Napoli, la carriera di Mario Rui: da Lisbona alle pendici del Vesuvio

La carriera di Mario Rui, dagli esordi in Portogallo con la maglia del Fatima all'arrivo in Italia con la maglia del Napoli

Michele Esposito Topics:
11 Min di lettura

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Nel calcio ci sono le categorie, abbiamo leggende che verranno ricordate per l’eternità, fuoriclasse assoluti che hanno incantato per anni interi. Poi ci sono talenti dal valore assoluto che però talvolta si sono persi ed hanno finito per fare carriere al di sotto delle aspettative. Infine calciatori non fenomenali, che a volte diventano beniamini dei tifosi per la loro passione e professionalità che dimostrano sempre in campo ogni domenica, dando l’anima per 90 minuti sul prato verde.

Uno di questi è sicuramente il terzino sinistro portoghese del Napoli quasi campione d’Italia, Mario Rui. Il classe ’91 non è mai stato un calciatore tra i più forti nel suo ruolo, anzi tante volte è stato anche criticato dai suoi stessi tifosi per non essere all’altezza della situazione. Il terzino però con la sua enorme forza di volontà e duro lavoro in campo, è riuscito a farsi apprezzare sempre da tutti i suoi allenatori.

Mario Rui, dal Portogallo all’Italia: le avventure con Empoli e Roma

Mario Rui Silva Duarte nasce a Sines (città portoghese, provincia di Setùbal nella regione dell’Alentejo) il 27 maggio 1991. All’età di 10 anni si trasferisce nella capitale lusitana, Lisbona, allo Sporting Lisbona dove gioca nelle giovanili per sette anni dal 2001 al 2008. Nello stesso anno vola in Spagna al Valencia, per poi ritornare nuovamente nella capitale portoghese sponda Benfica stavolta, dove gioca un altro anno. Il tanto sognato debutto tra i professionisti arriva nella stagione 2010-2011 al Fatima nella Segunda Liga.

Nell’estate del 2011 Mario Rui viene acquistato dal Parma che lo cede in prestito al Gubbio, club con cui debutta in Serie B il 10 settembre 2011 contro la Reggina. Sempre contro i calabresi segna il suo primo gol in Italia nella sfida di ritorno. Conclude la stagione 2011-2012 con 31 presenze e 2 reti. Dopo la stagione al Gubbio passa nuovamente in prestito in Serie B stavolta in Liguria con la maglia dello Spezia, squadra appena neopromossa in Serie B con cui gioca 23 partite nell’annata 2012-2013.

Nell’estate del 2013 Mario Rui passa all’ Empoli in compartecipazione con il Parma (formula poi abbandonata nel calciomercato dal 2015). Con la maglia degli azzurri il terzino portoghese gioca da titolare la Serie B 2013-2014 che vede la squadra allenata da Maurizio Sarri posizionarsi al secondo posto in classifica ottenendo così la qualificazione alla Serie A per l’anno seguente ritornando a giocare la massima competizione italiana dopo 6 stagioni.

Mario Rui ai tempi dell'Empoli *
Mario Rui ai tempi dell’Empoli *

Nell’estate del 2014 Mario Rui diventa a tutti gli effetti un calciatore del Empoli dopo che il Parma non si è presentato alle buste consentendo alla società toscana l’acquisizione totale del lusitano. Il ritorno in Serie A dell’ Empoli di Sarri dopo 6 anni coincide con il debutto del difensore nel campionato italiano, il 31 agosto 2014 subentra ad Hysaj nella trasferta di Udine.

Nell’Empoli diventa un titolare inamovibile anche in Serie A, prima con Maurizio Sarri nella stagione 2014-2015 dove gioca complessivamente 37 partite stagionali e poi con Marco Giampaolo nella stagione successiva dove gioca ancora una volta 37 partite stagionali e da il suo contributo al 10° posto stagionale dei toscani.

Dopo 101 presenze complessive in 3 anni tra Serie B e Serie A, su Mario Rui cominciano a mettere gli occhi grandi club come la Roma che nell’estate del 2016 lo acquista con la formula del prestito oneroso a 3 milioni più 1,5 milioni di bonus e l’obbligo di riscatto a fine stagione a a 6 milioni di euro. Il terzino però durante la tournèe estiva negli Stati Uniti, in allenamento a Boston si lesiona il legamento del crociato anteriore del ginocchio.

Mario Rui (Napoli) @Image Sport
Mario Rui (Napoli) @Image Sport

Dopo un lungo recupero dall’infortunio debutta con i giallorossi il 17 gennaio 2017 nel match valido per gli ottavi di Coppa Italia contro la Sampdoria vinto 4-0 dalla Roma. Durante la stagione giocherà poco causa l’esplosione del brasiliano naturalizzato italiano Emerson Palmieri che diventa il padrone della fascia sinistra romanista. A fine stagione viene comunque riscattato dai giallorossi.

Mario Rui, l’arrivo a Napoli: la consacrazione e la nazionale

Nonostante il riscatto effettuato dai giallorossi, nell’estate del 2017 Mario Rui si trasferisce al Napoli di Aurelio de Laurentiis con la formula del prestito con diritto di riscatto a 6 milioni di euro. Nel capoluogo campano ritrova l’allenatore che lo ha lanciato nel grande calcio, Maurizio Sarri, che lo conosce e lo ritiene la pedina perfetta per completare il reparto di sinistra difensivo insieme a Faouzi Ghoulam, all’epoca titolare indiscusso dell’out mancino partenopeo.

Debutta con gli azzurri il 1° ottobre 2017 subentrando proprio a Ghoulam al minuto 85 della vittoria casalinga contro il Cagliari per 3-0. Se nell’annata precedente, alla Roma il portoghese aveva perso il posto per un infortunio al crociato ed Emerson Palmieri ne giovò prendendosi la fascia sinistra giallorossa, stavolta il destino si capovolse. A infortunarsi al ginocchio il crociato fu proprio l’algerino e Mario Rui si prese la titolarità nel Napoli.

Mario Rui (Napoli) @Image Sport
Mario Rui (Napoli) @Image Sport

Mario Rui esordisce in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk il 21 novembre. Nel 2018 il terzino segna il suo primo gol con la maglia del Napoli nella vittoria per 4-0 contro la Lazio il 10 febbraio. Dopo esser stato solamente convocato nell’agosto 2017 senza giocare le due gare di qualificazioni al mondiale 2018, il lusitano debutta con la nazionale portoghese da titolare in un’amichevole persa 3-0 dal Portogallo contro l’Olanda.

Il terzino del Napoli conclude la prima stagione con la maglia partenopea nel 2017-2018. Con 30 presenze e 2 reti totali contribuisce ai 91 punti conquistati dalla squadra allenata di Maurizio Sarri, non sufficienti tuttavia per vincere il terzo scudetto della storia partenopea, vinto invece dalla Juventus. Complice le ottime prestazioni che gli valgono il riscatto da parte del club campano, viene inserito dal ct portoghese Fernando Santos nella lista dei 23 convocati per il mondiale 2018 non disputando però neanche un minuto.

Maurizio Sarri*
Maurizio Sarri*

Maurizio Sarri dopo lo scudetto sfiorato saluta Napoli ed al suo posto arriva Carlo Ancelotti che nella stagione 2018-2019 porterà il Napoli ad un altro secondo posto in campionato con Mario Rui sempre protagonista con 31 presenze e 1 gol stagionali. Nel giugno del 2019 vince il suo primo trofeo in carriera conquistando la prima edizione della Nations League con la sua nazionale che elimina la Svizzera in semifinale e l’ Olanda in finale, non giocando però alcun minuto delle cosiddette “Final Four“.

Nella stagione 2019-2020 la società cambierà allenatore nel mezzo della stagione complice una partenza disastrosa in campionato. Ancelotti viene esonerato in favore di Gattuso. Con il tecnico calabrese Mario Rui vince il primo trofeo con la maglia del Napoli ed il primo in carriera con i club battendo la Juventus in finale di Coppa Italia ai rigori 4-2 dopo lo 0-0 dei 90 minuti, il 17 giugno 2020 e conquistando la sesta Coppa Italia della storia partenopea. Il terzino colleziona 36 presenze stagionali.

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli @livephotosport
Luciano Spalletti, allenatore del Napoli @livephotosport

Mario Rui, l’avvento di Spalletti sulla panchina del Napoli

La stagione 2020-2021 si rivela una delusione per il portoghese. I partenopei falliscono la qualificazione alla Champions League arrivando quinto ad un punto dal quarto posto. Nell’estate del 2021 arriva Spalletti e il Napoli torna in nell’Europa che conta dopo 2 anni classificandosi terzo in campionato. Inoltre il tecnico toscano disse testuali parole sul suo terzino:“Mario Rui palla al piede è un professore, non perde mai il possesso del pallone.”

Nella stagione successiva cioè la stagione contemporanea i campani acquistano un nuovo terzino sinistro, Olivera, ma le prestazioni dell’ormai veterano Mario Rui continuano ad essere sempre più importanti alla causa con il Napoli che per la prima volta nella storia si qualifica ai quarti di finali di Champions League. In più con i 18 punti di vantaggio a marzo sulla seconda a dodici giornate della fine del campionato, che quindi significa terzo scudetto sempre più vicino per i napoletani.

Mario Rui @livephotosport
Mario Rui @livephotosport

Mario Rui, a 31 anni ha trovato la sua massima maturità e si sta per laureare con pieno merito dopo tanti anni di sofferenza e di critiche, campione d’ Italia, da protagonista assoluto e da idolo della sua gente e della sua seconda casa. Dopo i primi anni di critiche i tifosi del Napoli hanno infatti battezzato ora il loro terzino mancino con il soprannome di “maestro”. Il portoghese ha così trovato finalmente una città ed un popolo che che lo sostengono e che lo rispetteranno per sempre.

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