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Domenica 15 maggio alle ore 14:00 avrà luogo il settimo appuntamento stagionale con la MotoGP. Dopo il Gran Premio di Jerez, vinto dalla Ducati di Francesco Bagnaia, si correrà il Gran Premio motociclistico di Francia, che avrà luogo nel Circuito Bugatti di Le Mans. Fabio Quartararo, padrone di casa, avrà la possibilità di consolidare la testa della classifica davanti ai suoi tifosi, dopo le buone prestazioni delle ultime gare. Il francese, attualmente, guida la classifica piloti con 89 punti, inseguito da Aleix Espargaro a quota 82. Terzo posto a pari merito per Bastianini e Rins a 69, con Bagnaia in forte ascesa a quota 56. Osservato speciale anche Johann Zarco che, assieme al connazionale Quartararo, proverà a sfatare uno storico tabù: nessun pilota francese ha mai vinto nella storia sul circuito di casa nella classe regina del Motomondiale.
La storia del tracciato
La pista che ospita il Gran Premio di Francia si trova nella regione dei Paesi della Loira, nei pressi di Le Mans. Il circuito fu inaugurato nel 1966 in onore dell’imprenditore italofrancese Ettore Bugatti, con l’intenzione della città di ospitare altre competizioni oltre la classica 24 Ore. La pista originariamente misurava 4.422 metri e fu inizialmente utilizzata per il campionato mondiale di Formula 1. Per quanto riguarda le gare motociclistiche, il circuito iniziò ad essere utilizzato nel calendario del Motomondiale a partire dal 1969 come Gran Premio di Francia. La prima edizione fu conquistata da Giacomo Agostini su MV Agusta, che, nell’allora classe 500, riuscì a terminare la gara per primo, doppiando molti dei suoi avversari.
Tra le competizioni ospitate in passato su questo circuito ci sono state anche il Campionato Tedesco di Gran Turismo, il Campionato Mondiale di Superbike e alcune edizioni del Bol d’or, un’importante tappa del campionato mondiale Endurance. Tra le manifestazioni di oggi, oltre al gran premio del Motomondiale, il circuito ha ospitato inoltre la storica 24 Ore di Le Mans. Nel 1995 il circuito fu cancellato dal calendario del Motomondiale a causa di un grave incidente accaduto al pilota spagnolo Alberto Puig, e fu reintrodotto solamente nel 2000, dopo che furono apportati alcuni rigidi miglioramenti alla sicurezza in pista. Il circuito è uno dei più ampi e può ospitare comodamente fino a 100.000 spettatori.
Le caratteristiche del tracciato di Le Mans
Le Mans è una pista stretta, che non prevede lunghi rettilinei ma è dominata da curve molto vicine che obbligano i piloti a continue ed impegnative frenate ed accelerazioni. Dopo le ultime modifiche del 2008, il circuito misura 4.185 metri con undici curve ed il rettilineo più esteso che misura circa 450 metri. I piloti percorrono la pista in senso orario. Le curve Dunlop e Chemin aux Bœufs sono due delle chicanes più impegnative e difficoltose del circuito francese e rendono la pista una delle più fisiche del campionato di MotoGP. La Dunlop è una chicane molto stretta, a cui si arriva dopo una lunga curva che consente diverse traiettorie e favorisce i sorpassi. La Chemin aux Bœufs è la frenata più severa del circuito: i piloti passano da una velocità di 295 km/h ad una di 108 km/h nel giro di solamente 4 secondi, con una forte pressione in frenata. La grande incognita del weekend francese si chiama meteo: spesso il Gran Premio di Francia ha riservato freddo e pioggia ai protagonisti della corsa, che hanno dovuto cambiare le loro strategie a gara in corso. I piloti avranno a disposizione tre mescole, soft, media e hard, sia all’anteriore che al posteriore e, in caso di pioggia, Michelin Power Rain con mescole soft e medium sia per l’anteriore che per il posteriore.
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Statistiche e record della pista
In passato la pista di Le Mans ha avuto fama di essere una pista fortemente favorevole alle Yamaha. Tra il 2008 ed il 2017, infatti, la scuderia giapponese ha vinto ben sette delle dieci edizioni andate in scena in Francia. Negli ultimi anni si è verificata invece un’inversione di tendenza, con la Ducati che ha cominciato a rendersi protagonista del circuito. Dal 2018 in poi, la migliore delle Rosse è sempre arrivata davanti alle Yamaha. Nell’ultima edizione del Gran Premio di Francia, la Ducati ha inoltre piazzato tre piloti nelle prime quattro posizioni, con Jack Miller vincitore di giornata, Zarco in seconda posizione e Bagnaia quarto. In generale, Il pilota MotoGP che ha ottenuto il maggior numero di vittorie a Le Mans è Jorge Lorenzo (5), seguito da Marc Marquez (3 ) e dall’australiano Jack Miller. Il numero maggiore di pole position è detenuto dallo stesso Marquez (4); il record della pista, attualmente, appartiene a Maverick Viñales su Yamaha con il tempo di gara di 1’32.309.
I rimescolamenti, le bagarre, le grandi rimonte e quindi i sorpassi, sono molto frequenti sul Circuito Bugatti. A differenza di Jerez, per esempio, in Francia dal 2013 non si sono registrati partenze e arrivi nelle stesse posizioni dei primi due o tre piloti in griglia di partenza. Nella pista spagnola, dal 2011 a oggi, cioè in 10 gran premi, per ben sei volte l’autore della pole è arrivato primo al traguardo. Sulla pista francese, nelle 9 edizioni dal 2013 al 2021, solamente quattro volte l’autore della pole ha vinto: ci è riuscito nel 2014 e nel 2019 Marc Marquez, nel 2016 Jorge Lorenzo e nel 2017 Maverick Vinales. Il weekend francese sarà un banco di prova importante per Fabio Quartararo, il quale si presenta nella pista di casa per la prima volta da Campione del Mondo in carica.
El Diablo proverà a sfatare la maledizione che lo attanaglia quando si tratta di competere sul suolo natio: il ventitreenne francese, difatti, non è mai riuscito a vincere a Le Mans nonostante le tre volte in cui è partito dalla pole position. Dall’altra parte ci saranno la Ducati di Pecco Bagnaia e quella di Jack Miller. Il pilota italiano vuole infatti dare continuità alla vittoria dell’ultimo Gran Premio, l’australiano ritrovare il successo su una pista che lo ha già vista protagonista nello scorso anno. Nel mezzo ci saranno Maverick Vinales, Marc Marquez, Johann Zarco e tanti altri che proveranno a rendere questo Gran Premio ancora una volta più imprevedibile che mai.