Nel clima Champions League, il Napoli irrompe con referenze di altissimo profilo non potendo nascondere più le armi letali a sua disposizione. L’ultimo gol di Kvara in Napoli–Atalanta ha qualcosa di osceno e irrispettoso anche nei confronti di Diego Armando Maradona. L’avranno commentato in tanti quel gol ma soprattutto gli allenatori dei top club che in un prossimo futuro (immaginario?) potrebbero dover pensare alla gabbia da preparare ai due mostri azzurri.
Napoli, la memoria torna al 2020
La vittoria da incorniciare ottenuta dal Napoli contro l’Atalanta attesta ufficialmente la fine di un ciclo che si apre ad un altro momento della storia del calcio. Già il triste scudetto conquistato nel 2020 da Sarri con la Juve faceva intendere che la caduta degli dèi era iniziata per poi concretizzarsi fino al presente per storie di giustizia sportiva che si intrecciano con le storie di campo. Eppure la vittoria contro la Sampdoria domenica sera, è apparsa come l’ultimo sussulto di quella prepotenza gestita per tanti anni con arrogante nonchalance.

Quel mani in area di Rabiot non punito ha ricordato quel mani di Bernardeschi in Cagliari–Juventus del 6 gennaio 2018 quando si doveva rincorrere (e poi fermare) il Napoli capolista che già alle 15 aveva vinto con il Verona. Domenica, contro la Sampdoria, la Juve ha potuto osare perché nel futuro…. “lassù qualcuno ci ama”.
Napoli, ora testa all’Eintracht Francoforte
Intanto il Napoli di Spalletti vola solitario in campionato con un vantaggio che assicura serenità tra gli azzurri che hanno l’opportunità di pensare alla massima competizione con le stesse chance delle squadre già qualificate (Benfica, Chelsea, Milan, Bayern) e di quelle che si qualificheranno. Intanto l’Eintracht Francoforte che arriverà al Maradona con lo svantaggio di due gol, cerca di metterla sulla rissa contestando decisioni che dovrebbero essere condivise per la tutela dell’ordine pubblico com’è stato per la tifoseria napoletana alla quale fu vietato l’ingresso allo stadio Ibrox del Rangers nel settembre scorso.

Preoccupano messaggi e minacce intercettati dalla Digos; preoccupano pericolosi gemellaggi con ultrà dell’Atalanta e del Bayern, ma tutto ciò non preoccupa il presidente dell’Eintracht Peter Fischer che, furioso, ha annunciato che non parteciperà alla trasferta rinunciando anche al pranzo Uefa.

Ma domani comanda il campo con l’Eintracht che vorrà reagire ad un momento poco brillante dopo aver conquistato solo due punti nelle ultime tre di Bundesliga, Per quanto riguarda la formazione, Glasner, deve rinunciare a Kolo Muani squalificato, a Lindstrom e a Knauff, che ha subito un infortunio alla caviglia. Nel tridente resta a disposizione solo Gotze con Alario e Borrè. Per Luciano Spalletti che ritroverà Lozano e Mario Rui, soltanto i soliti dubbi su qualche ballottaggio Elmas/Zielisnki e Rui/Olivera con la speranza di rivedere Meret tra i pali.