MotoGP, la crescita del Team KMT: ripercorrendo la stagione 2022

La stagione 2022 di MotoGP ha confermato la crescita del Team KTM che, grazie ai suoi piloti, si sta confermando una protagonista del panorama del motomondiale

Ambra Riccardi
9 Min di lettura

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Il nuovo anno è finalmente iniziato e, per i fan delle due ruote, ciò significa che il motomondiale 2023 è sempre più vicino al ritorno. Il debutto è previsto per il weekend del 24-26 marzo e, a differenza degli anni passati, il primo GP non sarà in Qatar, ma si correrà in Portogallo, all’Autodromo International do Algarve di Portimao. La prossima stagione di MotoGP si prospetta interessante tanto quanto quella passata, con alcune novità legate anche ai circuiti. Le new entry sono ben 2: Kazakistan e India, infatti, ospiteranno una gara per la prima volta nella storia. Con un totale di 21 Gran Premi, e con l’introduzione della Sprint Race sulla falsa riga della Superbike, quello che ci aspetta sarà senza dubbio un campionato ricchissimo di appuntamenti e di emozioni da non perdere.

Facendo un salto indietro invece, la stagione 2022 della MotoGP è stata a tutti gli effetti una corso contro il tempo, che ci ha regalato un titolo conquistato all’ultima giornata. Francesco Pecco Bagnaia è stato consacrato Campione del Mondo, in una vittoria tutta italiana in sella alla sua Ducati. La lotta con Fabio Quartararo, però, non è stato l’unico aspetto degno di nota della scorsa annata, anzi, a fare da contorno alle bagarre per la testa del campionato ci sono stati anche altri team, che hanno lavorato al meglio per ottenere risultati soddisfacenti e sperare in una crescita. Uno fra questi è stato il Red Bull KTM Factory Racing che, grazie al contributo di Brad Binder e Miguel Oliveira, è riuscito a rientrare con entrambi i piloti nella Top 10 della classifica finale. Ripercorriamo il loro percorso.

KTM, Pol Espargaro
KTM, Pol Espargaro

Il Team KTM in MotoGP

La storia della KTM in MotoGP è relativamente giovane. Il debutto ufficiale avviene nella gara conclusiva della stagione 2016, nel Circuito Ricardo Tormo di Valencia. Dopo un susseguirsi di test, il primo vero motomondiale lo disputa nel 2017, affidandosi alla coppia di piloti formata da Bradley Smith e Pol Espargaró, riconfermati poi l’anno successivo. È proprio in questa annata che il team austriaco riesce a conquistare il suo primo podio, un terzo posto ottenuto dallo spagnolo durante lo stesso GP in cui, pochi anni prima, era avvenuto l’esordio. Nella classifica finale, entrambi i piloti finiscono abbondantemente fuori dalla Top 10. Il 2019 è segnato dall’arrivo del francese Johann Zarco, un rapporto, il loro, durato molto meno del previsto. Prima della fine del campionato, il numero 5 decide di abbandonare e rinunciare anche all’ingaggio del 2020. Il gruppo quindi decide di affidare le sei gare restanti al collaudatore ufficiale Mika Kallio.

Il 2020, anno segnato dalle difficoltà legate alla pandemia, vede il Team KTM la conferma di Pol Espargaró, ormai un punto saldo, e la new entry Brad Binder. La stagione di MotoGP si conclude con lo spagnolo 5° e il sudafricano 11°, ma soprattutto con lo staff austriaco che sale sul terzo gradino del podio della classifica delle squadre. I risultati sono più che incoraggianti, ma c’è ancora margine di miglioramento. L’anno successivo, con un motomondiale ancora traballante causa Covid, arriva il nuovo ingaggio, il pilota portoghese Miguel Oliveira, che sostituisce il catalano, passato alla Honda ufficiale. A fine stagione però non si ottiene l’esito sperato, e subito ci si mette al lavoro in vista del 2022.

I piloti del 2022

Durante la scorsa stagione invece il Team KTM riesce a ottenere ottimi risultati. La conferma del duo Binder-Oliveira e il duro lavoro portato avanti dallo staff iniziano a dare i primi frutti. Al termine del campionato il sudafricano si piazza al 6° posto della classifica finale, mentre il portoghese chiude 10°. Per la prima volta dal debutto in MotoGP, entrambi i piloti ingaggiati riescono ad entrare nella Top 10. Ancora più importante però è il risultato ottenuto dalla squadra. Nella graduatoria dei migliori team del 2022, ottiene una meritata medaglia d’argento, finendo alle spalle dell’imbattibile Ducati.

Binder

I momenti chiave della stagione

La volontà di KTM di continuare a migliorare i risultati in MotoGP, si capisce dall’importante trasformazione, iniziata fin dalle fondamenta. Nel 2022 lo staff ha accolto con piacere un nuovo ed importante arrivo. L’annuncio era stato dato a gennaio dello scorso anno, con un comunicato ufficiale che si intitolava: “La ricerca della perfezione: benvenuto in MotoGP 2022”, un’anticipazione della presentazione dei piloti e dei gruppi di lavoro per la stagione che stava per incominciare. La new entry, a cui è stato affidato il compito di cercare questa famigerata perfezione, è stato Francesco Guidotti, ex Team Manager del gruppo Pramac, arrivato con l’obiettivo che contribuire al progresso della squadra. Indubbiamente, la scelta di un nuovo responsabile è stata più che proficua, vista la risposta ottenuta e gli obiettivi raggiunti al termine dell’ultimo GP.

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Brad Binder

Brad Binder, Campione del Mondo in Moto3 nel 2016, ha concluso la sua terza stagione con il Team KTM riuscendo ad ottenere un totale di 188 punti e piazzandosi al 6° posto nella classifica finale di MotoGP. Un ottimo traguardo che nel corso della stagione 2022 l’ha portato a salire sul podio tre volte, con dei secondi posti nei GP in Qatar, Giappone e Valencia. Il suo percorso con la casa austriaca è migliorato del tempo, e quello del 2022 è stato il miglior risultato mia ottenuto nella categoria regina dal sudafricano. Unica gara nulla a Portimao, con una caduta rimediata a 8 giri dalla fine. Il suo andamento ha totalmente convinto gruppo orange, nonostante non sia mai riuscito a chiudere al primo posto.

Miguel Oliveira

Miguel Oliveira ha disputato nel 2022 il suo quarto motomondiale di MotoGP, il secondo insieme al Team KTM Factory Racing. Al termine dell’ultimo Gran Premio della stagione, a Valencia, ha chiuso raggiungendo il 10° posto nella classifica definitiva. Il campionato non è partito nel migliore dei modi, essendo caduto poco oltre la metà della prima gara stagionale in Qatar, poi però ha subito ottenuto una vittoria in Indonesia. Nel resto dell’annata si è mantenuto spesso tra la 9ª e la 12ª posizione. Altra nota negativa, è stata la seconda caduta in Francia, poi rimediata con un’altra vittoria in Thailandia.

I piani futuri

Con l’inizio di febbraio inizieranno anche i test ufficiali che anticipano la nuova stagione della MotoGP. Le prime prove si terranno il 5 febbraio a Sepang, mentre poi si continuerà a lavorare spostandosi in Portogallo, dove si disputerà poi il primo GP del 2023. Il Team KTM ha deciso di confermare il rapporto intrapreso con Brad Binder, Oliveira invece sarà sostituito dall’australiano Jack Miller, che ha lasciato la Ducati ufficiale dopo aver concluso un biennio più che soddisfacente. L’obiettivo sarà chiaramente quello di continuare a migliorare ed entrare a tutti gli effetti fra le squadre più competitive del motomondiale. Entrambi i piloti hanno del potenziale e, se l’ex compagno di Bagnaia è già una conferma in classe regina, il sudafricano ha ancora margine di crescita e potrebbe essere lui a sorprendere e ha portare la squadra austriaca ancora più in alto.

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