Una tappa fondamentale, forse il giorno X della nuova stagione del Napoli, quest’oggi, con De Laurentiis intento a presentare, al Teatro di Corte di Palazzo Reale, Antonio Conte come allenatore per il prossimo anno. Un evento in grande stile come di consueto, dove si si è parlato di molti temi, dalla voglia di ripartire al mercato.
Proprio il presidente partenopei ha fatto gli onori di casa: “Grazie a tutti per essere venuti e benvenuti. Questa è un’occasione importantissima come ogni volta che si riparte da capo. Con un nuovo allenatore si riparte sempre da capo con grande entusiasmo, cercando ci cancellare quello che c’è stato prima. A settembre compiremo 20 anni di nostra presidenza, e ci auguriamo che vada tutto per il meglio”.
Il primo dei grandi temi, affrontato anche da Conte, chiesti a De Laurentiis è stato quello dei malumori di Di Lorenzo: “Giovanni è un uomo e un giocatore straordinario. Posso capire che si sia infastidito o sentito abbandonato nelle ultime gare dopo quello che era successo. Ma per noi è impossibile abbandonare un giocatore e uomo come Di Lorenzo. I giocatori sono giovani, si caricano e scaricano velocemente. Magari con l’Europei tornano tutti più rasserenati”.
Napoli, De Laurentiis punge su Kvara: “Se l’offerta gliela fa il presidente dell’Eca…”
Da una parte Di Lorenzo e il mercato, con Spinazzola sempre più vicino, dall’altra il caso Kvaratskhelia, altra situazione che preoccupa l’ambiente partenopeo. Come per il capitano, il Napoli ha tutta l’intenzione di trattenere il georgiano, cosa ribadita dallo stesso Conte nel suo intervento. Ne ha parlato anche De Laurentiis, lanciano una stoccata ad Al-Khelaifi, numero uno del PSG.
“Su Kvara il discorso è semplice. Abbiamo un contratto con lui, mi siederò con la mia dirigenza, lui e il suo agente e gli faremo una proposto di cambio contrattuale. L’unico problema potrebbero essere quelli che, contra legem, fanno contratti e offerte senza essere autorizzati dai club di appartenenza. E se l’offerta gliela fa il presidente dell’Eca che dovrebbe presiedere invece che comandare… Ormai a 75 anni non mi meraviglio più di chi è corretto e chi no, io cerco di esserlo per natura”.