Napoli, Conte si presenta: “Convinto dal progetto, decido chi resta e chi va”

A Palazzo Reale le prime parole di Antonio Conte come nuovo allenatore del Napoli: tanti i temi toccati, dalle mosse di mercati ai casi relativi al futuro di Giovanni Di Lorenzo e Kvicha Kvaratskhelia

Riccardo Siciliano A cura di Riccardo Siciliano
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È arrivato il tanto atteso giorno della presentazione di Antonio Conte come allenatore del Napoli. A Palazzo Reale, nel cuore della città, il tecnico leccese si è presentato alla stampa: “Posso promettere serietà, una parola spesso sottovalutata. Darò tutto, voglio trasmettere la mia cultura a livello lavorativo e le mie idee calcistiche. Voglio rendere orgogliosi i tifosi che si dovranno riconoscere nella squadra e nei calciatori. Daremo tutti il massimo”.

Sulla passione della piazza: “È una piazza importante e passionale, lo era e lo resterà, questa è la sua peculiarità. Vogliamo alimentare questa passione con responsabilità, tutti insieme vogliamo raggiungere i nostri obiettivi. Veniamo da un anno dove molte cose non sono andate bene, dobbiamo essere arrabbiati e con voglia di rivalsa”.

Conte: “Di Lorenzo è importante per lo spogliatoio”

Conte ha spiegato i motivi che lo hanno spinto ad accettare la proposta di De Laurentiis: “Ho scelto Napoli per il progetto, ho firmato per tre anni. Con il presidente vogliamo fare diventare questa squadra il prima possibile un’alternative possibile alle solite note. Il Napoli ha fatto le coppe per 14 anni, significa che la gestione è stata giusta, si è vinto uno scudetto, oggi c’è da ricominciare a ricostruire. Questo progetto mi ha dato entusiasmo, ho ricevuto proposte dall’estero ma con il presidente abbiamo trovato la giusta quadra”.

Sulle mosse di mercato: “Non ho molta pazienza, come sapete. Stiamo gestendo le cose insieme al club: prima di parlare di aspetti contrattuali ed economici io ho voluto sono una rassicurazione. Avrei deciso io chi sarebbe rimasto e chi avrebbe potuto prendere altre strade, su questo sono stato categorico. Ho trovato condivisione, ho chiamato i ragazzi, ci sono idee e chiarezza.”

Il tecnico è poi entrato nel merito delle situazioni dei singoli giocatori: “Di Lorenzo è un giocatore top, è il capitano, ma è anche una persona molto perbene e importante nello spogliatoio. Kvara idem, lo scorso anno c’è stata frustrazione generale. So la situazione di Osimhen, diversa rispetto alle altre. Io assisto. Come calciatore ha un livello altissimo, non posso entrare in altri discorsi fatti in precedenze, che io ho accettato”.

Conte: “Massima fiducia in Meret”

L’allenatore ex Juventus e Inter ha parlato anche delle gerarchie tra i pali: “Meret gode della massima fiducia, è il nostro portiere, sa quali sono le mie richieste. Ha delle grandi potenzialità. Sta arrivando anche Caprile, sta facendo un percorso importante”.

Sul paragone con il Chelsea: “Erano arrivati decimi e vincemmo poi la Premier League con tutte quelle super potenze che ci sono lì. Quello che io non posso promettere è la vittoria perché ne vince solo una, ma vogliamo essere più competitivi per la vittoria”.

A Conte è stato chiesto se questa fosse la sfida più dura della sua carriera: “Non ho paura, parliamo di una sfida dura ma affascinante. Questa sfida arriva al momento giusto come allenatore e come persona, voglio godermi passione e entusiasmo”.

Conte: “Lukaku è un grande calciatore, Kvara rimane”

Sul possibile arrivo di Lukaku in attacco: “I giocatori sono validi, cercheremo di fare cose mirate per avere benefici per rinforzarci. Le competenze sono importanti, io so che posso migliore i calciatori ma so che posso contare su una buona base. Lukaku è un grande calciatore, come Osimhen, quando ci sono si spera sempre di averli sempre dalla propria parte”.

Sui troppi gol subiti: “In casa siamo la 15ª difesa del campionato. Il troppo difensivo o offensivo non porta da nessuna parte, serve equilibrio, non è colpa solo dei difensori e del portiere. Bisogna ripartire da lì. Meno fatica senza le coppe? Mi piace lavorare il giusto, il pallone è diventato molto più utilizzato. A volte la fatica serve a conoscere te stesso, lo stress e la difficoltà”.

Conte ha poi ribadito quanto detto precedentemente su Kvaratskhelia: “Rimane, sono stato categorico. Giocatori come lui ce ne sono sempre meno, fa assist e gol, può giocare esterno e dentro al campo. Esalteremo le sue caratteristiche, dobbiamo assecondarle. Lo faremo con lui e gli altri che abbiamo in rosa”.

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