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Ad inizio stagione i tifosi del Napoli avrebbero messo la firma sul terzo posto in classifica finale, la squadra partenopea si presentava ai nastri di partenza reduce dal quinto posto, con conseguente perdita del pass per la Champions League, ottenuto nella stagione precedente. La rosa non subisce importanti modifiche, il vero grande innesto è l’allenatore Luciano Spalletti. L’inizio di campionato è impattante: nelle prime undici giornate di campionato gli azzurri ottengono dieci vittorie e un solo pareggio, fino alla giornata 15 mantengono sempre il controllo della classifica. Nelle ultime quattro partite del girone d’andata subiscono tre sconfitte contro Inter, Atalanta ed Empoli e chiudono al giro di boa al terzo posto a -7 dall’Inter capolista.

Nel girone di ritorno il Napoli non riesce a colmare il gap con la prima della classe, totalizza 40 punti nella seconda parte di stagione (uno in più rispetto al girone d’andata), ma saluta anzitempo la corsa al titolo che nelle ultime giornate dell’annata si trasforma in un vero testa a testa tra Milan e Inter. Tra la giornata 32 e 34 la compagnia di Spalletti colleziona un solo punto contro la Roma, perdendo contro Fiorentina ed Empoli. Il terzo posto finale non può essere considerato come un fallimento visto le aspettative iniziali, tuttavia l’inizio sprint di campionato ha illuso i tifosi azzurri che mai come quest’anno hanno sognato di potersi cucire lo scudetto al petto.
Anche in Europa League, il percorso dei partenopei è sfortunato. Passano il girone al secondo posto alle spalle dello Spartak Mosca, ma davanti al Leicester. Tuttavia al primo turno di fase ad eliminazione diretta, pescano il Barcellona di Xavi, nel miglior momento di forma venendo eliminati nel doppio confronto. In una stagione così controversa chi è stato il migliore del Napoli, quale il peggiore e chi il giocatore rivelazione?
TOP: Kalidou Koulibaly, il Grande Gigante Gentile del Napoli
Giunto ormai alla fine della sua ottava stagione al Napoli, Kalidou Koulibaly entra sempre più nel cuore dei tifosi partenopei per quanto dimostra in campo e fuori. Difensore imponente da un punto di vista fisico e strutturale, dotato di grande velocità e tecnica raffinata che gli permettono di impostare con estrema precisione Koulibaly è uno dei difensori più forti e completi del panorama europeo.
Nella stagione appena conclusa gioca 27 gare di campionato realizzando 3 gol e 3 assist, salta cinque partite per gli impegni in Coppa d’Africa con la nazionale del Senegal (con la quale vince la competizione), quattro gare per un infortunio al bicipite femorale e due per squalifica. Nelle 11 gare giocate dagli azzurri senza il difensore franco-senegalese il Napoli colleziona cinque vittorie, due pareggi e ben quattro sconfitte, una in più rispetto a quelle ottenute nelle alle altre 27 gare giocate con Koulibaly in campo. L’importanza di questo giocatore è lampante, i numeri lo giustificano: 84 respinte difensive e 87% di passaggi realizzati con successo in questa stagione di Serie A sono solamente due delle statistiche che dimostrano tutto il suo valore.
Come tutti gli anni il nome di Koulibaly finisce al centro di diverse trattative possibili, il futuro del difensore senegalese potrebbe continuare ad essere alle pendici del Vesuvio, ereditando la fascia da capitano lasciata da Lorenzo Insigne, che da qualche giorno è in cerca di un nuovo padrone.
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FLOP: Alex Meret, il talento inespresso del Napoli
Doveva essere la stagione della consacrazione, e si è trasformata in un calvario. Il dualismo con il collega Ospina avrebbe dovuto mantenere sull’attenti entrambi gli estremi difensori, che già nelle stagioni passate avevano imparato ad alternarsi tra i pali del Napoli. Non era la prima volta che ci si aspettava che il numero 1 italiano potesse acquisire un minutaggio più importante rispetto al colombiano classe 1988, anche per un fattore anagrafico. Tuttavia il procedere della stagione dimostra il contrario. Meret gioca da titolare le prime due gare di campionato, entrambe vinte dal Napoli contro Venezia e Genoa. Salta a causa di un infortunio ad una vertebra lombare il big match contro la Juventus e da quella partita in poi Spalletti affida le chiavi della porta partenopea ad Ospina che totalizza 31 presenze in campionato.

Alex Meret, non vede il campo in campionato fino alla giornata 22 quando gioca da titolare nel giro di pochi giorni contro Bologna e Salernitana. Va meglio, invece il percorso europeo, dove Spalletti gli assegna la titolarità; gioca tutte le gare del girone e anche le gare ad eliminazione diretta contro il Barcellona. Dopo l’eliminazione dall’Europa League, comincia la parabola discendente del numero 1 ex Spal. L’allenatore toscano lo schiera dal primo minuto solamente contro la Roma ed Empoli, non potendo fare affidamento su Ospina a causa di alcuni problemi fisici. Proprio nella trasferta in Toscana, Meret commette un grave errore di impostazione dal basso, la rocambolesca sconfitta partenopea dal risultato di 0-2 a 3-2, compromette le esigue chances di scudetto. Il portiere classe 1998 viene preso come capro espiatorio e fatica a togliersi di dosso questa accusa. Il futuro del portiere, tra le varie nel giro della Nazionale sembra essere ancora alle pendici del Vesuvio; la carriera di Meret proseguirà a Napoli, la società vuole affidargli il ruolo da titolare, affiancandogli un numero 12 di esperienza come Salvatore Sirigu.
RIVELAZIONE: Zambo Anguissa cuore e polmoni per la mediana del Napoli
Uno dei pochi acquisti della sessione estiva di calciomercato del Napoli è Zambo Anguissa, il quale arriva dal Fulham avvolto da un velo di mistero. La medina del Napoli, almeno inizialmente, sembrava dover essere affidata a Fabian Ruiz e Lobotka, ma in poche settimane il centrocampista camerunense prende le redini del centrocampo azzurro. Gioca da titolare, impressionando per gamba, tecnica e possanza fisica tutte le prime 13 giornate di campionato. I tifosi del Napoli si innamorano di quell’omone capace di dominare gli avversari in mezzo al campo. Alcuni piccoli infortuni e la Coppa d’Africa, dove viene convocato con il Cameroon rallentano la sua stagione col Napoli. Chiude la prima stagione di Serie A con 25 presenze e due assist all’attivo.

Giocatore vitale e di estremo valore per il Napoli, ha fin dalle prime apparizioni sorpreso tutti per il suo contribuito alla causa. Fa della forza fisica il suo punto di forza, ma abbinata ad una tecnica importante che fanno di lui un giocatore unico nel suo genere. Chiude la prima stagione in Serie A con una percentuale di 89,9 passaggi realizzati con successo, il 52% di contrasti a favore e quasi il 60% di duelli arei vinti.
Le sue performance hanno convinto il presidente Aurelio De Laurentis a confermare il riscatto a titolo definitivo già a stagione in corso. Tra le varie situazioni di mercato che coinvolgono il Napoli, una delle poche certezze è Anguissa che anche nella prossima stagione difenderà la maglia azzurra.