Napoli più flop che top, da Anguissa a Juan Jesus: Kvaratskhelia faro nel buio

Il Napoli ha disputato un'annata più flop che top. Sono tante, troppe, le delusioni registrate in termini di performance dalla rosa. A partire da Juan Jesus fino a giungere ad Anguissa, con Kvaratshelia unico faro nel buio. A compimento di una stagione completamente da dimenticare

Federica Concas A cura di Federica Concas
8 Minuti di lettura

Fuori dall’Europa dopo 14 stagioni. Il Napoli ha disputato un’annata più flop che top. Sono tante, troppe, le delusioni sopraggiunte dalla rosa. A partire da Juan Jesus fino a giungere ad Anguissa, con Kvaratshelia unico faro nel buio. Considerazioni che raccontano in toto come, dopo il terzo scudetto della storia, il club partenopeo abbia rappresentato la vera delusione della Serie A.

Nonostante le aspettative, impreziosite dall’arrivo di Garcia in panchina, un Napoli a due facce ha chiuso l’annata seminando solo ed esclusivamente delusioni. E rappresentando il fantasma di una squadra che tuttavia, nonostante il cambio allenatore, partiva da una base solida e consolidata nel tempo. La stagione targata 2023/24 può essere spiegata solo così: più flop che top.

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli*
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli*

Delusione Napoli: la premessa

Prima di concentrarsi sulla delusione Napoli e sui top e flop della stagione azzurra è bene tuttavia fare un passo indietro. Il rendimento dimostrato da più della metà della rosa non può responsabilizzare in toto solo ed esclusivamente il valore dei giocatori. Ma anche il lavoro operato dalla stessa dirigenza.

Ecco perché la premessa d’obbligo, prima di andare a snocciolare chi in particolare ha brillato in una stagione molto buia e chi, viceversa, non ha certamente ripagato le aspettative. In tal senso, si è parlato di un Napoli flop con un numero considerevole di giocatori che non hanno reso come richiesto. Una constatazione avvallata anche dai numeri ma giunta tuttavia a chiusura di un ciclo.

Inutile girarci attorno: l’addio di Spalletti e il valzer panchina non ha certamente facilitato la stagione anche di chi era atteso come vero e proprio leader in e fuori dal campo. A differenza ad esempio del Bologna il Napoli, nonostante una rosa caratterizzate da giocatori che fanno gola ai club più blasonati, non è stato abile a riconfermare l’ottima stagione passata. O per lo meno, nelle difficoltà, a rendere l’annata degna della nomea acquisita dopo il titolo.

Una premessa che racconta anche dei dissapori nati all’interno dello spogliatoio con lo stesso Osimhen, oramai etichettato post, e le questioni nate anche tra altri leader dello spogliatoio. Per De Laurentiis, quella appena trascorsa, è una stagione totalmente da dimenticare. Con il Napoli che ha rappresentato una vera e propria delusione fin dalle prime gare.

Trovare un capro espiatorio tuttavia non è semplice. Ma stilare la lista dei top e flop made in Napoli risulta utile per capire quel che non ha assolutamente funzionato. E, viceversa, quali sono stati gli uomini che in mezzo al mare in tempesta sono comunque riusciti a navigare riuscendo, seppur in minima parte, a salvare la propria stagione.

Juan Jesus, Napoli
Juan Jesus, Napoli @Twitter

Da Juan Jesus ad Anguissa: i flop del Napoli

Più flop che top: si parte proprio da qui. Il Napoli, a differenza ad esempio del Genoa, non ha solo deluso ma ha anche registrato prestazioni inaspettatamente da cancellare. La lista di chi non ha particolarmente brillato è molto lunga, con a capo il reparto difensivo. Vero e proprio cruccio della formazione azzurra.

Azzardato forse dirlo ma nell’individuare i flop del Napoli c’è l’imbarazzo della scelta. Senza ombra di dubbio, tra i nomi in pole c’è Juan Jesus. Il difensore ha rappresentato il giocatore maggiormente in difficoltà della retroguardia. Con a fare da sfondo la vicenda Acerbi, il brasiliano ha commesso errori determinanti che hanno caratterizzato talvolta anche l’esito degli incontri.

Un discorso che accomuna anche Rrahmani, costantemente sovrastato dagli attaccanti avversari, e lo stesso capitano Di Lorenzo, con a referto una stagione completamente da dimenticare, che potrebbe essere oltretutto l’ultima con la maglia del Napoli. Ma la lista dei flop è assai lunga e più in generale abbraccia praticamente tutto il reparto difensivo, Meret incluso.

Anguissa, Napoli*
Anguissa, Napoli*

Come anticipato, tra i flop c’è anche la stagione disputata da Anguissa: l’involuzione più grande di tutta la rosa del Napoli. Un’annata giocata senza mordente con poca qualità e altrettante assenze. Il giocatore camerunese supera in negativo anche la performance di Juan Jesus. Rappresentando la figura più in difficoltà di una rosa già di per sé down.

Una menzione a parte poi la merita anche Lindstrom, annoverato anche lui nella lista dei flop del Napoli. Il centrocampista rappresenta la più grande delusione del calciomercato azzurro. Doveva diventare l’uomo in più ma, viceversa, ha rappresentato il ruolo di pedina in meno. Poca qualità e minime presenze, contornate da difficoltà tecniche e fisiche. Insomma, un vero e proprio buco nell’acqua.

Da Kvaratskhelia a Osimhen: i top del Napoli

Anche in questo senso è bene fare una premessa. Quando si parla di top relativi alla lista di giocatori del Napoli e alla performance stagionale, il filo sottile tra la sufficienza e la non sufficienza è labile in alcune circostanze. Tuttavia, in virtù del numero esiguo di flop registrati, ci sono giocatori che seppur non abbiano brillato come dovuto sono comunque riusciti a distinguersi in positivo dalla massa.

Il top in assoluto è stato Kvarakhstelia: un faro nel buio. L’unico giocatore che, al netto di un po’ di testardaggine in solitaria, ha dimostrato di essere da Napoli. A lui va il premio di migliore giocatore della stagione. Nonostante ad inizio campionato le diatribe nate con Garcia abbiano rischiato di allontanare definitivamente l’attaccante dalla Campania.

Best of Kvaratskhelia

Un allarme rientrato non appena De Laurentiis ha deciso di dare il via al valzer panchine, con a regime la possibilità, per Kvaratskhelia, di ritrovare per lo meno il posto nella zona del campo maggiormente indicata per mostrare le sue qualità. Alla stregua del georgiano, una menzione va fatta anche alla stagione disputata da Osimhen.

Annoverarlo nella scarna lista dei top potrebbe sembrare azzardato ma è comunque di per sé giusto. Mantenere il rendimento registrato la scorsa stagione sarebbe stato pressoché impossibile. Tuttavia, nonostante le voci insistenti di mercato con cui Osimhen ha convissuto tutta la stagione, il nigeriano ha comunque fatto il suo. Rivelandosi decisivo in diverse gare.

Non proprio top ma comunque certamente non flop poi è stata la stagione di Politano e Ngonge. Per quanto concerne il primo nonostante qualche imprecisione grazie al costante impegno è riuscito a portare a referto un’annata da non buttare. Viceversa, il secondo ha registrato poco tempo per mettersi in mostra. Tuttavia ciò che si è visto fa ben sperare in ottica futuro.

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