Nel posticipo della 20ª giornata del campionato di Serie A, andato in scena allo stadio Diego Armando Maradona, il Napoli ha piegato la resistenza della Roma con un 2-1 che, molto probabilmente, chiude definitivamente i giochi Scudetto. I golazi di Osimhen e Simeone spediscono i partenopei addirittura a +13 sull’Inter principale contendente al Tricolore.

Si tratta della quarta vittoria consecutiva in Serie A, la 17ª in 20 partite disputate. 53 i punti raccolti su 60 disponibili. Numero che dicono tutto. Numeri che raccontano di una squadra che non ha rivali all’interno dei confini nazionali. 48 gol fatti e soli 15 subiti che ne fanno contemporaneamente miglior attacco e miglior difesa. Numero a cui Luciano Spalletti non può rimanere indifferente. Numeri che certificano la forza di questa squadra, autorizzando i tifosi a sognare sempre più in grande.
Napoli-Roma, il primo tempo: Osimhen fa venire giù il Maradona
La gara ci racconta di un Napoli più impreciso del solito in fase di appoggio con tanti errori in uscita che permettono alla Roma di prendere coraggio col passare dei minuti. Infatti, i giallorossi riescono a mettere le tende nella metà campo azzurra ma senza riuscire a creare alcun pericolo degno di nota se non in una circostanza quando Min-jae rischia l’autogol dopo un incomprensione con Meret. Poi, un lampo squarcia il cielo di Napoli, zona Fuorigrotta.

Azione che si sviluppa sulla sinistra con Kvaratskhelia che si libera per andare al traversone. Ibanez buca l’impatto col pallone, come se qualcuno avesse soffiato sul pallone quel tanto che bastava per mandare fuori tempo il centrale brasiliano. La sfera arriva ad Osimhen che stoppa il pallone con il petto, controlla con il ginocchio e con un destro terrificante butta giù la porta difesa da Rui Patricio. Il Maradona esplode in un urlo liberatorio scandendo a squarciagola il cognome del bomber nigeriano.
La Roma perde punti di riferimento dopo la rete dello svantaggio con il Napoli che gestisce senza particolari problemi, anzi, al tramonto del primo tempo ha anche l’occasione di raddoppiare ancora con Osimhen che di testa manda fuori dopo un’ottima giocata di Lozano a mandare fuori giri Ibanez. L’ultima parola ce l’ha la squadra di Mourinho con il destro di Spinazzola che trova un Meret attento nella circostanza. Orsato manda le squadre negli spogliatoi sul risultato di 1-0 in favore dei campani.
Napoli-Roma 2-1: Simeone ancora decisivo
Le squadre fanno il loro rientro in campo con una Roma decisa a riequilibrare la partita. I giallorossi hanno una chance importante con Cristante sugli sviluppi da corner: Meret risponde presente e sul prosieguo dell’azione deve ringraziare Rrahmani che devia un tiro a botta sicura di Ibanez. Sul capovolgimento di fronte, Lozano avvia un tre contro due in favore degli azzurri: il messicano si presenta dal limite dell’area di rigore e lascia partire un destro potentissimo disinnescato da un miracoloso Rui Patricio.
Spalletti sceglie di richiamare in panchina Mario Rui e Kvaratskhelia per inserire Olivera ed Elmas. Cambi che non riescono ad evitare il gol del pari giallorosso firmato da Stephan El Shaarawy che capitalizza al massimo un traversone di Zalewski dalla destra. Distratto nella circostanza Lozano che macchia una buonissima partita in entrambe le fasi. Dopo il gol subito, il tecnico partenopeo sceglie di gettare nella mischia Simeone e Raspadori per Osimhen e Lozano.

Scelta che viene premiata all’85’ quando El Cholito raccoglie un pallone invitante di Zielinski e con il sinistro spedisce la sfera alle spalle di Rui Patricio facendo allarmare i sismografi operanti all’interno del capoluogo campano. Dopo un finale di sofferenza, Orsato fischia tre volte decretando così la fine della partita. Ha vinto il Napoli, ha vinto il Maradona, che adesso può rivendicare ancora più forte il sogno nel cuore di questa città