La città di Napoli è da sempre fortemente legata al misticismo: dalla leggenda dell’uovo del poeta Virgilio alla figura di San Gennaro, giungendo persino a Maradona.
Il culto di Maradona è profondamente ancorato nelle radici della città, che venera il Diez argentino per eccellenza come una divinità o per meglio dire come un nuovo patrono. A Maradona sarà dedicato lo stadio, che nel 1963 fu denominato San Paolo per la tradizione secondo cui Paolo di Tarso arrivò in Italia attraccando nella zona attuale di Fuorigrotta: da un Santo al Dio del calcio.
Il Napoli è sceso in campo, domenica sera contro la Roma, in compagnia di Diego che ha messo una mano sul terreno di gioco, sulle menti dei giocatori e sui loro cuori per guidarli all’unico obiettivo di quella gara: vincere. “E’ successo nel segno di Diego” ha detto il capitano Lorenzo Insigne, “volevamo fare bene per Diego, tutta la città sta soffrendo, tutti noi stiamo male. Diego era il nostro idolo. Volevamo dedicargli una bella vittoria con una prestazione all’altezza e sono felice perché ci siamo riusciti”.
La partita contro la Roma non è mai stata messa in discussione, gli uomini di Gattuso infatti hanno giganteggiato in campo come non facevano da tempo, mossi dall’amor che move il sole e l’altre stelle – direbbe Dante – lasciando da parte ogni dubbio passato sul carattere, sul cuore e sulle potenzialità di una squadra che ha preso la sofferenza del suo popolo e l’ha usata come forza motrice per onorare e ringraziare Maradona. Gli azzurri vincono convincendo, dopo prestazioni deludenti e sottotono tornano a far calcio, segnando la rete dell’1-0 con il capitano, figlio di Napoli, nella specialità dell’altro figlio di Napoli, Maradona. Un copione già scritto.
Mister Gattuso ritrova finalmente la sua squadra, compatta e rapida, capace di annichilire una Roma che fino a quel momento aveva collezionato 5 vittorie consecutive, tra campionato ed Europa League, e di rispondere alla sue richieste, imponendo il proprio gioco e non soffrendo praticamente mai durante i 90′.
La vittoria contro la Roma permette al Napoli di risalire in classifica e accomodarsi vicino alla vetta, a -6 dalla capolista, permettendosi così di poter sognare una stagione che di terreno non ha nulla, come la sua città. Vincere per Diego, è questo quello che dice Lorenzo Insigne alla sua squadra negli spogliatoi del suo tempio, consapevole che d’ora in poi il suo Napoli potrà contare su un aiuto celeste, o per meglio dire azzurro.