Non smette di sorprendere il Motomondiale 2022. Dopo la vittoria di Pecco Bagnaia in quel di Silverstone la lotta al titolo (piloti e costruttori) sembra improvvisamente riaperta, con più di un competitor in lizza per assicurarsi il trionfo finale. Nella settimana che segue il Gran Premio d’Inghilterra è però un’altra questione a tenere alta l’asticella della tensione nel paddock. I diretti interessati di questa “bagarre a distanza” sono infatti nientemeno che la Ducati e l’Aprilia (rappresentati rispettivamente dai propri team principal). L’argomento del confronto? L’introduzione dei motori ibridi. Ad intavolare la questione ci ha pensato Gigi Dall’Igna (numero uno Ducati) aprendo a questa nuova prospettiva ibrida. Possibilità stroncata in toto da Massimo Rivola (boss Aprilia), il quale senza complimenti non ha esitato ad esprimere il suo parere a riguardo. Di seguito riportate le rispettive dichiarazioni.
Dall’Igna: “Cerchiamo soluzioni diverse”. Rivola: “Non facciamo l’errore della Formula 1”
“Dobbiamo cercare soluzioni per migliorare l’efficienza dei motori. L’efficienza è uno dei punti chiave per il futuro. Penso che dobbiamo fare qualcosa di diverso dal semplice utilizzo del motore a combustione“. Aveva esordito il team principal di Borgo Panigale. Immediata la replica di Massimo Rivola: “Sono d’accordo sul fatto che tra cinque anni le batterie saranno più leggere ed efficienti. Potrebbe quindi avere senso dare ai motori a combustione un aiuto elettrico. Ma la domanda è: perché dovresti farlo? Perché vuoi mettere un po’ meno carburante nel serbatoio? ” Ha confermato ai microfoni di Speedweek. E infine: “Penso che la chiave del successo in Formula 1 sia stata il rumore del motore, del V12, del V10 e di altri motori a combustione interna. Era un suono bellissimo. Dovremmo evitare l’errore della Formula 1 che ha cambiato totalmente il sound dei propulsori. In Formula 1, l’ibrido è una sofisticata versione super ibrida. Ma è pur sempre un motore a combustione con booster elettrico”.