Napoli-Di Lorenzo, prove di disgelo: l’esito del summit e il punto sul futuro

Si apre uno spiraglio nel buio per la permanenza di Di Lorenzo a Napoli: l'esito del summit tra l'agente e De Laurentiis ha portato le prime sensazioni positive, per un futuro che rimane però tutto da scrivere

Lorenzo Zucchiatti A cura di Lorenzo Zucchiatti
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È andata in scena una tappa cruciale per il futuro di Di Lorenzo nella giornata di ieri, che ha dato indicazioni importanti sul suo proseguo di carriera in maglia Napoli. Dopo il desiderio espresso a gran voce di abbandonare l’azzurro, il summit di ieri tra De Laurentiis e l’agente Giuffredi, al quale alla fine non ha partecipato Conte, doveva gettare le basi per un punto d’incontro, e così è stato.

Dopo le prime sensazioni raccolte da Sky Sport al termine del confronto, l’odierna Gazzetta dello Sport parla di prove di disgelo e di clima sereno tra le parti durante la chiacchierata di circa due ore, terminata con una stretta di mano che fa ben sperare. Per avere la chiusura definitiva del caso bisognerà aspettare la fine dell’Europeo, come asciato intendere dal Giuffredi, ma giungono segnali positivi.

Il tutto era scaturito nel momento in cui Di Lorenzo non si era più sentito considerato leader dalla società, lasciato alla mercé di una tifoseria estremamente delusa ed arrabbiata. Tanto Conte privatamente quanto De Laurentiis hanno fatto capire al suo agente che così non è, e che c’è la voglia di tutti di ripartire da lui per nuovi successi.

Napoli fiducioso, Inter e Juventus osservano

Cantare vittoria troppo presto è vietato, per una situazione che è tutt’altro che sistemata, ma è oggi un Napoli fiducioso quello che si è risvegliato, con i primi segnali positivi per la permanenza del proprio capitano. Certo, poi c’è il mercato, con più di una squadra che ha visto questa situazione come un’opportunità da monitorare costantemente.

Oltre all’Atletico Madrid in Spagna, c’è un’Inter pronta all’affondo dovesse arrivare la cessione di Dumfries, e soprattutto la Juventus di un Giuntoli che lo stima oltre maniera: l’intreccio con Chiesa rimane un’ipotesi da non scartare, per una situazione che andrà osservata almeno fino all’uscita dell’Italia da Euro2024, sperando che avvenga il 14 di luglio con la coppa in mano.

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