La scaramanzia e amuleti vari sicuramente saranno già stati tolti dai cassetti di casa dei tifosi napoletani, ma questa stagione sta facendo sognare un intero popolo. Per la prima volta nella sua storia il Napoli ha ottenuto il pass per i quarti di finale di Champions League, traguardo mai raggiunto in 97 anni di vita del club, nemmeno quando in campo c’era Diego Armando Maradona, nonostante le due partecipazioni alla vecchia Coppa dei Campioni.

La squadra partenopea ha partecipato otto volte nella massima competizione europea e il massimo traguardo raggiunto sono stati gli ottavi di finale nelle stagioni 2011-2012 e 2016-2017. Quest’anno l’accesso ai quarti di finale riscrive la storia europea del Napoli in ambito Champions League, ma più in generale nella Coppa dei Campioni, grazie alla doppia vittoria degli azzurri a Francoforte per 2-0 e il ritorno in casa vittorioso per 3-0 contro l’Eintracht.

Napoli, la prima partecipazione in Coppa Dei Campioni
Il Napoli è una delle squadre più conosciute nel panorama mondiale, non per i risultati calcistici, ma per aver avuto tra le sue fila il giocatore più forte del mondo e il più amato in tutto il pianeta. Inutile sottolineare che stiamo parlando di Maradona. Proprio lui, con le sue magie, riuscì a portare la società partenopea a conquistare il primo storico scudetto e di conseguenza staccare il pass per la Coppa dei Campioni 1987-1988.
Stiamo parlando del periodo in cui potevano partecipare al massimo trofeo europeo solo le formazioni vincitrici dei rispettivi campionati, oltre ai detentori del trofeo. Certamente la fortuna non fu dalla parte del Napoli che pescò nell’urna il Real Madrid di Emilio Butragueno e Carlos Alonso Gonzàlez meglio conosciuto come Santillana. Fu una prima volta molto amara per tutta la formazione partenopea che fu eliminata subito al primo turno.

L’andata si giocò al Santiago Bernabeu senza spettatori, complice una squalifica rimediata per cattiva condotta dei propri tifosi, dopo la conquista della Coppa Uefa. Il Real Madrid, già a quei tempi stellare con le sue 5 Coppe dalle grandi orecchie in bacheca, si impose per 2-0, evidenziando la notevole mancanza di esperienza in campo europeo dei giocatori del Napoli, grazie al gol di Michel e un’ autorete di Fernando De Napoli.
Il ritorno si disputò al “San Paolo” in una bolgia infernale, a testimoniare il calore e la fede del popolo napoletano. Il Napoli di Ottavio Bianchi riuscì a recuperare alcuni infortunati rispetto all’andata, nella speranza di recuperare lo svantaggio. Il vantaggio partenopeo di Giovanni Francini, non certo un bomber, galvanizzò e illuse la squadra e i tifosi di poter compiere il miracolo. A placare l’entusiasmo fu Emilio Butragueno che siglò il gol del pareggio estromettendo i partenopei dalla competizione europea.

Napoli, la seconda volta in Coppa dei Campioni prima del crack
La seconda uscita in Coppa dei Campioni avvenne nel 1990-1991, stagione in cui si cominciò ad avvertire un certo malumore dei giocatori per problemi societari ed extra calcistici. Il Napoli partì subito bene e riuscì a superare il primo turno eliminando gli ungheresi dell’Ujpest con uno 0-2 in terra ungherese e un perentorio 3-0 in casa accedendo così al secondo turno. Proprio al ritorno del primo turno Maradona fu protagonista di uno dei gol più belli in terra partenopea, con una stupenda semi-rovesciata.
Al secondo turno gli azzurri pescarono lo Spartak Mosca, non un avversario insormontabile. Le cose però non andarono come i tifosi si aspettavano. La testa dei giocatori, forse disturbata dai problemi societari con le dimissioni di Luciano Moggi e dai problemi extra calcio di Diego Armando Maradona, non riuscirono a superare il turno e furono estromessi ai calci di rigore, nonostante le tante occasioni create ma non realizzate.
L’andata si giocò a Napoli e la formazione partenopea non andò oltre lo 0-0 nonostante 3 pali colpiti e una forte pressione per scardinare i russi, che arrivarono al “San Paolo” solamente per difendersi. Il ritorno in Russia vide gli azzurri più volte sfiorare il gol della qualificazione, ma ancora una volta il palo si mise contro. Doppio 0-0 e la sequenza ai rigori vide il sogno partenopeo infrangersi perdendo 5-3 con l’errore decisivo di Marco Baroni, che sancì la fine del periodo d’oro.

Napoli, esordio Champions: la sofferenza di risultati prosegue
Dopo un periodo buio, fatto di inchieste, fallimenti, retrocessioni, ecco il ritorno tra i grandi del Napoli. Siamo nella stagione 2011-2012 e dopo ben vent’anni i partenopei tornarono nella competizione più ambita a livello europeo. Il San Paolo fu un autentico trascinatore e spinse i ragazzi di mister Walter Mazzarri a conquistare le vittorie casalinghe con gli spagnoli del Villareal e gli inglesi del Manchester City degli sceicchi e impose un pareggio ai tedeschi del Bayern Monaco.
Un girone duro con il Napoli che riuscì a superare il turno e accedere agli ottavi. Ancora una volta però l’urna non fu clemente e i partenopei pescarono il Chelsea. La squadra inglese era una squadra in difficoltà con il cambio di tecnico a metà stagione che non diede slancio alle proprie ambizioni. Proprio da questa partita in poi, invece, la squadra di Roberto Di Matteo diede una svolta alla propria stagione, andando a vincere la Champions League.
L’andata in terra campana fece sognare i tifosi partenopei che con un secco 3-1 si imposero e diedero la netta sensazione di una superiorità schiacciante. A Londra però la storia cambiò. Chelsea sul 3-0 e il Napoli cominciò a spingere fino a trovare il gol dell’illusione al 90 esimo con gol di Gokhan Inler. Solo ai supplementari gli azzurri subirono il quarto gol che decretò l’eliminazione dalla competizione contro i futuri campioni europei.
Napoli, l’urna continua a non sorridere
La stagione successiva gli azzurri hanno la possibilità di riprovarci, ma ancora una volta dai sorteggi non giungono buone notizie. Arsenal, Marsiglia e Borussia Dortmund sono gli avversari del girone col Napoli che, nonostante un arrivo a pari punti con tedeschi e inglesi, deve salutare anzitempo la competizione. Nella stagione 2016-2017 l’urna sembrerebbe riservare buone notizie per la squadra di mister Maurizio Sarri pescando Dinamo Kiev, Benfica e Besiktas.
Il pallone si sa è rotondo e nel calcio nulla è scontato. Pronti via e subito due belle vittorie, per poi complicarsi la vita con la sconfitta interna coi turchi, il pareggio esterno in Turchia e il pareggio casalingo con gli ucraini. Il Napoli riuscì a passare il turno grazie alla vittoria in Portogallo, qualificandosi addirittura come primo del girone. Urna benevola al sorteggio dei gironi, ma non per gli ottavi, dove gli azzurri pescarono il Real Madrid.
Come fu per il Chelsea anni fa, così fu per i merengues, che eliminarono i partenopei e si proiettarono verso la conquista del trofeo. Un doppio 3-1 sia a Madrid che a Fuorigrotta, con il Napoli che fu salutato da scroscianti applausi dai propri tifosi, perchè riuscirono a tenere sotto scacco i futuri campioni fino al 60 esimo minuto, prima che la reazione dei Blancos permise di segnare tre gol in mezz’ora sancendo l’eliminazione degli azzurri.
Napoli, eliminazioni cocenti: fuori subito al primo turno
Le belle prestazioni europee che il Napoli lasciò negli occhi dei propri tifosi, consentì ai fan azzurri di poter sperare in una nuova partecipazione da protagonisti nella prossima edizione della Champions League. Nella stagione 2017-2018, dopo aver superato i francesi del Nizza con un doppio 2-0, i partenopei furono sorteggiati con gli olandesi del Feyenoord, gli inglesi del Manchester City e gli ucraini dello Shakhtar Donetsk.
Sorteggio sulla carta semplice, ma con solo due vittorie e quattro sconfitte gli azzurri salutarono la competizione ai gironi. Nella stagione 2018-2019 l’esito fu identico alla stagione precedente, ma con avversari molto più difficili. Il Napoli fu sorteggiato con i serbi della Stella Rossa, i francesi del PSG e gli inglesi del Liverpool. Potrò sembrare un caso, ma per la terza volta chi affronta gli azzurri alza il trofeo a fine stagione.
Un girone ben giocato dal Napoli che persero solo una partita, proprio l’ultima, proprio contro i futuri campioni d’Europa del Liverpool. A nulla valsero le vittorie interne contro gli inglesi e i serbi, perchè i partenopei arrivarono secondi a pari punti dei Reds, ma eliminati per le maggiori reti realizzate dagli inglesi, visto che sia gli scontri diretti che la differenza reti erano pari. Gli azzurri proseguiranno la propria avventura europea in Europa League.

Napoli, riscrivere la storia e sognare
Dopo questa carrellata della storia del Napoli in Coppa dei Campioni attualmente Champions League, eccoci ai giorni nostri. In questa stagione 2022-2023 gli azzurri hanno pescato nell’urna di Nyon gli scozzesi dei Rangers, gli olandesi dell’Ajax e gli inglesi del Liverpool. Un girone certo non facile visto che son presenti i campioni d’Inghilterra in carica, i campioni d’Olanda in carica e i vice campioni di Scozia, ma chi vuole fare la storia deve saper affrontare chiunque.
Un Napoli splendido che ha saputo battere in casa 4-1 il Liverpool e dominando sia andata che ritorno scozzesi e olandesi, rendendo indolore l’unica sconfitta stagionale in Champions League nell’ultima partita del girone contro gli inglesi. Negli ottavi di finale gli azzurri pescano i tedeschi dell’Eintracht Francoforte, battuti nettamente 5-0 nella doppia sfida. Ora ai quarti di finale sono attesi dal Milan. La strada verso la finale di Istanbul è a un passo e con questo Napoli si può veramente sognare.