MotoGP, Guidotti sui suoi piloti: “Avevamo bisogno di riders di diversa esperienza”

Francesco Guidotti, capotecnico di KTM, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla stagione 2023 di MotoGP che attende la moto di casa Mattighofen

Elia Beltrame
5 Min di lettura

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Dopo una stagione fatta di molti alti e bassi, la KTM all’inizio del 2023 si ritrova ad aver stravolto completamente i loro metodi. Non solo per aver cambiato 3 piloti su 4 rispetto al 2022, ma anche per aver subito una crescita esponenziale all’interno dell’azienda stessa. Crescita che è dovuta alle nuove aspettative che la casa austriaca ha per questa annata. Il costruttore di Mattighofen vuole finalmente poter puntare alla vittoria del titolo iridato, nonostante la sfida da lanciare ai grandi colossi della MotoGP, quali Ducati e Yamaha che nelle ultime stagioni hanno dominato il motomondiale, sia al quanto impervia.

Ma nonostante ciò, già nel 2022, KTM era riuscita ad imporsi in due appuntamenti del mondiale con Miguel Oliveira, che era riuscito a conquistare il Gran Premio di Indonesia e il Gran Premo della Thailandia, e con Brad Binder che per tre volte aveva portato a casa il secondo posto. Ma questo non è bastato alla casa austriaca, come ha dichiarato lo stesso Francesco Guidotti, capotecnico di KTM, che ha deciso di provare a dare una svolta nella casa di Mattighofen.

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MotoGP, Guidotti fiducioso sul futuro: “Abbiamo fatto cambiamenti importanti”

KTM dunque ha tutta l’intenzione di navigare nelle zone alte della classifica nel 2023 e lo stesso Francesco Guidotti, in un’intervista rilasciata a GPOne.com, ha esposto le sue sensazioni per la prossima stagione di MotoGP: “Stanno cambiando molte cose e per noi sarà un anno importante per capire se abbiamo fatto le cose giuste. La struttura, soprattutto l’azienda, è cresciuta molto e sono molto curioso di sapere quali saranno i risultati che queste modifiche porteranno. In primis, andava cambiato il metodo di lavoro per riuscire a fare passi avanti. Per questo motivo abbiamo assunto nuove persone e fatto cambiamenti all’interno“.

Ma i cambiamenti, come detto in precedenza, non riguardano solamente la struttura interna, ma anche i piloti: “Abbiamo cambiato 3 piloti su 4, ma è stata una scelta di natura tecnica. Fino allo scorso anno avevamo piloti che avevano guidato solo la KTM in MotoGP e ai nostri ingegneri servivano piloti che avevano esperienze diverse. Sfortunatamente abbiamo perso Oliveira, che era il pilota più vincente sulla nostra moto, ma nonostante tutto sono molto contento della nostra formazione. Credo sia un buon mix. Sono tutti veloci e con Augusto Fernandez abbiamo anche un debuttante“.

Guidotti, inoltre, ritrova anche un pilota che conosce molto bene, visto il suo passato in Ducati. Trattasi di Jack Miller: “Jack è una persona diversa. In questi anni è cresciuto, mentre io sono invecchiato. L’ho trovato più maturo e credo che per lui fosse arrivato il momento giusto per uscire dalla sua zona di comfort e di lasciare Ducati. Per lui è una grande sfida, ma è molto motivato. il suo inizio è stato incoraggiante e la moto gli piace, anche se ci sono ancora molte cose da sistemare. Ma mi aspettavo che avesse alcune difficoltà di adattamento, dopo anni sulla stessa moto non è facile adattarsi“.

Anche Pol Espargaro è un rider molto importante per la KTM, vista la sua enorme esperienza in MotoGP: “Pol è molto entusiasta. Come Jack, sarà molto importante per noi, sia per la loro esperienza, sia perché in qualifica vanno molto forte, dove spesso abbiamo faticato. Ma devo mettere in chiaro che non è stata tutta colpa dei piloti, anche la moto mancava qualcosa. Pol ci ha chiesto di usarlo come tester in gara, perché lo scorso anno aveva finito la stagione con la stessa moto con cui l’aveva iniziata e sfrutteremo la sua esperienza per accelerare lo sviluppo“.

In casa KTM è arrivato anche il rookie e Campione del Mondo Moto2 della scorsa stagione Augusto Fernandez, pronto a fare nuova esperienza nella Classe Regina: “Ad Augusto l’unica cosa che direi è di sfruttare al massimo il presente, piuttosto che concentrarsi sul suo futuro. Deve vivere questa stagione e trattarla come una grande opportunità, giocandosela bene. Tutto può succede e non voglio dire né che Acosta arriverà, né che non arriverà. L’unica cosa che consiglio ad Augusto è di pensare al presente e a migliorare turno dopo turno e gara dopo gara“.

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