Si è concluso all’insegna dell’Inno di Mameli il primo Gran Premio del motomondiale targato 2023. La classe regina delle due ruote ha aperto il sipario al nuovo anno, incominicando esattamente da dove aveva chiuso quello della stagione precedente. Già perchè davanti a tutti c’è sempre e solo Francesco “Pecco” Bagnaia: il centauro torinese che corre (e lo fa egregiamente) verso il secondo titolo iridato in carriera.
Nuvola Rossa ha indossato lo scettro del campione, sedendosi di diritto sul trono del GP del Portogallo. Il numero 63 si candida dunque come super favorito per la vittoria finale e dietro di lui non sembrerebbero palesarsi rivali pronti a dire il contrario. Chiudono il podio Maverick Vinales e Marco Bezzecchi a testimoniare la bontà dei bolidi italiani, che fa da contraltare alle performance (deludenti) di Honda e Yamaha. Di seguito le pagelle del GP di Portimao.

Le pagelle del Gran Premio del Portogallo
Francesco Bagnaia: 9.5. Nuvola Rossa c’è ed inizia il 2023 nel migliore dei modi. Lascia l’Autódromo Internacional do Algarve da leader della classifica con 37 punti conquistati, complice il trionfo anche nella Sprint Race. Con una Desmosedici settata sul suo stile di guida, Pecco ha ottimizzato i seppur limitati aspetti più deficitari delle sue prestazioni 2022. Un weekend perfetto o quasi, macchiato (senza però ricadute in termini di punti) dalla mancata Pole del venerdì.

Maverick Viñales: 8. “Sono orgoglioso del lavoro fatto da Aprilia, oggi abbiamo battagliato, alla prossima ci riproveremo” spiega il classe ‘95 ai margini della gara, come dargli torto. Superiore nel corso dell’intero weekend al compagno Espargarò (voto 6), il talento spagnolo è l’unico ad aver effettivamente provato a mettere i bastoni tra le ruote a Bagnaia. Non riesce nell’impresa, ma sfrutta alla perfezione il buon lavoro confezionato dall’Aprilia nell’inverno.
Marco Bezzecchi: 8. Se vero è, che come dice il detto: ‘Il buon giorno si vede dal mattino’, beh quella inaugurata in Portogallo da Marco Bezzecchi non potrà che essere una bella giornata. Il centauro di Rimini fa quanto basta per restare fuori dai guai e si gode un meritato terzo posto. Dice addio, forse saggiamente, al tentativo di agguantare la medaglia d’argento, accontentandosi del gradino iridato più basso, dal sapore comunque della rinascita.

Marc Marquez: 3. Così no. Doveva essere l’anno della ribalta per il talento di Cervera, dopo le ultime tre stagioni trascorse (complice l’infortunio all’omero) più sul letto d’ospedale che in griglia di partenza. E invece il 2023 dello spagnolo inizia in salita, con una caduta figlia di una staccata avventata, che scaraventa nella ghiaia anche Oliveira. I fischi del pubblico porotghese confezionano un weekend iniziato con la Pole del venerdì ed una buona Sprint.
Fabio Quartararo: 6. Un avvio di stagione incolore ed insapore per El Diablo. Il grande protagonista del 2022, unico rivale al titolo di Francesco Bagnaia, deve fare i conti con una Yamaha decisamente al di sotto delle aspettative. Sgomita e lotta, ci mette del suo, ma non va oltre l’ottavo posto del tabellino. Probabilmente più di così non poteva fare, la palla passa ora al reparto sviluppi della casa del Sol Levante.
Jorge Martin: 6. Sprigiona dinamismo ed una buona condizione sul circuito di Portimao nel corso dell’intero weekend. Chiude secondo la prima Sprint Race della stagione alle spalle di Bagnaia. In gara però è un’altra storia, rimane incolpevolmente coinvolto nell’incidente di Marc Marquez in avvio di Gran Premio, prova a recuperare terreno, ma cade nuovamente. La velocità non manca. Ora serve acquisire esperienza e maggiore lucidità.
Jack Miller: 7. Si temeva uno shock, per l’australiano, dopo l’addio dalla Ducati al termine del 2022. E invece il Jackass di Townsville lotta come un mastino sul tracciato dell’Autódromo Internacional do Algarve. Il settimo posto forse gli sta persino stretto, ma loda le prestazioni di una KTM in grande crescita. 7 anche per il suo compagno Binder, sesto al traguardo, primo pilota dopo la sinfonia Ducati-Aprilia.
Miguel Oliveira 6.5. Meritava di più, questo è a dir poco assodato, ma la sua gara termina alle prime battute tra la disperazione delle tribune che facevano il tifo per lui. Il portoghese si ritrova incolpevolmente coinvolto nella traiettoria della staccata scellerata di Marc Marquez, pagandone le conseguenze. Un vero e proprio peccato, se si considera l’ottima Sprint e la super partenza allo spegnimento dei semafori.
Johann Zarco: 7. Il francese è il primo pilota a chiudere sotto il podio, al termine di un weekend trascorso senza infamia alcuna e senza altrettante lodi. Eppure l’alfiere Pramac è lì e porta a casa un bottino di punti importante. Stesso voto per il suo compagno in Ducati, sponda Gresini, Alex Marquez che chiude la top five. Il passaggio da Honda al team di Borgo Panigale ha pagato.

Luca Marini: 4.5. Inizio in salita o per meglio dire tra le vie di fuga. La caduta il venerdì che travolge Bastianini prima, la scivolata domenicale dopo, non sono un buon biglietto da visita per il 2023. Peggio fa il connazionale Franco Morbidelli: voto 4. Il Morbido formato Yamaha sembra solo un lontano parente di quel ragazzo capace di laurearsi Vice-Campione del Mondo nel 2022. E la luce in fondo al tunnel non sembra intravedersi.
Álex Rins: 6. Fa quel che può con quel che ha. Si difende dagli attacchi degli avversari, ma il podio con il quale aveva chiuso il 2022 quest’anno sembra un lontano miraggio. La decima posizione è in ogni caso il miglior piazzamento conquistato da un portabandiere Honda tra i sali e scendi di Portimao.
Joan Mir: 5.5 Qualifica da rivedere e Sprint Race che termina nella ghiaia. Parte male, malissimo, il Campione iridato del 2020. Lo spagnolo subisce il paragone con Marc Marquez e termina undicesimo. Dove finiscono i demeriti suoi e dove iniziano quelli della Honda lo scopriremo in Argentina. Per adesso rimandato al prossimo appuntamento.
Takaaki Nakagami: 5. Non entra in top 10, gara piuttosto asettica per il nipponico. Stesso voto per Augusto Fernández. Lo spagnolo ha bisogno di tempo per adattarsi alla nuova dimensione, ma se terrà fede a quanto dimostrato in Moto2 ci sarà da divertirsi. Voto 4.5 il suo omonimo Raúl Fernández, preoccupano le condizioni del suo braccio destro. Voto 4.5 anche per Fabio Di Giannantonio. Non va a punti in Sprint Race, in gara conclude con un ritiro.