poco più di un mese e la stagione di MotoGP 2023 prenderà ufficialmente il via. Tutti i piloti sono pronti ad indossare casco e guanti per la prima prima gara ufficiale del nuovo anno, la quale che si disputerà il 26 marzo in quel di Portimao (Portogallo). I Gran Premi in programma nel calendario sono ben 22, con l’ultima bandiera a scacchi, quella del GP di Valencia, che sventolerà nel cielo spagnolo il 26 novembre. Un numero (quello delle 22 gare), che rappresenta un record assoluto per il motomondiale, figlio dell’introduzione di Kazakistan e India: 2 novità per la competizione.
I centauri stanno dunque ultimando la preparazione con un unico obiettivo: inseguire il titolo che ha visto trionfare nel 2022 il talento torinese Francesco “Pecco” Bagnaia. Tra questi troviamo senz’ombra di dubbio Brad Binder. L’ex campione della Moto3 e secondo classificato in Moto2 anche nel 2023 scenderà in pista con KTM (al fianco dell’ormai ex Ducati Jack Miller), dopo una stagione fatta di alti (vedi le apparizioni sul podio) e bassi (vedi la mancanza di costanza dimostrata in tutto il 2022).

Binder e KTM sognano in grande
L’australiano ha dunque commentato le ultime due stagioni vissute con KTM: “Gli ultimi due anni non sono stati facili per noi e abbiamo lavorato molto duramente. L’anno scorso siamo arrivati sesti e credo davvero che se riusciremo a fare un passo avanti potremo andare lontano” ha spiegato il pilota classe 1995. E ancora: “Spero di poter lottare per i primi tre posti, è il mio obiettivo di quest’anno”.
“Onestamente, in KTM non mi hanno mai detto esplicitamente cosa si aspettano da me, ma l’obiettivo è sempre quello di vincere, ed è chiaro” ha poi continuato il centauro Brad Binder, come riportato quest’oggi sulle colonne di Motorsport. com. Sempre sull’obiettivo vittoria infine: “Ed è per questo che potete immaginare la nostra frustrazione per non essere riusciti a farlo”.
Obiettivo migliorare la frenata per il 2023
Il nativo di Potchefstroom non ha poi esitato a spiegare quale sia uno dei principali punti deboli dimostrati da parte del bolide made in KTM nella passata stagione: “Dobbiamo migliorare la frenata, perché è difficile fermare la moto. Bisogna farla girare il più velocemente possibile per poterla riprendere rapidamente”. E sulla compagine di tecnici italiani che sono arrivati in quel di Mattighofen ha aggiunto: “Sono arrivate molte facce nuove nella squadra. Tutto quello che ci portano ha uno scopo e viene a risolvere un problema che abbiamo”.
Insomma, Brad Binder non sembra avere fretta, ma l’obiettivo rimane arrivare a competere per le zone più nobili della classifica e il cambiamento nell’organico del team non potrà che favorire tale intento: “Le cose ci mettono un po’ di più ad arrivare, ma quando arrivano funzionano sempre. È un grande cambiamento rispetto all’anno scorso, quando dovevamo testare le cose ogni settimana, e lo sviluppo sarà più stabile”. Riuscirà l’australiano, che come anticipato dal prossimo anno gareggerà al fianco dell’ex Ducati Jack Miller, a coronare i propri obiettivi? Per scoprirlo non ci resta che aspettare (l’imminente) l’inizio del campionato.